L’80% dei comuni delle Aree interne in Italia verso il declino: cosa sta succedendo

La quasi totalità dei comuni delle Aree interne, in particolare al Sud, rischia il declino demografico

Pubblicato: 29 Luglio 2024 14:02

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Le Aree interne dell’Italia si stanno spopolando a una velocità molto maggiore rispetto ai centri urbani. Un dato che emerge dalle ultime elaborazioni e che vede, nel prossimo futuro, una situazione drammatica per queste aree del Paese. Il declino demografico riguarderà, entro 20 anni, più dell’80% dei comuni classificati in queste zone.

Ma il fenomeno non è omogeneo in tutta Italia. Il meridione presenta infatti una situazione ancora più grave della media nazionale. Praticamente ogni comune di area interna nel Sud del Paese affronterà, entro il 2043, un significativo calo demografico dovuto al calo delle nascite e alla forte emigrazione.

Il declino demografico nelle Aree interne dell’Italia

Istat ha analizzato i dati demografici provenienti dalle Aree interne dell’Italia. Si tratta delle zone più distanti dai centri che offrono servizi essenziali. Sono divise in comuni intermedi, periferici e ultra periferici a seconda della distanza da questi centri. Partendo dai dati, l’Istituto di statistica ha elaborato alcune previsioni per quanto riguarda l’evoluzione demografica di queste zone in confronto ai centri.

L’Italia è avviata sulla strada del declino demografico. Entro 20 anni la popolazione sarà scesa a 56,5 milioni, ma questo calo non sarà omogeneo. Se gli abitanti dei centri urbani caleranno del 3% in media, quelli delle Aree interne scenderanno dell’8,7%. Entro 10 anni il 70% dei comuni di tutto il Paese sarà in declino, percentuale che salirà al 74,5% entro 20 anni. Per le sole Aree interne, questo dato toccherà l’82%.

La diminuzione della popolazione crea fenomeni sociali drammatici. Porta infatti a uno squilibrio tra pensionati e lavoratori, ma non solo. L’invecchiamento della popolazione altera i mercati, come quello immobiliare, dove i prezzi delle case salgono perché invecchiando le persone tendono a non cambiare casa. Al contrario, la diminuzione della popolazione fa diminuire i prezzi dei beni di consumo per mancanza di offerta. Questo porta a una spirale deflazionistica che a sua volta causa una depressione economica.

La situazione del Sud Italia e delle sue aree interne

Questo è uno dei fenomeni che caratterizza il Sud Italia, una delle aree più colpite dal calo demografico. Tradizionalmente ormai da almeno due secoli, le regioni del Meridione sono terra di forte emigrazione. In passato questa tendenza era compensata da un alto tasso di natalità che però è crollato negli ultimi 30-40 anni, fino ad arrivare ad essere tra i più bassi d’Italia in tempi recenti.

Non sorprende quindi che la situazione peggiore individuata dal rapporto sulle Aree interne dell’Istat sia proprio quella delle regioni del Sud. Qui il fenomeno del declino demografico assume dimensioni totali o quasi. Entro 10 anni il 90% dei comuni delle Aree interne del meridione vedrà la propria popolazione diminuire, con i Comuni ultra periferici che toccheranno presto il 92,6% di tasso di spopolamento. La previsione a 20 anni è anche peggiore, con il superamento del 93%.

Il confronto con il Centro Nord risulta marcato e mostra quanto drammatica sia la situazione, anche all’interno di diversi tipi di comuni delle Aree interne. Le zone ultra periferiche settentrionali reggono anche meglio di quelle semplicemente periferiche della stessa area geografica, ma soprattutto avranno un calo demografico molto minore anche dei comuni intermedi del Meridione.

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