Borse europee in positivo, Piazza Affari +0,6%: bene Mps, rosso per Tim e Stellantis

Le borse europee si muovono in sordina in attesa di aggiornamenti sui piani di stimolo della Cina. Sale Brembo e Mps, male Stellantis

Pubblicato: 11 Ottobre 2024 08:45Aggiornato: 11 ottobre 2024 17:50

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Questa diretta è stata chiusa alle 18 di venerdì.

Dopo un tentennamento iniziale, le borse europee chiudono tutte in positivo, grazie ai buoni risultati che arrivano da Wall Street. Milano chiude a +0,68% a 34.308 punti, ma fa meglio Francoforte a 0,74%, mentre Parigi chiude a 0,55%.

La migliore di giornata è Mps che si assesta a +3,09%, dopo le voci che la vedono vicina ad una cordata per acquistare la quota detenuta dal Governo, ma chiude bene anche il settore del gas come A2a e Italgas, rispettivamente a +3,02% e +1,51%. Chiudono in territorio negativo invece Telecom Italia a -4,63% e Stellantis a -2,77%, dopo che il ceo, CarlosTavares, in audizione alla Camera dei deputati ha dichiarato che i cinesi hanno un 30% di vantaggio competitivo e questo aumenta ancora la pressione sull’industria automobilistica italiana e che l’auto elettrica porta un aumento dei costi del 40%, ma il sistema non è in grado di assorbire prezzi più elevati.

Fuori dal paniere principale Brembo, che chiude con un ottimo +4,90% dopo l’acquisizione di Öhlins Racing.

Borse ore 12: Piazza Affari in rosso assieme alle altre Borse europee, Brembo continua la sua corsa

Le borse europee si muovono con cautela alle 12, con Francoforte in rialzo dello 0,05% e unica in positivo. Parigi è sotto dell’0,07%, mentre Piazza Affari registra un calo dello 0,11%. Sotto pressione ci sono Stellantis, Leonardo e Tim, mentre segnano un incremento Mps, Interpump, A2A e Italgas. Gli investitori rimangono in attesa di aggiornamenti sui piani di stimolo della Cina.

Brembo si prende Öhlins Racing

A fare notizia oggi è la maxi-acquisizione di Brembo, che dopo l’uscita da Pirelli compra il 100% di Öhlins Racing, leader delle sospensioni premium. Si tratta della più grande acquisizione nella storia di Brembo, con un esborso di 405 milioni di dollari (370 milioni di euro al tasso di cambio attuale) in assenza di cassa o debito finanziario. L’azienda segna un +3,21% alle 12.

L’acquisizione di Öhlins Racing da parte di Brembo sarà perfezionata nel 2025 e permetterà al colosso bergamasco famoso in tutto il mondo di ampliare la propria offerta con l’inclusione di tecnologie avanzate per le sospensioni, una componente cruciale per migliorare le prestazioni delle auto sia da strada che da gara.

Öhlins è rinomata per l’innovazione e l’eccellenza delle sue sospensioni utilizzate in categorie prestigiose come MotoGP, Formula 1, World Superbike e Nascar, rappresentando un’importante pietra miliare nel campo delle tecnologie avanzate delle sospensioni.

Stellantis in difficoltà, cambia il management

Restando nel settore automotive, continuano le difficoltà di Stellantis (-3,4%), con Carlos Tavares che rivoluziona il management dell’azienda e si appresta a iniziare il suo ultimo anno alla guida dell’azienda: a inizio 2026, ormai è confermato, lascerà l’incarico da Ceo del gruppo automobilistico.

Le uscite di rilievo stanno attirando l’attenzione, incluso il numero uno per il Nord America, Carlos Zarlenga, che è stato sostituito per affrontare un ambiente che richiede decisioni rapide e mirate.

Antonio Filosa, attuale leader di Jeep, è stato nominato nuovo chief operating officer per il Nord America. Questa regione, dove Stellantis genera la metà dei suoi profitti, ha affrontato significative sfide sul fronte delle vendite e delle scorte. Filosa, noto per i suoi successi in Sud America, è chiamato a guidare un’inversione di questa situazione. Ulteriori dettagli sul futuro di Zarlenga sono attesi a breve.

