Scende il costo della bolletta del gas di aprile per i clienti cosiddetti vulnerabili rimasti nel mercato tutelato, ma le associazioni dei consumatori non ritengono la riduzione sufficiente. L’Arera ha comunicato l’aggiornamento sul prezzo di riferimento della materia prima per il mese appena terminato, che si attesta sui 100,54 centesimi di euro per metro cubo, facendo registrare così un -0,9% su marzo, tasse incluse.
L’aggiornamento sul prezzo del gas
Come ad ogni inizio mese, l’Autorità per l’Energia ha calcolato il valore CMEM,m della materia prima a copertura dei costi di approvvigionamento, sulla base della media del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) riferito ai 30 giorni precedenti.
Ad aprile 2024 le quotazioni all’ingrosso del gas sono salite rispetto a marzo: dai 28,73 euro /mwh (o 0,3074 euro per metri cubo), si è passati a 30,49 euro/Mwh (o 0,326265 euro per metro cubo).
Per gli utenti del servizio di tutela della vulnerabilità l’aumento è stato però compensato con la riduzione delle altre componenti in bolletta, da quella a copertura dei rischi di approvvigionamento alla componente di commercializzazione al dettaglio fino al costo del trasporto, fino al prezzo finale di 100,54 centesimi di euro per metro cubo.
Le proteste delle associazioni dei consumatori
La riduzione di -0,9% sulla bolletta di marzo, pari a un risparmio di 11 euro all’anno, non basta però alle associazioni dei consumatori, che hanno reso noto il loro malcontento.
“Il calo delle tariffe del gas per il mese di aprile è minimo, e ancora lontano dal compensare i forti rincari delle bollette che si sono susseguiti negli ultimi anni”, ha affermato Assoutenti, aggiungendo “se si confrontano le tariffe attuali con quelli in vigore nello stesso periodo del 2021, si scopre che oggi gli utenti della vulnerabilità pagano bollette più alte di oltre un terzo rispetto a tre anni fa. Il prezzo del gas per i clienti vulnerabili è infatti maggiore del 36,9% rispetto a quello in vigore sul mercato tutelato ad aprile del 2021, con la conseguenza che la bolletta media risulta più salata di circa 300 euro a nucleo rispetto a soli tre anni fa“.
Codacons ritiene “la mini-riduzione” delle bollette del gas per gli utenti vulnerabili “inadeguata”, in quanto “determinerà un risparmio di appena 10,5 euro annui”, ma “il vero problema è rappresentato dalle tariffe del gas sul mercato libero”, dove “le tariffe sono ancora elevate sia per i contratti a prezzo fisso che per quelli a prezzi variabili, poiché contrariamente alle aspettative non si è generata la tanto attesa concorrenza tra operatori in grado di abbattere le bollette del gas”.
Per l’Unione Nazionale Consumatori, il calo è comunque un”ottima notizia”, anche se riconosce che “il risparmio è minimo, pari a 11 euro su base annua”. Secondo le stime dell’associazione, la spesa totale nei prossimi dodici mesi (dall’1 aprile 2024 al 31 marzo 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti), scende così a 1106 euro, che sommati ai 546 della luce della famiglia tipo, determinano una spesa complessiva pari a 1652 euro.
Il calo “è una dimostrazione di come i prezzi regolamentati siamo ancor importanti per tutelare il portafoglio delle famiglie” anche se, spiega l’Unc , “resta il rammarico che il ribasso avrebbe potuto essere pari a 133 euro se non fossero stati rimessi a inizio anno gli oneri di sistema e le vecchie aliquote Iva. Senza questi rialzi il gas sarebbe sceso del 12,8%“.