Bollette della luce, come accedere al servizio a tutele graduali e risparmiare 113 euro

Da oggi, 16 gennaio 2025, gli utenti vulnerabili potranno accedere al Servizio a tutele graduali, risparmiando 113€/anno sulla bolletta elettrica

Pubblicato: 16 Gennaio 2025 08:13

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Bollette della luce sempre più care, e in Italia costano anche di più rispetto agli altri paesi. Nella giornata di oggi, 16 gennaio, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) darà il via libera a un sistema pensato per gli utenti vulnerabili, consentendo loro di accedere al Servizio a tutele graduali (Stg). Questa iniziativa riguarda oltre 11 milioni di persone, tra cui anziani, disabili, famiglie in difficoltà economica e chi risiede in zone isolate o colpite da calamita naturali. Il regime transitorio, che durerà fino al 31 marzo 2027, consentirà un risparmio medio di 113 euro all’anno sulla bolletta elettrica.

Bollette della luce, come accedere al servizio a tutele graduali

Da febbraio a giugno 2025, gli utenti idonei potranno presentare domanda seguendo le indicazioni pubblicate sui siti web dei fornitori Stg. L’elenco ufficiale degli esercenti è disponibile sul portale di Arera. Questa opportunità è stata introdotta attraverso un emendamento del decreto Concorrenza, approvato nel dicembre 2024. Gli utenti che scelgono questa opzione potranno beneficiare di un sistema più stabile e trasparente, riducendo l’impatto delle fluttuazioni del mercato libero.

Vantaggi per gli utenti vulnerabili

Per la prima volta, anche chi si trova in una condizione di vulnerabilità potrà scegliere tra il mercato libero e il Servizio a tutele graduali. Alberto Gusmeroli, promotore dell’emendamento, ha spiegato che questa misura aiuta milioni di consumatori a ridurre i costi energetici. Anche coloro che attualmente si trovano nel mercato libero, spesso caratterizzato da tariffe più alte, avranno l’opportunità di migrare verso una soluzione più conveniente.

Perché le bollette della luce costano così tanto?

Per quanto riguarda invece il tema, ormai annoso, dei costi piuttosto elevati delle bollette elettriche, il Sole24Ore ha riportato le parole di Marco Carta, amministratore delegato della società di consulenza Agici, il quale punta il dito contro la burocrazia, definendola uno dei principali problemi che rallentano lo sviluppo delle rinnovabili in Italia. Procedure lente e complesse per ottenere autorizzazioni su nuovi impianti, insieme al nodo delle concessioni per l’idroelettrico, pesano sulle bollette e ostacolano la transizione energetica.

Semplificare questi processi, secondo Marco Carta, potrebbe ridurre i costi dell’energia e favorire un utilizzo più efficiente delle risorse. Oggi, il 20% del costo totale di un nuovo impianto è legato agli oneri burocratici, una quota che si riflette direttamente sulle bollette dei consumatori. Ridurre tali barriere non solo favorirebbe l’espansione delle rinnovabili, ma migliorerebbe anche la competitività dell’intero sistema energetico italiano.

Confronto tra i costi energetici in Europa

L’Italia continua a registrare costi dell’elettricità più alti rispetto ad altri Paesi europei. A dicembre 2024, il prezzo medio all’ingrosso dell’energia è stato di 135 euro al MWh, contro i 108 euro della Germania e i 32 euro dell’area scandinava. Durante il 2022, anno segnato dalla crisi energetica, i costi in Italia hanno raggiunto livelli record rispetto a nazioni come Spagna e Francia.
Gli esperti indicano come priorità la separazione del prezzo del gas da quello dell’elettricità. Investire in energie rinnovabili con costi variabili nulli, come le comunità energetiche e gli accordi di lungo termine (Ppa), potrebbe rappresentare una svolta per migliorare l’indipendenza energetica e ridurre le bollette.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963