Mps, voci di una cordata

Il dossier di Banca Mps rimane uno dei più caldi di questo autunno sul tavolo del governo Meloni. Il Tesoro ha confermato l’intenzione di cedere un’ulteriore quota entro la fine dell’anno, e ci sono indiscrezioni che suggeriscono la possibilità di una cordata pronta a rilevare questa quota. Rumors che stanno riscaldando il titolo, a +2,01%.

Secondo quanto riportato dal quotidiano torinese, il gruppo di investitori guidato da Enrico Marchi potrebbe avanzare con un piano per acquistare una quota significativa di Banca Monte dei Paschi dopo le elezioni regionali del prossimo mese. Marchi avrebbe esplorato la possibilità di coinvolgere Enpam, già azionista della banca senese, e Gianluigi Aponte di MSC. Tuttavia, il presidente di Enpam, Alberto Oliveti, ha smentito qualsiasi coinvolgimento della cassa previdenziale dei medici nella cordata proposta da Marchi.

Borse ore 9: Europa debole in scia a quelle asiatiche, Piazza Affari l’unica positiva

Le Borse europee si mostrano prudenti nell’ultima seduta della settimana, con gli investitori che rivolgono nuovamente l’attenzione alla Cina visto che le borse asiatiche sono andate tutte in rosso. Nel fine settimana sono attesi dettagli sui nuovi stimoli fiscali che potrebbero essere introdotti per sostenere l’economia cinese. Francoforte cede lo 0,03%, Londra lo 0,26% e Parigi lo 0,12%. Milano per il momento tiene, con un lieve rialzo dello 0,01%, attestandosi a 34.075 punti.

A Milano bene Mps, Italgas e Brembo

A Piazza Affari tra i maggiori rialzi della giornata si distingue Banca Monte Paschi di Siena, per le indiscrezioni relative a una cordata guidata dal numero uno di Banca Finint e Save, Enrico Marchi, per formare un nocciolo duro di azionisti italiani e rilevare dal governo una quota tra il 7,5% e l’11,5% del capitale di Siena. La banca avanza del 2,86% portandosi a 5,328 euro per azione.

Bene anche Italgas, che guadagna lo 0,80% a 5,69 euro, dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha confermato il merito di credito a lungo termine della Spa a Baa2 con un outlook stabile. La conferma del rating segue l’annuncio di Italgas sull’accordo raggiunto per l’acquisizione di 2i Rete Gas. Sempre in tema industriali, positiva anche A2a, in crescita dello 0,74% a 2,038 euro. Prysmian registra un incremento dello 0,46%, attestandosi a 65,00 euro, mentre Enel segna un rialzo dello 0,39%, con il titolo che raggiunge i 7,009 euro.

Nel settore automotive e guardando fuori dal paniere principale, Brembo balza dell’1,93% raggiungendo i 9,912 euro per azione, grazie all’accordo con Tenneco, società controllata da fondi gestiti da Apollo Global Management, per l’acquisizione del 100% di Öhlins Racing. Quest’azienda svedese è leader nella produzione di sospensioni premium ad alte prestazioni per moto e auto, nei segmenti del primo equipaggiamento, motorsport e aftermarket. Questa operazione rappresenta la più grande acquisizione nella storia di Brembo, segnando un importante passo per l’espansione internazionale dell’azienda italiana. L’accordo prevede un esborso di 405 milioni di dollari (circa 370 milioni di euro al cambio attuale), senza l’inclusione di cassa o debito finanziario.

Scendono Stellantis e Bper

Guardando ai ribassi della giornata, oltre a Telecom Italia che perde il 2,93%, con il titolo che scende a 0,2453 euro per azione, a fare rumore sono i segni meno di Stellantis e Bper, dopo le buone prove di ieri.

