Anche la Festa del papà non è esente da un elenco di rincari considerevoli, in alcuni casi, che hanno portato a un generale aumento della soglia di spesa. Fare un regalo o acquistare dei dolci ha un’incidenza differente oggi sulle nostre tasche rispetto allo scorso anno.
La Festa del papà è più cara
I dati non mentono e quelli riportati da Federconsumatori non lasciano tranquilli i cittadini. Parlare di spesa in aumento è ormai la normalità. Qualcosa di cui è facile rendersi conto soprattutto se si vanta una certa routine d’acquisto. A parità di prodotti, magari con confezioni un po’ più leggere, ci si ritrova a pagare di più in cassa.
Ci si ritrova però anche a considerare come siano cambiate le spese accessorie, quelle non essenziali. Rispetto allo scorso anno la Festa del papà costerà in media il 4% in più, stando alle analisi di mercato condotte. Un peso considerevole per i portafogli degli italiani.
Un esempio su tutti è dato dalla zeppola di San Giuseppe, ovvero il tipico bignè in vendita in tutt’Italia (soprattutto al Sud) a marzo, ma principalmente il 19. In questo caso l’aumento specifico è del 5%. Un rincaro che spingerà molti a optare per una soluzione casalinga, investendo tempo invece di denaro.
I nuovi prezzi
In passato la Festa del papà aveva uno standard decisamente semplice, almeno nella maggior parte dei casi. Un piccolo pensierino, un dolce tipico e la voglia di trascorrere del tempo insieme. Nel corso degli ultimi anni, però, si è registrato un aumento considerevole del tenore dei regali acquistati.
Una sorta di Natale in estremo ritardo o semplicemente di una festa di compleanno meno rilevante. Oggi però i consumatori si ritrovano in difficoltà nel far fronte a un generale aumento dei prezzi, a fronte di una media stipendio che non è affatto mutata.
I grandi nemici di questi tempi sono la generale incertezza geopolitica, mista a un panorama economico globale soggetto a tassi di inflazione ormai alle stelle. I prezzi di vari beni, in differenti settori, hanno così subito degli stravolgimenti.
La sfera dei regali non poteva che essere travolta da questa tensione economica. A ciò si aggiunge il peso degli acquisti online, che in molti casi prevedono costi di spedizione. Ma cosa scelgono gli italiani? Coldiretti specifica come 4 su 10 optino per cibo o vino made in Italy. Le proposte enogastronomiche dei territori nostrani battono abbigliamento e prodotti tecnologici in questa particolare classifica. Scorrendo ulteriormente troviamo inoltre oggetti per la casa, libri e musica, biglietti per concerti e fiori o piante.
Riportiamo di seguito alcuni aumenti oggi riscontrabili sul mercato. Si tratta ovviamente di esempi standard, con variazioni anche minime. I casi specifici, però, parlando ad esempio di modelli di ultima generazione di orologi o rasoi, possono prevedere un rincaro maggiore. Nella media spunta anche una notizia positiva. Considerando il gran novero di tipologie che hanno preso d’assalto il mercato, gli smartwatch, per quanto non economici, registrano un assestamento dei prezzi, con un lieve calo in determinati casi.
Prodotto | 2023 | 2024 | variazione |
Bignè San Giuseppe (al kg) | 21,00 € | 22,00 € | 5% |
Camicia su misura | 44,90 € | 49,90 € | 11% |
Cravatta | 39,00 € | 42,00 € | 8% |
Portafogli in pelle | 49,00 € | 49,99 € | 2% |
Smartwatch | 249,00 € | 239,00 € | -4% |
Kit rasatura | 44,99 € | 46,90 € | 4% |
Profumo (100 ml) | 79,00 € | 82,00 € | 4% |
Biglietto teatro | 30,50 € | 32,00 € | 5% |
Orologio di marca | 112,00 € | 115,00 € | 3% |