Armi italiane a Ucraina, governo approva il decreto

Ok anche al provvedimento per le misure per Ischia. Approvato anche il dl 'salva Lukoil'. Giorgia Meloni: "Soddisfatta".

Pubblicato: 2 Dicembre 2022 10:26

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Redazione

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Alla fine il governo italiano ha approvato per un altro anno l’invio di armi all’Ucraina. Stando a fonti di governo, infatti, il Cdm ha approvato all’unanimità il decreto che consente di continuare a inviare armi a Kiev fino al 31 dicembre 2023. Approvato anche il nuovo provvedimento con nuove misure per Ischia, dopo la tragedia che ha colpito l’isola sabato scorso. Approvato anche il dl ‘salva Lukoil’: amministrazione temporanea per la raffineria di Priolo.

Dl Ucraina

Mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari saranno forniti all’Ucraina, per combattere l’invasione russa, anche in tutto il 2023. Dopo il via libera della Camera, il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto Nato, per prorogare “fino al 31 dicembre 2023” e “previo atto di indirizzo delle Camere”, il provvedimento già introdotto dopo l’inizio della guerra dal governo Draghi (e che era in scadenza a fine 2022). Dunque, sugli invii, la linea è di continuità rispetto a quanto disposto dal precedente Esecutivo.

Dl Ischia

Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato, sempre all’unanimità, il nuovo decreto legge per l’emergenza Ischia, con stanziamenti per altri 10 milioni per gli interventi della Protezione civile nelle aree colpite, la sospensione dei versamenti tributari e delle cartelle esattoriali e lo stop alle udienze dei procedimenti civili e penali pendenti, che vengono rinviati dopo il 31 dicembre 2022.

Dl Lukoil

Disco verde del Cdm, quindi, anche al decreto legge a tutela degli interessi nazionali sui settori produttivi strategici. Il dl consente di sminare il rischio di chiusura della raffineria Isab di Priolo, controllata indirettamente dal colosso russo Lukoil. Due arterie, una sul settore degli idrocarburi – leggi Lukoil di Priolo – l’altra sul golden power.

Il provvedimento, spiegano fonti di governo, prevede un’amministrazione temporanea, con un commissario che può essere rinnovato due volte, con la formula 12 mesi più 12. Lukoil ha tempo fino a giugno 2023 per avanzare la richiesta di amministrazione temporanea, altrimenti – viene spiegato – il governo può disporre di ‘procedere d’ufficio’. Il decreto, approvato all’unanimità, ha visto il gioco di squadra dei ministeri dell’Economia, dell’Impresa e del Made in Italy, dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Ad esprimere soddisfazione è la premier Giorgia Meloni. “Una norma – si legge in una nota di Palazzo Chigi – con la quale il Governo interviene, tra l’altro, per garantire la continuità del lavoro nella raffineria che impiega con l’indotto circa 10mila persone”. “Scopo dell’intervento d’urgenza – si aggiunge – è tutelare al tempo stesso un nodo energetico strategico nazionale e i livelli occupazionali così significativi per la Sicilia e l’intera Nazione”.

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