Questa diretta è stata chiusa alle 18 di martedì. Qui le notizie in diretta di mercoledì 2 ottobre.
Le borse europee chiudono in calo, con il Ftse Mib che perde l’1,04% a 33.771 punti. Dopo un avvio in rialzo, Milano cede terreno in seguito all’apertura dei mercati statunitensi e all’allarme di un possibile attacco missilistico dell’Iran contro Israele. Francoforte scende dello 0,6%, Parigi dell’1% e Madrid dell’1,7%. Londra è l’unica a chiudere in positivo con un +0,5%.
A Piazza Affari spiccano Tenaris (+2,8%), Leonardo (+1,7%), Eni (+1,5%) e Italgas (+1,3%), mentre le banche soffrono, con Bper (-4,7%), Banco Bpm (-4,4%) e Mps (-3,5%). Lo spread Btp/Bund si attesta a 134 punti base.
Gli Usa avvertono Israele di un attacco iraniano, borse mondiali in rosso
Le borse internazionali accentuano i ribassi a seguito di notizie allarmanti provenienti dagli Stati Uniti, secondo cui l’Iran starebbe preparando un attacco missilistico contro Israele. Il Ftse Mib perde lo 0,9%, l’S&P 500 lo 0,9%, il Nasdaq l’1,2% e il Cac 40 lo 0,8%. Un funzionario statunitense ha dichiarato che gli Usa stanno supportando i preparativi per difendere Israele, e che un attacco avrebbe conseguenze gravi per l’Iran. Nonostante l’allerta, il portavoce delle forze armate israeliane ha smentito la presenza di minacce imminenti. L’escalation oscura la notizia positiva della discesa dell’inflazione europea, scesa all’1,8% a settembre.
Le indiscrezioni sul Medio Oriente hanno spinto gli acquisti sul petrolio che viaggiava sui minimi da due settimane e ha rapidamente virato al rialzo: il Brent a fine giornata sale del 4,2% a 74,71 dollari e il Wti del 4,58% a 71,28 dollari. In calendario, domani, la riunione di un panel dei ministri dell’Opec+, anche se non e’ attesa nessuna revisione della produzione.
Borse ore 12: Milano in calo con banche e lusso, Stellantis rimonta ma resta la crisi
Piazza Affari resta in negativo a -0,16% a 34.071 punti. A registrare i cali maggiori sono le banche (Bper Banca a -1,56% e Banco Bpm a-1,22% le peggiori), e il settore del lusso, con Moncler a -1,61% e Cucinelli a -0,62. In rimonta invece Stellantis (+1,18%) ed Iveco (+1,93%).
L’inflazione nell’area euro ha registrato un ulteriore rallentamento, scendendo per la prima volta dopo oltre tre anni sotto la soglia obiettivo della Banca Centrale Europea (BCE). La crescita dei prezzi al consumo su base annua si è infatti attenuata all’1,8%, rispetto al 2,2% di agosto. Per trovare un valore simile bisogna risalire ad aprile 2021. Questo calo aumenta le probabilità che la Bce decida di tagliare nuovamente i tassi di interesse già nella riunione del prossimo 17 ottobre.
Borse ore 9: Milano sale con Tim e Campari
Le borse europee avviano la seduta in modo incerto, oscillando alla ricerca di una direzione mentre tentano di recuperare dai cali della giornata precedente, causati dalle nuove preoccupazioni nel settore automobilistico. Il Ftse Mib di Milano, inizialmente positivo nei primi scambi, inverte la rotta e segna una flessione dello 0,1%. Perdono terreno anche Madrid (-0,5%) e Parigi (-0,45%), mentre Francoforte resiste con un lieve rialzo dello 0,2%.
Nella seduta odierna di Piazza Affari, Telecom Italia registra un rialzo dell’1,28%, con un valore di 0,2527 euro. Campari segna un incremento dell’1,24%, attestandosi a 7,694 euro, mentre Diasorin chiude a 105,70 euro, con una crescita dello 0,76%. Recordati Ord registra un aumento dello 0,59%, raggiungendo i 51,10 euro, seguita da Prysmian e Amplifon, entrambe in rialzo dello 0,58%, con valori rispettivamente di 65,58 euro e 25,96 euro. Ferrari chiude con un incremento dello 0,55%, a 422,00 euro, mentre Tenaris guadagna lo 0,50%, raggiungendo i 14,205 euro.
Stellantis recupera lo 0,58%, attestandosi a 12,48 euro, dopo aver subito una perdita del 15% il 30 settembre. Il calo era stato causato dalla revisione al ribasso delle previsioni sui risultati per il 2024, motivata dalla necessità di adottare misure più incisive per affrontare i problemi di performance in Nord America e il peggioramento delle dinamiche globali nel settore automobilistico europeo.
Guardando i cali, Saipem registra il più significativo della mattinata, con una flessione dell’1,52% e un valore di 1,9485 euro. In calo anche il lusso dopo i rally degli ultimi giorni: Moncler segue con una perdita dell’1,26%, scendendo a 56,30 euro mentre Brunello Cucinelli scende dello 0,62%, con un valore di 96,15 euro.
Faticano anche le banche: Banca Popolare di Sondrio apre in ribasso dello 0,80%, a 6,82 euro, Banco BPM segna un calo dello 0,66%, attestandosi a 6,018 euro, Unicredit è in ribasso dello 0,53%, con un prezzo di 39,155 euro e infine Intesa Sanpaolo (-0,27% a 3,827 euro).
Gli appuntamenti di oggi
Dopo la debolezza registrata nella sessione precedente a causa delle nuove preoccupazioni nel settore automobilistico, le borse europee stanno guardinghe. L’attenzione è rivolta oggi ai dati preliminari sull’inflazione dell’eurozona per il mese di settembre, attesi oggi, mentre gli investitori già speculano su una possibile nuova serie di tagli ai tassi d’interesse da parte della Bce.
Negli Stati Uniti, le azioni hanno chiuso in rialzo, con lo S&P 500 e il Dow Jones che hanno raggiunto livelli record nell’ultima seduta di settembre. Tuttavia, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha indicato che i futuri tagli dei tassi saranno più moderati, deludendo le aspettative del mercato che sperava in un taglio più consistente di mezzo punto.
Sul fronte macroeconomico, sono attesi oggi i dati Pmi manifatturieri per l’Ue, Regno Unito, Francia, Germania e Italia, mentre negli Stati Uniti si attende l’indice ISM manifatturiero. Giovedì sarà pubblicato l’indice dei servizi. I mercati cinesi resteranno chiusi per festività fino al 4 ottobre.
Spread a 132 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre in leggero ribasso. All’inizio della seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata scende a 132 punti base, rispetto ai 133 punti della chiusura precedente. Anche il rendimento del BTp decennale benchmark è in calo, registrando un valore iniziale del 3,44%, rispetto al 3,46% del giorno precedente.