L’imprenditrice Chiara Ferragni paga pochissime tasse. Il segreto di pulcinella è stato portato alla luce dallo scrittore Gianluca Massini Rosato, che nel libro “Fiscalmente inattaccabile” ha ricostruito gli escamotage fiscali usati dagli imprenditori e dai personaggi con ampi guadagni per abbattere le tasse da versare. Non è l’unica quindi, ma vista la recente pioggia di critiche, la notizia emersa non può che danneggiare l’immagine dell’influencer.
In uno dei capitoli del libro in uscita (marzo 2024), l’autore ha raccontato l’impero societario di Chiara Ferragni. La struttura è composta da numerose aziende, ognuna delle quali collegata alle altre. Tutte però fanno capo a una società madre, ovvero la holding Sisterhood, di cui Ferragni è a capo e che nel 2022 ha ottenuto un fatturato di 4,5 milioni di euro, con 2,4 di utile. Con la cosiddetta “normativa madre-figlia”, come spiega Massini Rosati, solo il 5% degli utili distribuiti alla società madre dalle figlie diventa base imponibile. In questo modo si abbattono del 95% le tasse. Ad accendere l’opinione pubblica è lo scontro tra l’idea della donna che sostiene numerose iniziative sociali e quella dell’imprenditrice che cerca il risparmio per aumentare i guadagni.
Chiara Ferragni paga solo l’1,2% delle imposte?
Chiara Ferragni è finita al centro di svariati scandali e l’attenzione mediatica dopo i fatti del pandoro Balocco hanno acceso un ulteriore luce sulle sue società. Grazie all’attenzione pubblica e alla pubblicazione di un libro che spiega la strategia per ridurre le imposte usate dagli imprenditori, è emersa un’altra realtà scomoda per l’immagine dell’imprenditrice.
Ferragni infatti è riuscita ad abbattere le imposte dovute del 95%. Grazie a un escamotage noto agli imprenditori e a chi possiede un guadagno elevato, la Chiara nazionale paga solo 1,2% di tasse. Uno schema fiscale, quello messo su dalle società dell’influencer, che le ha fatto risparmiare milioni di euro e aumentare di conseguenza i propri guadagni.
Il meccanismo degli imprenditori per pagare meno tasse: come funziona
Lo schema costruito, ed emerso in uno dei capitoli scritti da Gianluca Massimi Rosati in “Fiscalmente inattaccabile – La strategia definitiva per ridurre drasticamente le imposte e vivere serenamente il rapporto con il Fisco“, prevede una struttura di tipo madre-figlia. Questa viene concepita a inizio 2023, quando il gruppo cambia veste e passa da tre Srl a una capogruppo, la Sisterhood Srl, che possiede partecipazioni in Fenice Srl, Tbs Crew Srl e Ferragni Enterprise Ss.
Negli ultimi anni c’è stato un susseguirsi di cessioni di quote e conferimenti, fino ad arrivare alla configurazione di inizio 2023 sopra citata. L’ultimo di questi è stato il conferimento del 32,5% di Fenice Srl in Sisterhood Srl (che deteneva già il 100% di Tbs Crew Srl), diventando così la holding di partecipazione unipersonale dell’imprenditrice.
Proprio grazie al riassetto, Chiara Ferragni è riuscita ad abbattere le tasse del 95%. La nuova struttura le ha infatti permesso di utilizzare la normativa madre-figlia, per cui solo il 5% degli utili distribuiti a una società madre dalla società figlia costituisce base imponibile per il calcolo dell’Ires. Così facendo, invece del 26%, l’imprenditrice paga 1,2% di tasse.