Birkenstock venduta: cosa cambia adesso

Il fondatore del gruppo del lusso francese Lvmh, Bernard Arnault, ha acquistato i sandali dall'iconica suola in sughero: quanto ha speso secondo gli analisti

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

A inizio febbraio il sito Bloomberg ha lanciato un’indiscrezione relativa a un forte interesse da parte del fondo di lusso LVMH nei confronti dell’azienda tedesca Birkenstock, famosa in tutto il mondo per i suoi sandali con la suola in gomma e sughero, capaci di adattarsi al piede che li calza. Dopo poche settimane l’operazione è stata formalizzata: ma a quanto ammonta il costo dell’operazione?

Quanto ha speso LVMH per comprare il marchio Birkenstock: il costo dell’operazione

La buona riuscita dell’operazione è stata resa nota dall’amministratore delegato di Birkenstock, Oliver Reichert, direttamente ad Handelsblatt, quotidiano tedesco che si occupa di economia e finanza. Non è stata rivelata però la cifra spesa per l’acquisto delle quote.

Secondo gli analisti L Catterton, insieme a Financière Agache, ha preso il controllo della società di Neustadt per una cifra pari a 4 miliardi di euro, compreso il debito. Birkenstock graviterà, da adesso in avanti, nell’universo di LVMH anche se non sarà una sua partecipazione diretta.

La L Catterton, infatti, è la società che ha concluso l’accordo: si occupa di private equity e fa capo al gigante francese del lusso LVMH, allo stesso Bernard Arnault e al fondo Catterton che, insieme a Financière Agache della famiglia Arnault, ha acquisito la maggioranza di Birkenstock.

I due proprietari, Christian e Alex Birkenstock, vedono L Catterton e Financie’re Agache come partner “con la stessa visione strategica e a lungo termine della famiglia”. Dal canto suo, Bernard Arnault ha dichiarato che “aiuteremo Birkenstock a realizzare il suo grande potenziale di crescita”.

Quando è nato il marchio Birkenstock: tradizione secolare

L’azienda Birkenstock è nata nel 1774 a Neustadt, in Germania, creata da Johann Adam Birkenstock. Oggi vende soprattutto sandali, ma in origine si occupava di produzione di solette ortopediche. In oltre 230 anni di vita, il marchio si è consolidato anche grazie a collaborazioni con griffe del calibro di Paco Rabanne, Valentino o Ce’line, che hanno rivisitato il prodotto.

Negli ultimi anni, i proprietari Christian e Alex Birkenstock, eredi di Johann Adama Birkenstock, sono stati corteggiati da tanti investitori. L’azienda tedesca contra oltre 4 mila dipendenti e nel 2019 è riuscita a vendere 24 milioni di scarpe. Il suo fatturato ha raggiunto l’imponente cifra di 700 milioni di euro.

Birkenstock: unione di tradizione e lusso sotto l’ala di LVMH

L’acquisizione di Birkenstock da parte di LVMH attraverso la società L Catterton e Financière Agache rappresenta un importante sviluppo nel panorama del lusso internazionale. Nonostante il costo esatto dell’operazione non sia stato divulgato ufficialmente, gli analisti stimano che l’acquisizione sia avvenuta per circa 4 miliardi di euro, inclusi i debiti.

Questo accordo segna una nuova fase per Birkenstock, un marchio con una tradizione secolare nato nel 1774. Da un’azienda specializzata nella produzione di solette ortopediche, Birkenstock si è trasformata in un’icona globale della calzatura, rinomata per i suoi sandali ergonomici. Le collaborazioni con marchi di alta moda hanno ulteriormente consolidato la sua reputazione nel settore.

Sotto la guida dei fratelli Christian e Alex Birkenstock, l’azienda ha raggiunto risultati impressionanti, con oltre 4.000 dipendenti e un fatturato annuo di 700 milioni di euro nel 2019. Nonostante l’interesse di numerosi investitori nel corso degli anni, i proprietari hanno scelto di allearsi con LVMH, riconoscendo in L Catterton e Financière Agache dei partner con una visione strategica e a lungo termine allineata alla loro.

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