Ddl nucleare, il piano del Governo per rilanciare l’energia atomica

Il ddl nucleare arriva in Cdm tra divisioni politiche e rinvii. Il Governo spinge su nuovi impianti e incentivi, mentre il decreto energia attende un via libera più incisivo

Pubblicato: 25 Febbraio 2025 07:58

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Il ritorno del nucleare in Italia entra nel vivo con il disegno di legge delega che il governo porterà in Consiglio dei ministri venerdì 28 febbraio. Spinto dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il provvedimento punta a ridefinire il quadro normativo per la costruzione e la gestione degli impianti atomici

La decisione arriva dopo settimane di rinvii e divisioni nella maggioranza, con Fratelli d’Italia che spinge sulla fusione mentre Lega e Forza Italia vogliono riaprire alla fissione. Sul tavolo ci sarà anche il decreto bollette contro il caro energia, rivisto dopo che Giorgia Meloni ha bocciato la bozza iniziale, chiedendo misure più incisive per famiglie e imprese.

Consiglio dei ministri tra rinvii, tensioni e scelte strategiche

L’infinito tira e molla sul nucleare è pronto a un nuovo capitolo. Il Governo dovrebbe finalmente affrontare il disegno di legge in Consiglio dei ministri, con una riunione che, tra rinvii e ripensamenti, è stata spostata al 28 febbraio. Il ministero dell’Ambiente spinge per portare la questione sul tavolo insieme al decreto bollette, ma la continua dilatazione dei tempi non è un caso.

La premier Giorgia Meloni ha respinto la bozza iniziale sulle misure energetiche, pretendendo interventi più incisivi, soprattutto a beneficio delle fasce più esposte agli aumenti dei costi. Mentre il governo gioca a rimpalli, il dossier nucleare resta un test sulla capacità dell’esecutivo di tradurre le promesse in azioni concrete.

Maggioranza in bilico: visioni opposte sulla strategia energetica

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin spinge forte sul ritorno del nucleare, ma dentro la maggioranza si balla su un filo sottile. Se Lega e Forza Italia premono per rimettere in campo l’atomo, Fratelli d’Italia nicchia, con la presidente del Consiglio che fa la funambola, citando solo la fusione, tecnologia ancora in laboratorio.

Intanto, il provvedimento naviga tra i rinvii: dal 23 gennaio, il disegno di legge è rimasto un fantasma nell’agenda del Consiglio dei ministri, più che un tema su cui mettere la firma. La ricerca di una quadra politica prosegue, ma il tempo stringe e il nucleare aspetta una risposta che, per ora, non arriva.

Le misure chiave del piano energetico del governo

Il ministero dell’Ambiente ha messo sul tavolo un piano d’azione che dovrà decollare nei prossimi due anni, con una serie di decreti legislativi pronti a ridisegnare il futuro dell’energia nucleare in Italia.

Tra gli interventi previsti ci sono:

Dietro le quinte del provvedimento c’è il lavoro di una commissione di esperti capitanata dal giurista Giovanni Guzzetta, che ha tracciato le linee guida per la costruzione e la gestione delle centrali di nuova generazione.

Energia e affari: tra investimenti, incentivi e risorse

Il ddl mette in pista il rilancio del nucleare in Italia, con una cornice normativa pensata per far quadrare sicurezza ed efficienza. Il piano include la costruzione di nuovi impianti, cercando di stare al passo con le direttive internazionali.

Nel pacchetto rientrano anche lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e il potenziamento della ricerca sulla fusione, che per ora resta più una speranza che una realtà tangibile.

Sul fronte dei conti, il Governo punta a muoversi senza appesantire le casse dello Stato, sfruttando fondi già disponibili. Non mancano gli incentivi per chi vuole investire in ricerca e formazione nel settore, con la promessa di evitare sprechi e garantire un ritorno concreto per l’economia del Paese.

Impianti e territori: sicurezza, sviluppo e strategie politiche

Per tenere sotto controllo il rispetto delle norme di sicurezza e monitorare gli impianti, sarà creata un’autorità di vigilanza indipendente.

Ma il Governo non si ferma qui: per convincere i territori a ospitare le nuove infrastrutture nucleari, mette sul piatto incentivi economici e promesse di sviluppo locale. Si parla di posti di lavoro, investimenti e nuove opportunità, in un gioco politico dove consenso e affari vanno a braccetto.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963