Morto lo sceicco Khalifa: il patrimonio del presidente degli Emirati

Il presidente degli Emirati Arabi Uniti era uno degli uomini più ricchi del mondo e gestiva il patrimonio reale di Abu Dhabi

Pubblicato: 14 Maggio 2022 14:47

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

La notizia della morte a 74 anni di Khalifa Bin Zayed Al Nahyan, il presidente degli Emirati Arabi Uniti, ha fatto il giro del mondo in forza soprattutto del suo peso specifico nella finanza e della politica internazionale nella penisola araba. Lo sceicco era emiro della capitale degli EAU Abu Dhabi, l’emirato più ricco e popoloso, e uno dei monarchi più ricchi del pianeta.

Morto lo sceicco Khalifa: il suo patrimonio

In seguito al suo decesso in tutti gli Emirati Arabi Uniti sono stati annunciati 40 giorni di lutto con bandiere a mezz’asta da venerdì e la sospensione del lavoro nel settore pubblico e privato per i primi tre giorni.

Khalifa Bin Zayed era malato da tempo e dopo l’ictus che lo ha colpito nel gennaio 2014, ha mantenuto un profilo basso negli affari di stato, partecipando ai soli cerimoniali.

Da Joe Biden a Vladimir Putin, sono stati diversi i messaggi di condoglianze a livello internazionale nei confronti dello sceicco.

Khalifa Bin Zayed, in qualità di sovrano ereditario di Abu Dhabi gestiva uno dei più grandi fondi patrimoniali reali, con un patrimonio dichiarato di 830 miliardi di dollari e lascia ai suoi eredi un patrimonio personale stimato da Forbes nel 2008 in 19 miliardi di dollari.

Il suo nome è conosciuto in tutto il mondo soprattutto in associazione alla torre più alta del pianeta, il Burj Khalifa della vicina Dubai. L’edificio fu battezzato in suo onore nel 2010 ed è in qualche modo simbolico del lascito di Khalifa.

Morto lo sceicco Khalifa: la sua presidenza

Lo sceicco era succeduto nel novembre del 2004 a suo padre, Zayed bin Sultan Al Nahyan, fondatore e primo presidente degli Emirati Arabi Uniti dal 1971, fratello di Mansur bin Zayd Al Nahyan e cugino di fatto di Tamim bin Hamad al-Thani, emiro del Qatar e proprietario della squadra di calcio del Parigi Saint Germain.

Durante la sua presidenza lo sceicco Khalifa ha avviato un’importante ristrutturazione del governo federale e di quello di Abu Dhabi, portando a uno sviluppo molto accelerato degli Emirati sia sul piano economico, trainato dal petrolio, che culturale.

Tra le opere più importanti dello sceicco c’è la costruzione della Grande Moschea di Abu Dhabi, uno dei luoghi di culto considerati tra i più importanti e più imponente del Paese, in grado di ospitare più di 41.000 persone.

Nel 2013 salì alla ribalta delle cronache per l’entrata in servizio del suo panfilo denominato Azzam, lo yacht più grande all’epoca, con una lunghezza di 180 metri e un costo di realizzazione stimato in 500 milioni di euro.

Ma è ricordato anche come il “Re della pace” con Israele per aver favorito la firma degli Accordi di Abramo del 13 Agosto 2020.

Morto lo sceicco Khalifa: chi è il successore

Come suo successore alla presidenza della monarchia assoluta federale elettiva, i sette emiri degli Emirati Arabi Uniti hanno nominato il fratellastro Mohammed bin Zayed Al Nahyan.

È la terza volta che il Consiglio supremo costituito dagli emiri di Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Fujaira, Ras al-Khaima, Sharja e Umm al-Qaywayn, elegge un presidente, dalla proclamazione di indipendenza degli EAU nel 1971.

Mohammed bin Zayed Al Nahyan era ministro della Difesa di Abu Dhabi e vicecomandante delle Forze armate emiratine.

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