Ddl Concorrenza approvato alla Camera, cosa potrebbe cambiare per economia e consumatori

Il ddl concorrenza rivoluziona concessioni, buoni pasto e scatole nere, mirando a riequilibrare costi e trasparenza tra imprese e consumatori

Pubblicato: 3 Dicembre 2024 08:09Aggiornato: 3 dicembre 2024 17:04

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Il disegno di legge sulla Concorrenza è stato discusso e approvato alla Camera. L’iter legislativo ha attraversato settimane di trattative per affinare un pacchetto di norme che promette di influire su settori chiave dell’economia italiana: dalle concessioni autostradali alla trasparenza dei dati delle scatole nere nei veicoli, fino alla disciplina sui buoni pasto e alle politiche per le start-up. Il testo, che approderà in Senato tra il 10 e il 12 dicembre dopo l’approvazione della Camera, punta a ridisegnare il rapporto tra pubblico, privato e consumatori.

Concessioni autostradali: un cambio di passo

Per la prima volta, una parte dei pedaggi potrebbe essere incassata dallo Stato, sottraendola ai grandi concessionari, spesso multinazionali. Questa misura, promossa dal Ministero delle Infrastrutture, prevede un decreto di riordino del settore entro 12 mesi, mentre le concessioni esistenti sono prorogate fino alla fine del 2025. Gli enti locali, insieme ai ministeri competenti, avranno il compito di garantire un controllo rigoroso per prevenire usi impropri degli spazi pubblici, con l’obiettivo di promuovere decoro e favorire i consumi.

Buoni pasto, il tetto al 5% e i suoi effetti

Il mercato dei buoni pasto in Italia, dal valore di 4 miliardi di euro l’anno, è un elemento centrale del welfare aziendale. Le imprese li acquistano con vantaggi fiscali e li distribuiscono ai dipendenti, incrementandone il potere d’acquisto.

Il nuovo disegno di legge stabilisce un tetto del 5% alle commissioni applicate agli esercenti, riducendo i costi per supermercati e ristoranti. Tuttavia, gli emittenti potrebbero trasferire parte dei mancati introiti alle imprese clienti, rivedendo al ribasso il valore o le condizioni dei voucher.

Un eventuale ridimensionamento dei buoni pasto potrebbe penalizzare i dipendenti, che li utilizzano quotidianamente per acquisti alimentari. Questo cambiamento rischia di influire su milioni di lavoratori e sul ruolo di supporto economico svolto da questi strumenti.

Portabilità dei dati e fine delle clausole restrittive

Le scatole nere installate sui veicoli potrebbero non essere più un vincolo per gli assicurati. Dopo l’eventuale via libera, le compagnie non potranno imporre clausole che impediscano la rimozione dei dispositivi alla scadenza del contratto, né prevedere penali per la restituzione. Inoltre, i consumatori avranno il diritto di trasferire i dati raccolti da questi dispositivi, richiedendoli direttamente alle aziende che li gestiscono.

Prodotti riporzionati: più trasparenza sui prezzi

Dal 2025, i produttori dovrebbero dichiarare esplicitamente ogni riduzione di quantità nei prodotti preconfezionati, soprattutto quando il confezionamento resta invariato. Per sei mesi dall’immissione sul mercato, sarà obbligatoria un’etichetta che informi chiaramente i consumatori, evitando che il ridimensionamento passi inosservato. Un intervento pensato per tutelare il potere d’acquisto e garantire maggiore trasparenza nei processi di vendita.

Start-up innovative: regole meno stringenti, obiettivi più mirati

Il nuovo testo elimina il vincolo del capitale sociale minimo di 20mila euro e introduce sei criteri alternativi per mantenere lo status di start-up innovativa. Tra questi, spiccano l’incremento delle spese in ricerca e sviluppo, l’ottenimento di brevetti e la crescita dei ricavi aziendali. Le imprese potranno scegliere il parametro più adatto alle loro strategie di sviluppo, premiando chi investe in innovazione e crescita sostenibile.

Contrasto all’abusivismo nei trasporti pubblici non di linea

Nel settore di taxi e Ncc, il disegno di legge introduce una stretta contro l’abusivismo. Le sanzioni per chi opera senza iscrizione al registro includono la sospensione o la revoca delle licenze, mentre i comuni potranno verificare i dati dei conducenti e segnalare eventuali irregolarità al Ministero dei Trasporti.

Sorveglianza sui prezzi: un sistema più efficiente

Le Camere di Commercio e il Garante per la sorveglianza dei prezzi collaboreranno per monitorare in modo uniforme le tariffe di beni e servizi. Linee guida specifiche stabiliranno tempi e modalità di rilevazione, assicurando che le informazioni raccolte siano affidabili e utilizzabili per prevenire comportamenti scorretti sul mercato.

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