Attacco hacker a Microsoft SharePoint: allarme globale su governi e aziende

Attacco a SharePoint colpisce governi aziende università e un operatore asiatico con migliaia di server vulnerabili mentre le indagini internazionali proseguono e Microsoft corre ai ripari

Pubblicato:

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Le nuove guerre si combattono anche online, e non si parla di gdr. Un attacco informatico di ampia scala ha messo in agitazione le agenzie di sicurezza occidentali e sta facendo sudare governi e imprese di mezzo mondo. Nei giorni scorsi, gruppi di hacker hanno sfruttato una vulnerabilità piuttosto seria nel server SharePoint di Microsoft per infiltrarsi nei sistemi di agenzie federali e statali americane, università, aziende energetiche e un grosso operatore asiatico di telecomunicazioni.

Microsoft ha specificato che le versioni colpite sono quelle on-premise, mentre SharePoint Online non è interessato, e ha ribadito che i clienti che non possono implementare subito le misure consigliate dovrebbero scollegare i server da Internet finché non saranno disponibili ulteriori aggiornamenti. La vulnerabilità, spiegano, permette a chi attacca di falsificare le identità sulle reti compromesse, aprendo la porta a violazioni su larga scala.

Indagini internazionali sulla falla nei server SharePoint

Le autorità di Stati Uniti, Canada e Australia stanno lavorando in queste ore per stabilire quante e quali macchine siano state compromesse e da chi, con stime che parlano di decine di migliaia di server ancora esposti.

Microsoft ha diffuso un primo aggiornamento di sicurezza, raccomandandone l’installazione immediata, e sta già mettendo a punto ulteriori correzioni per le versioni 2016 e 2019 di SharePoint, segno che la questione resta aperta e delicata.

Chi è stato a lanciare l’attacco hacker: ancora ignoto

Nonostante l’allarme, Ancora non si sa né chi sia stato e soprattutto perché. Eye Security ha dichiarato di aver monitorato più di 50 violazioni, che hanno interessato anche un’azienda energetica di uno stato americano e diverse istituzioni pubbliche in Europa.

Il Washington Post riferisce che gli accordi di riservatezza con le vittime impediscono di divulgare i nomi delle entità colpite, mentre la valutazione dei danni è ancora in corso.

Migliaia di server ancora vulnerabili in tutto il mondo

In queste ore la falla non è ancora stata completamente risolta da Microsoft, e quindi molte organizzazioni sono ora in difficoltà nel trovare una protezione efficace.

Secondo funzionari governativi e ricercatori privati citati dal Washington Post, la corsa a mitigare le conseguenze dell’attacco continua in parallelo alle indagini ufficiali sui responsabili e sulle motivazioni dell’operazione. Secondo ulteriori dettagli raccolti dal quotidiano americano, gli hacker hanno individuato una nuova debolezza simile a quella già corretta da Microsoft poche settimane fa, sfruttandola per perpetrare l’attacco.

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Una società di ricerca privata, che ha preferito restare anonima, ha confermato che, oltre alle agenzie federali, sono stati colpiti anche server in Cina e un parlamento statale americano.

Cosa rischiano governi e imprese colpite da questo attacco

Chi usa Microsoft SharePoint Server on-premise rischia che informazioni riservate finiscano in mani sbagliate, che reti vengano violate e attività interrotte per effetto dello spoofing.

Ignorare gli aggiornamenti espone a furti di dati, perdita di credibilità con i partner e danni economici. Finora, come detto, sotto attacco sono finiti enti federali americani, università, un parlamento statale, aziende energetiche e un operatore asiatico, con la possibilità che altri casi emergano man mano che le verifiche avanzano.

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