Destini opposti per due fra gli influencer più noti in Italia: mentre Chiara Ferragni gioisce per la continua ascesa della società Fenice, il kebab lanciato da Gianluca Vacchi risulta indigesto al mercato e registra perdite economiche vicine ai 2 milioni di euro. Ma mentre gli odiatori da tastiera si sbizzarriscono, persone vicine a Vacchi contestualizzano parlando di perdite assolutamente previste.
Kebhouze di Gianluca Vacchi: partenza col freno a mano
La catena Kebhouze avrebbe registrato perdite economiche che ammonterebbero a 1,9 milioni di euro, secondo quanto riportato da Affari Italiani.
Vacchi non è il socio unico di Kebhouze, ma ne detiene più dei due terzi. La società è attiva dal 2021 e conta sedi in Italia e all’estero. La mission è servire kebab di qualità e prodotti complementari (contorni, bibite e dolci) andando a conquistare una fetta di mercato con un brand riconoscibile e affidabile. Saranno oltre 20 le sedi, fra quelle già attive e i ristoranti di prossima apertura, in Italia, a Ibiza e in Gran Bretagna.
Per Kebhouze piano di crescita a lungo termine
Oliver Zon, parte del progetto, intervistato da Today mette i puntini sulle i: “Sui giornali si è parlato di perdite per 1,9 milioni di euro, perché sono state accorpate le perdite del 2022, quelle dei primi mesi del 2023, e quelle del 2021, quando avevamo poco più di 20 giorni di attività: come ho detto, il primo negozio è stato aperto il 5 dicembre”.
Le perdite “erano perfettamente in programma“, puntualizza Zon. Il quale aggiunge che l’azienda ha messo in atto “un piano di ritorno dell’investimento a 6 anni“. Zon critica inoltre il sensazionalismo giornalistico che ha dato per spacciata un’azienda che in realtà è avviata su un percorso di crescita.
Fatturato record per Chiara Ferragni
Dai kebab alla moda e agli accessori: sul fronte degli affari degli influencer italiani si registra invece la piena soddisfazione di Chiara Ferragni. Il riassetto della società Fenice srl, che detiene Chiara Ferragni Brand, si è concluso. Fenice viene oggi valutata 75 milioni di euro. Nella società l’imprenditrice e influencer ricopre il ruolo di Chief Executive Officer.
Come riporta il Corriere della sera, il 40% di Fenice è detenuto da Alchimia, il 32,5% fa capo a Sisterhood, controllata al 100% da Chiara Ferragni, il 13,75% appartiene a N1 di Pasquale Morgese e un altro 13,75% a Esuriens.
Chiara Ferragni ha quotato il suo brand in Borsa nel 2021.
“Questa è solo una nuova tappa del viaggio imprenditoriale iniziato anni fa e che mi ha visto combattere per far valere le mie idee. Ringrazio Fabio D’Amato che sei anni fa mi ha voluto affiancare nel cambio manageriale che dovevo dare alle mie società, e che con il suo talento professionale e generosità umana ogni giorno si batte per i miei stessi valori”, ha scritto Chiara Ferragni.
Poi una stoccata a chi non credeva nelle sue capacità: “In molti credevano che non fossi abbastanza brava o intelligente per combinare qualcosa di valore a lungo termine, mentre molti altri hanno voluto essere dalla mia parte. A loro sarò sempre grata, e grazie alla loro energia continuerò a battermi per seguire le mie idee”, ha aggiunto Chiara Ferragni.
La regina di Instagram figura nella lista delle influencer più pagate al mondo.