Blackstone, in tandem con il Canada Pension Plan Investment Board (Cpp Investments), ha messo a segno un’acquisizione da capogiro. L’operatore australiano di data center AirTrunk passa nelle mani dei due colossi per 24 miliardi di dollari australiani (16,1 miliardi di dollari americani).
Un affare che non solo scuote il settore, ma consacra Blackstone come uno dei maggiori protagonisti nella regione Asia-Pacifico. Questo non è solo il più grande investimento di Blackstone nell’area, ma una mossa che mette in risalto la fame di espansione dei giganti della finanza nei settori strategici dell’economia digitale.
AirTrunk, il gigante silenzioso dei data center nell’Asia-Pacifico
L’operazione di acquisizione di AirTrunk da parte dei fondi gestiti da Blackstone rappresenta un colpo strategico per dominare il settore dei data center nell’area Asia-Pacifico. L’accordo è il più grande affare mai realizzato nel settore dei data center. AirTrunk, fondata nel 2015, è già uno dei principali operatori di data center nella regione.
Con strutture all’avanguardia in Australia, Giappone, Malesia, Hong Kong e Singapore, l’azienda vanta una capacità operativa già oltre gli 800 Mw, una cifra che fa impallidire molti dei suoi concorrenti.
L’acquisizione arriva dopo che Macquarie Asset Management e il Public Sector Pension Investment Board, che detenevano l’88% delle quote di AirTrunk, hanno deciso di vendere la loro partecipazione. Blackstone e Cpp hanno battuto una serie di concorrenti, tra cui Ifm Investors e altri importanti fondi, per prendere il controllo dell’azienda, che gestisce 11 campus di data center in tutta la regione.
E non si ferma qui: la disponibilità di asset per supportare una futura crescita di oltre 1 Gw nella regione proietta AirTrunk verso orizzonti sempre più ampi, consolidando una posizione che nessuno potrà ignorare.
Il motore di Blackstone è acceso
L’amministratore delegato di AirTrunk, Robin Khuda, che manterrà una partecipazione nell’azienda, ha dichiarato che questa operazione consolida la piattaforma di AirTrunk come leader del settore, in un momento in cui la domanda di infrastrutture digitali e servizi cloud è in forte espansione grazie alla crescente adozione dell’intelligenza artificiale.
Questa operazione si inserisce in una strategia più ampia di Blackstone, che da tempo accumula partecipazioni strategiche in società di data center. Qts, Coreweave e Digital Realty sono solo alcuni dei nomi che già adornano il portafoglio della società. Ma non è finita: le previsioni parlano di un futuro colossale per questo mercato, con investimenti da capogiro. Negli Stati Uniti si stima che il settore possa raggiungere i mille miliardi di dollari di investimenti nei prossimi anni, mentre altrettanti miliardi si riverseranno in altre regioni del mondo. Blackstone, come uno squalo affamato, non sembra intenzionato a lasciare nulla di intentato.
La dichiarazione d’intenti di Jon Gray e Sean Klimczak
Jon Gray, presidente e chief operating officer di Blackstone, non usa mezzi termini quando parla dell’operazione: la sua azienda vuole prendersi tutto, dalle infrastrutture digitali ai servizi energetici che le supportano.
Sean Klimczak, direttore globale di Blackstone Infrastructure, ha rincarato la dose, parlando di una domanda di infrastrutture digitali che sta esplodendo, trainata dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione sempre più spinta delle economie globali. Chi si ferma è perduto, e Blackstone non ha certo intenzione di stare a guardare.