Le piattaforme di crowdfunding in Italia

Scopri quali sono le tipologie e i siti di crowdfunding italiani e in che modo funzionano

Pubblicato: 15 Settembre 2021 17:14Aggiornato: 21 maggio 2024 16:00

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Per investire in progetti attraverso il crowdfunding, in Italia esistono diverse piattaforme per farlo. I siti di crowdfunding italiani consentono di raccogliere fondi per finanziare progetti, prodotto e servizi ed ognuno ha le sue caratteristiche. Il termine è semplicemente l’unione di crowd, che significa “folla” e funding, che significa finanziamento: si tratta cioè di raccogliere denaro da più persone per finanziare la realizzazione di un progetto, come un finanziamento collettivo.

Cos’è il crowdfunding

Quando si parla di crowdfunding si intendono iniziative di raccolta fondi per finanziare progetti di varia natura, imprenditoriali e sociali, profit e no profit. Il canale attraverso cui avvengono queste raccolte sono portali online, siti web specializzati che offrono visibilità ai progetti che richiedono finanziamenti. Questi portali sono nati con l’intento di dare spazio a coloro che non sono riusciti a convincere investitori e fondi di investimento a finanziare un progetto imprenditoriale che non offre molte garanzie di un ritorno economico.

Il funzionamento è molto semplice: una professionista, un’organizzazione o un’azienda hanno bisogno di supporto economico per realizzare un determinato progetto. Cercano investimenti, insomma. Per fare “fundraising” si rivolgono ad una di queste piattaforme di crowdfunding appunto dove pubblicano i dettagli del loro progetto e stabiliscono un obiettivo di raccolta, ad esempio 5.000 euro.

Se l’obiettivo viene almeno raggiunto, il richiedente riceve i soldi. Tuttavia anche i finanziatori riceveranno una “ricompensa” mentre la piattaforma percepisce una commissione. Ma cosa succede se l’obiettivo non viene raggiunto entro il termine prefissato? Solitamente il denaro resta sui conti correnti degli investitori e il progetto non viene finanziato. Ci sono però delle piattaforme che danno la possibilità di procedere con il progetto (quindi con l’incasso dell’importo raccolto) anche quando l’obiettivo non viene raggiunto, come Indiegogo.

Tipologie di crowdfunding in Italia

Il crowdfunding basato su ricompense (reward) è una delle forme più popolari per finanziare start up in Italia e nel resto del mondo, ne sono un esempio Indiegogo e Kickstarter. Inizialmente molto utilizzata per finanziare progetti culturali e artistici, i finanziatori ricevono una ricompensa non monetaria (un certo vantaggio o pacchetto) per aver partecipato alla raccolta.

Oggi è molto usata dalle startup, non solo per finanziare un prodotto, ma anche per testarne uno nuovo prima del lancio. Quindi, se il richiedente raggiunge l’obiettivo di budget prefissato, non solo ottiene i fondi necessari per realizzare il suo prodotto, ma anche una sua validazione (fase importante prima di immettere un prodotto sul mercato).

Ci sono però anche altre tipologie di crowdfunding in Italia come l’equity crowdfunding: i finanziatori del progetto ricevono una piccola quota di partecipazione (da qui la definizione “equity”), diventando dei soci di minoranza. Infatti, se l’obiettivo della campagna viene raggiunto e la startup diventa un’azienda vera e propria che produce utili, i finanziatori avranno diritto a ricevere una parte di quegli utili sotto forma di dividendi, come fanno le piattaforme Crowdfunder, CircleUp e OurCrowd.

Ci sono poi due ulteriori tipologie meno utilizzate:

I siti di crowdfunding in Italia

Piattaforme di crowdfunding italiane

Stando al nuovo regolamento Ue, oggi sono 14 le piattaforme di crowdfunding italiane autorizzate a operare in tutta Europa:

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