Borse distratte dalle festività: volumi bassi e pochi spunti operativi

La settimana si chiude con qualche piccolo realizzi in Europa, mentre fa meglio la Borsa americana c he si avvia a chiudere gli scambi in deciso rialzo

Pubblicato: 27 Dicembre 2024 19:14

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Redazione

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Le borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana in denaro, ma la performance settimanale è più cauta e sconta alcune prese di profitto ed un drastico calo dei volumi, tipico dii sessioni a cavallo delle festività natalizie.

Una settimana dominata da una doppio riferimento: indietro agli eventi che hanno caratterizzato l’ultimo periodo (dall’elezione di Trump alla casa Bianca al cambio di passo delle banche centrali) e in avanti a quelle che sono le aspettative sul 2025 (la fine delle guerre, una politica più misurata delle banche centrali, la possibilità di una guerra commerciale a tutto campo).

Una doppia ottica che ha amplificato l’incertezza e la volatilità, frenando il mercato azionario, ad eccezione dell’ultima seduta, e spingendo in alto i rendimenti dei titoli di stato, con il Treasury decennale che ha toccato un picco di 4,64%, posizionandosi ai massimi dal mese di maggio.

Lo scenario macroeconomico

La settimana si è aperta con i dati del PIL del Regno Unito, che hanno leggermente deluso, rilevando una crescita dello 0,9%, inferiore all’1% atteso dal mercato. Anche il PIL della Spagna ha deluso un po’, anche se conserva una crescita del 3,3% (3,4% i consensus).

Dagli USA sono arrivati dati contrastanti e perlopiù deludenti, come quelli sugli ordini di beni durevoli, scesi molto più delle attese dell’1,1% e le statistiche sul mercato delle costruzioni, che ha rilevato una crescita dei permessi per costruire del 5m2%, molto al di sotto del consensus. Deludente anche il dato della fiducia dei consumatori a 104,7 punti (112,9 il consensus) ed il dato preliminare sul deficit commerciale, salito a 102,8 miliardi di dollari a causa dell’impennatre delle importazioni.

Valute e commodities

L’euro si è mosso fa alti e bassi, scontando le prospettive di una politica dei tassi più generosa in Europa che in USA e cedendo ilpasso al biglietto verde, che si avvantaggia della sua natura di bene rifugio. La settimana si chiude con un euro a 1,0417 USD in leggero calo rispetto all’ottava precedente (1,043 USD).

Anche l’Oro viaggia sotto ai massimi raggiunti di recente, con scambi attorno a 2.615,91 dollari l’oncia, in ribasso dello 0,56% nell’ultima giornata ed in rialzo dello 0,85% su base settimanale.

La performance settimanale delle borse

Uno sguardo alla performance settimanale evidenzia che il Dax-30 di Francoforte è l’indice peggiore in Europa, con un calo dlelo 0,60% su base settimanale: la borsa tedesca continua a scontare maggiori difficoltà sul fornte economico. Segue a ruota Cac-40 di Parigi con un calo dello 0,16% ancora sulle incertezze relative all’approvazione della Manovra dopo l’insediamento di un nuovo governo di coalizione. Tentenna anche Milano, con l’indice FTSE MIB che lima lo 0,15%, mentre viaggiano in positivo l’Ibex di Madrid b ed il Footsie di Londra che sale dello 0,29%.

Anche gli indici americani si avviano a chiudere la settimana in forte rialzo: il Nasdaq 100 guadagna il 3,34%, l’S&P 500 il 3%, mentre il Dow Jones Industrial sale del 2,32%.

I migliori e peggiori a Piazza Affari

Fra i migliori titoli della settimana si segnala STMicroelectronics, che guadagna il 3,65%, in scipa alla rimonta del setytyore chip europeo ed alla performance largamente positiva del Nasdaq.

Denaro sul lusso, in particolare Brunello Cucinelli, che sale del 2,13%.

Il risiko bancario tiene alte le quotazioni di alcuni titoli bancari, come MPS, Unicredit e Banco BPM, tutti con rialzi attorno al 2%, mentre si ragiona ancora sulle opportunità offerte dell’anni che sta per iniziare.

Fra i peggiori Saipem, che cede il 4,99%, colpita da realizzi, e TIM, che scivola del 2%, anch’essa a causa di prese di profitto, mentre già si guarda a possibili movimenti dell’azionariato.

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