Per quanto riguarda la prima (-1,23%), l’ad Carlos Tavares ha rivoluzionato il management e confermato che si appresta a iniziare il suo ultimo anno alla guida dell’azienda: a inizio 2026 lascerà l’incarico di Ceo del gruppo automobilistico. Intanto ha annunciato i cambiamenti, tra cui un nuovo responsabile finanziario e anche un nuovo capo per il brand italiano Maserati, che soffre un pesante calo di vendite.

Nel comparto bancario, Bper registra un calo (-0,69%) dopo il rally di ieri legato alla presentazione del nuovo piano industriale al 2027. La banca ha escluso la possibilità di un buyback azionario, annunciando invece un impegno a remunerare gli azionisti con dividendi in contante per i prossimi tre anni. Inoltre, l’amministratore delegato, Gianni Franco Papa, ha dichiarato che non sono previste operazioni di fusioni e acquisizioni nel prossimo futuro.

Cresce l’attesa per i trimestrali Usa

Le Borse europee aprono la seduta all’insegna dell’incertezza, restando vicine alla parità mentre attendono l’inizio della nuova stagione delle trimestrali statunitensi. Gli investitori sperano anche che nel fine settimana Pechino annunci nuovi stimoli fiscali per sostenere l’economia cinese. Sul fronte macroeconomico, i recenti dati su inflazione e sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, entrambi superiori alle attese, rafforzano la convinzione tra gli investitori che a novembre la Fed procederà a un nuovo taglio dei tassi, sebbene limitato a 25 punti base.

Le Borse asiatiche, senza la presenza di Hong Kong chiusa per festività, chiudono la seduta in territorio negativo. Gli investitori rivolgono la loro attenzione all’andamento dell’economia cinese, in attesa di un incontro del ministro delle Finanze che potrebbe portare all’annuncio di nuovi stimoli per la crescita. Rimangono inoltre sotto i riflettori le tensioni geopolitiche, in particolare quelle relative al Medio Oriente.

Spread a 128 punti

Lo spread BTp/Bund è rimasto invariato in apertura. Nelle prime contrattazioni, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si conferma a 128 punti base, stabile rispetto alla chiusura di ieri. Anche il rendimento del BTp decennale benchmark si mantiene al 3,54%, lo stesso livello registrato alla chiusura precedente.

Borse attese stabili questa mattina, mentre il prezzo del petrolio continua a salire

I mercati azionari europei si apprestano ad aprire l’ultima sessione della settimana con cautela, mentre gli investitori tornano a concentrarsi sulla Cina, dove nel fine settimana sono attese indicazioni sui possibili nuovi stimoli fiscali per sostenere l’economia. Nel frattempo, le Borse asiatiche chiudono la prima settimana in calo dopo quattro settimane consecutive di crescita: l’indice Msci della regione registra una perdita dello 0,3% e un calo complessivo dell’1,7% rispetto a venerdì scorso.

Sul listino di Milano, l’attenzione è puntata su Eni, Saipem e Tenaris, che beneficiano dell’aumento dei prezzi del petrolio. Da seguire anche Stellantis, dopo che l’amministratore delegato Carlos Tavares ha riorganizzato il management e confermato che si appresta a iniziare il suo ultimo anno alla guida del gruppo automobilistico. Tavares ha annunciato che lascerà l’incarico di CEO all’inizio del 2026.

I prezzi del petrolio sono nuovamente in rialzo, con il Brent che supera i 79 dollari al barile. Per giorni le quotazioni sono state influenzate dai timori di un’escalation del conflitto in Medio Oriente, in seguito all’attacco missilistico dell’Iran contro Israele. A far aumentare i prezzi contribuisce ora anche l’uragano che sta colpendo la costa est degli Stati Uniti. Il Brent, principale riferimento del greggio del Mare del Nord, segna un incremento del 3,6%, raggiungendo i 79,34 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate avanza del 3,55% a 75,84 dollari.

Negli Stati Uniti, l’uragano Milton ha causato almeno 10 vittime e ha lasciato milioni di persone senza elettricità. La devastazione potrebbe ridurre il consumo di carburante in alcune aree del più grande produttore e consumatore di petrolio al mondo.

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