Bce, Lagarde annuncia il taglio dei tassi di interesse a giugno: cosa succederà ai mutui

La Bce potrebbe tagliare i tassi da giugno secondo quanto detto dalla presidente Lagarde: quali saranno le conseguenze sui mutui

Pubblicato: 20 Marzo 2024 12:13

QuiFinanza

Redazione

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La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha annunciato che, se le condizioni economiche dell’area euro rimarranno quelle attuali, a giugno l’autorità che governo la moneta unica europea potrebbe abbassare i tassi di interesse. Si tratterebbe del primo calo dal 2015, mentre i rialzi che hanno portato all’attuale picco sono cominciati nel 2022.

Due anni di tassi alti hanno comportato un rallentamento dell’inflazione ma hanno anche messo in difficoltà la ripresa post pandemia da Covid-19 di diversi Paesi europei. Per i cittadini questa mossa avrà un effetto significativo sui mutui, anche se Lagarde ha messo in guardia dal prevedere una nuova stagione di ribassi continui per i prossimi mesi.

L’annuncio di Lagarde sui tassi di interesse

“Anche se l’inflazione è rallentata, rimane incertezza sulla sua persistenza: a giugno, se i dati confermeranno l’inflazione sottostante prevista, la Bce sarà in grado di rendere la politica monetaria meno restrittiva”. Con queste parole la presidente della Banca centrale europea ha confermato che da questa estate i tassi di interesse in Europa potrebbero cominciare a scendere dopo due anni di rialzi.

Lagarde, però, ha anche tenuto a sottolineare che: “ci sarà un periodo nel quale dovremo continuamente confermare che i dati supportano le prospettive d’inflazione“. Nei mesi successivi quindi la Bce monitorerà l’economia europea per verificare che effettivamente l’inflazione sia avviata al limite considerato salutare del 2%.

Tre i parametri maggiormente presi in considerazione. Da una parte i salari, la cui crescita potrebbe non fermarsi a causa della bassa disoccupazione. Dall’altra i margini di profitto delle aziende, che se superiori anche solo dell’1% rispetto a quest’anno potrebbero portare l’inflazione ben oltre il 2%. Infine la produttività delle aziende, che deve dimostrarsi in grado di tornare ai livelli pre pandemia e di soddisfare la domanda di fondo per evitare una correzione dei mercati verso un aumento dei prezzi.

L’effetto della decisione della Bce sui mutui

La decisione di Lagarde e della Bce riguarderà ogni ambito dell’economia e della vita dei cittadini. La politica monetaria è il modo principale con cui le istituzioni tentano di regolare i mercati, mantenendo l’inflazione a un livello accettabile. C’è un ambito però in cui l’abbassamento dei tassi di interesse avrà una conseguenza più immediata: quello dei mutui e dei prestiti.

Dopo anni di tassi bassissimi, addirittura a zero, i rialzi degli ultimi anni hanno reso sempre più costoso ottenere soldi in prestito da una banca, soprattutto per comprare una casa. L’aumento dei tassi dei mutui è stato un problema principalmente per chi aveva scelto un’opzione a tasso variabile e ha visto il costo del proprio prestito aumentare anche in maniera molto significativa nel giro di pochi mesi.

Se venisse confermata, la scelta di abbassare i tassi di interesse a giugno dovrebbe cominciare a riportare anche i tassi dei mutui sotto controllo. Ci vorrà tempo, come sottolineato dalla stessa presidente Lagarde, per tornare alla situazione precedente alla pandemia quando il costo del denaro era nullo. Non dovrebbero però più vedersi i picchi degli scorsi mesi e di questo potrebbe giovare anche il mercato immobiliare.

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