Dal 1° marzo prendere un autobus a Bologna sarà più caro che a Londra o Milano. Il biglietto passerà da 1,50 a 2,30 euro, un aumento del 53%. La cifra batte le tariffe di città molto più grandi, come Milano (2,20 euro) e persino Londra (2,10 euro).
Il rincaro, voluto dal sindaco Matteo Lepore, è stato approvato nonostante le proteste. Il Comune lo giustifica parlando di mancanza di fondi statali e della necessità di mantenere i servizi di trasporto senza tagli. Ma per i cittadini sarà un doppio colpo: oltre al caro biglietti, aumenteranno anche le tariffe per la sosta, che arriveranno a 3,90 euro all’ora in centro.
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Perché i biglietti costano di più?
L’aumento viene spiegato con una serie di fattori. Il Comune accusa il governo di aver tagliato i fondi al trasporto pubblico, lasciando Bologna e altre città a corto di risorse. Infatti il Fondo nazionale trasporti ha stanziato solo 120 milioni di euro, ma ne servirebbero 800 milioni per coprire i costi a livello nazionale.
Per rispondere alle critiche, Bologna ha scelto di puntare sull’aumento dei servizi, a partire dai bus elettrici, i tram e piste ciclabili, ottenendo anche un primato: nel 2024 è stata l’unica città della Pianura Padana a rispettare i limiti di PM10.
Secondo il sindaco, inoltre, l’83% degli utenti usa un abbonamento, quindi l’impatto dell’aumento peserà soprattutto su turisti e visitatori occasionali. In ogni caso, per evitare che l’aumento colpisca pesantemente le fasce più deboli, il Comune ha promesso di trovare fondi per agevolare lavoratori precari e piccole imprese. Al momento però non ci sono dettagli su come funzioneranno questi aiuti.
Chi pagherà di più?
L’aumento, comunque, non è uguale per tutti. Il biglietto singolo aumenta del 53%, ma gli abbonamenti subiscono rincari più contenuti. Nel dettaglio:
- il City Pass da 10 corse, per esempio, sale a 1,90 euro a corsa (prima era 1,40);
- l’abbonamento annuale costa 10 euro in più;
- l’abbonamento mensile aumenta di 3 euro.
Restano le esenzioni per i più giovani: i bambini sotto i 14 anni viaggiano gratuitamente, così come chi accompagna i figli a scuola. Anche gli studenti fino a 19 anni con Isee sotto i 30mila euro continueranno a beneficiare della gratuità. A pagare di pià saranno quindi soprattutto i turisti e i viaggiatori occasionali, che dovranno pagare il biglietto pieno senza possibilità di sconti o tariffe agevolate.
Bologna più cara di Milano e Londra: il confronto con le altre città
Bologna, in questo modo, supera molte città italiane ed europee per il costo del biglietto. Ma il vero problema è che non ha un modello di finanziamento alternativo come altre metropoli. Bologna incassa solo 14 milioni di euro di tassa di soggiorno e ha deciso di destinarli alla cultura. Una scelta politica che, secondo il sindaco, serve a mantenere aperti musei, teatri e biblioteche. Il prezzo, di conseguenza, lo pagano gli utenti del trasporto pubblico.
Mettendo a confronto Bologna con alcune città, emerge che:
- a Milano il biglietto costa 2,20 euro e vale 90 minuti su metro, tram e bus;
- a Firenze il prezzo resta 1,50 euro per 90 minuti, grazie ai 40 milioni di tassa di soggiorno che il Comune reinveste nei trasporti;
- a Londra il biglietto per bus e tram costa 2,10 euro, ma chi entra nel centro in auto paga 15 sterline di Congestion Charge, soldi che vengono usati per finanziare il trasporto pubblico.