Bluesky spicca il volo e sfiora le vette irraggiungibili dei big dei social: in poche settimane ha guadagnato oltre un milione di nuovi utenti, superando quota 20 milioni, quasi triplicando i 9 milioni di settembre. Un boom trainato dagli utenti di Stati Uniti e Regno Unito, che stanno lasciando X, l’ex Twitter, alla ricerca di nuove opportunità digitali.
Questo spostamento è legato a questioni come l’aumento di contenuti che molti utenti ritengono discussi e il dibattito acceso dopo il supporto di Elon Musk a Donald Trump. Bluesky cavalca senza troppi complimenti l’onda del cambiamento, diventando un nome caldo tra chi cerca alternative solide nel panorama social.
Con sede a Seattle e sotto la guida della Ceo Jay Graber, Bluesky si distingue per il suo approccio open-source e l’assenza di algoritmi invasivi, elementi che hanno attirato 28 milioni di dollari in precedenti finanziamenti. L’azienda si posiziona come un’alternativa concreta ai colossi dei social media, offrendo un’esperienza personalizzata e un modello di business che continua a conquistare il favore degli investitori.
Cos’è Buesky, la piattaforma dell’anti-Trump
Con oltre 2o milioni di iscritti, Bluesky si sta affermando come una valida alternativa a X e Threads, grazie a un modello decentralizzato che permette agli utenti di portare con sé la propria rete, anche cambiando servizio. “Abbiamo progettato una piattaforma a prova di miliardari”, ha dichiarato a Cnbc Jay Graber, Ceo di Bluesky.
Nella seconda metà del 2024, proprio a ridosso delle presidenziali, l’app ha visto i download schizzare da 1,5 milioni a oltre 9 milioni, secondo Appfigures e AppMagic. Questo boom riflette la crescente ricerca di alternative ai big del settore, spinta da utenti che cercano piattaforme più personalizzabili e sotto controllo diretto.
L’interesse per Bluesky è poi definitivamente esploso dopo le elezioni presidenziali statunitensi, quasi come se fosse una protesta silente, con un aumento del 500% nell’utilizzo quotidiano negli Usa. Nata come spin-off di Twitter, la piattaforma si sta ritagliando uno spazio sempre più ampio nel panorama social.
Da progetto interno a piattaforma indipendente
Bluesky, nato nel 2022 come spin-off di Twitter, è oggi una realtà indipendente sotto la guida della Ceo Jay Graber. La piattaforma ha preso le distanze da X (ex Twitter) in un periodo segnato dal calo di popolarità del social gestito da Elon Musk, con un utilizzo ridotto del 20% negli Stati Uniti e milioni di utenti persi dopo il rebranding.
Basato su un protocollo decentralizzato, Bluesky offre un’esperienza flessibile con tre feed principali: account seguiti, contenuti degli amici e una sezione di scoperta tarata sugli interessi personali. La possibilità di creare algoritmi personalizzati, ad esempio per musica o sport, rafforza il suo posizionamento rispetto alle piattaforme centralizzate.
Solo di recente, Bluesky sta espandendo le sue funzionalità per competere con colossi come Threads di Meta. L’introduzione di messaggi diretti e video sta attirando nuove community, dai fan di artisti musicali ai professionisti di vari settori. Nonostante sia ancora distante dai numeri di X (o lo stesso Threds), che conta 400 milioni di utenti attivi, il rapido raddoppio degli iscritti mostra segnali di cambiamento nel panorama social.
Come guadagna Bluesky?
Secondo i dati riportati da GetLatka, Bluesky ha chiuso il 2023 con un fatturato di 38,2 milioni di dollari e un team composto da 242 professionisti. L’azienda si è affermata nel settore delle soluzioni cloud, collaborando con partner strategici come Salesforce e Amazon Web Services. I suoi servizi sono progettati per supportare le aziende nella transizione digitale, offrendo strumenti pensati per migliorare efficienza e innovazione.
Ma arriviamo alla questione più calda. Bluesky si concentra su abbonamenti premium per funzionalità avanzate e servizi dedicati agli sviluppatori, creando un ecosistema ideale per chi vuole costruire applicazioni sfruttando la tecnologia della piattaforma.
Inoltre, Bluesky ha attirato significativi investimenti, perché è una preda ghiottissima in questo momento. Per esempio, nell’ottobre 2024, ha raccolto 15 milioni di dollari in un round di finanziamento guidato da Blockchain Capital, portando gli investimenti totali a 36 milioni di dollari. Questi fondi supportano l’espansione e lo sviluppo continuo della piattaforma.
La crescita è costante: a settembre, l’app ha conquistato 2 milioni di nuovi iscritti dopo la sospensione temporanea di X in Brasile, legata a questioni di moderazione dei contenuti.
Una visione “immune ai miliardari”
Ma qual è il segreto di Bluesky? Si presenta all’utente come un anti-social, pur essendo effettivamente un social a tutti gli effetti. Il design open-source di punta a proteggere la piattaforma da monopoli, come sottolineato dalla Ceo Jay Graber. Basato su un protocollo decentralizzato simile a quello dell’email o di internet, il sistema rende difficile il controllo da parte di un’unica entità, una scelta che nasce anche come reazione all’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk.
Graber ha dichiarato: “Internet è ormai troppo dominata da pochi grandi interessi. Volevamo creare qualcosa che fosse davvero nelle mani delle persone, dove ognuno potesse scegliere il proprio percorso”. Questo modello innovativo metterebbe, stando all’idea principale, al centro l’utente, offrendo uno spazio digitale che sfida i vecchi schemi.
Numeri in picchiata, Musk perde l’X factor
Sotto la guida di Elon Musk, X ha visto una forte riduzione degli utenti attivi giornalieri, passando da 250 milioni nel 2022 a 162 milioni durante le ultime elezioni, secondo Sensor Tower. Nelle 24 ore successive al voto, altri 5 milioni di account hanno smesso di utilizzare la piattaforma. E perdere utenti significa perdere soldi.
Le scelte gestionali, come il taglio della moderazione e l’adozione di abbonamenti a pagamento, hanno reso X un ambiente più caotico. Nemmeno l’aumento temporaneo di attività registrato il giorno delle elezioni è riuscito a invertire questa tendenza.
C’è anche da considerare il fattore tempo, cioè la velocità con cui storicamente il panorama social si modifica: lo abbiamo già visto con Facebook, parzialmente abbandonato a favore dell’immediato Instagram. E così, dopo un decennio di dominio, Twitter perde smalto e cede terreno a una nuova era di frammentazione. Le conversazioni si spostano verso gruppi dedicati, commenti su YouTube e piattaforme di nicchia come Discord, ridisegnando il modo in cui le persone interagiscono online.
Quanti soldi potrebbe perdere X, un breve calcolo
Nel 2021, X (ex Twitter) generava 23,65 dollari all’anno per utente. Facile fare i conti: ogni 100 utenti portavano in cassa 2.365 dollari. Ma perdere 20 milioni di account cambia tutto. Con lo stesso Arpu, il buco nei ricavi è di 473 milioni di dollari all’anno.
Questa cifra, però, non è scolpita nella pietra. Nuove strategie come abbonamenti premium o pubblicità più mirate potrebbero riscrivere le regole del gioco. Ma per ora, la perdita pesa e si sente.