Zirkzee alla Roma, i costi dell’operazione e quale sarà lo stipendio dell’attaccante

Joshua Zirkzee nel mirino della Roma: dallo stipendio al Manchester United ai possibili guadagni in giallorosso. Un'operazione scontata

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

Il mercato invernale della Roma entra in una fase decisiva e il nome di Joshua Zirkzee è diventato centrale non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto economico. L’operazione con il Manchester United si inserisce in una strategia più ampia di riequilibrio finanziario, gestione del monte ingaggi e valorizzazione degli asset. Numeri alla mano, il possibile arrivo dell’attaccante olandese rappresenta uno dei movimenti più rilevanti della stagione per i conti del club.

Quanto guadagnava Zirkzee prima del salto in Premier League

Prima del trasferimento al Manchester United, Zirkzee arrivava dalla stagione dell’esplosione con il Bologna. In rossoblù percepiva uno stipendio vicino a 1,5 milioni di euro netti a stagione, cifra coerente con il suo status di giovane in crescita ma lontana dai grandi ingaggi europei. Anche il suo valore di mercato rifletteva questa dimensione: la valutazione si aggirava intorno ai 35 milioni di euro, cifra che ha portato lo United a investire con decisione.

Il contratto al Manchester United

Il passaggio in Premier League ha segnato un salto netto. Con i Red Devils, Zirkzee ha firmato un contratto pluriennale con uno stipendio stimato intorno ai 4,5-5 milioni di euro netti all’anno, più bonus legati a presenze e rendimento. Sul piano del cartellino, lo United ha messo sul tavolo una cifra complessiva vicina ai 40 milioni di euro, trasformando l’operazione in un investimento di primo piano. Dal punto di vista finanziario, il club inglese ha quindi un asset a bilancio ancora molto pesante, ma le difficoltà di ambientamento e il rendimento al di sotto delle attese hanno aperto alla possibilità di una soluzione alternativa già a gennaio.

Il contesto tecnico non ha aiutato Zirkzee a esprimere continuità. Il minutaggio ridotto e la pressione dell’ambiente hanno inciso, spingendo il giocatore e il suo entourage a valutare un’uscita temporanea o strutturata. In questo scenario si inserisce la Roma, che ha intensificato i contatti negli ultimi giorni, trovando anche il gradimento del calciatore.

Quanto potrebbe guadagnare Zirkzee alla Roma

L’accordo con la Roma è già definito sul piano personale secondo gli esperti di calciomercato. Per Zirkzee si parla di un ingaggio attorno ai 3-3,5 milioni di euro netti a stagione, quindi inferiore a quello inglese ma comunque molto superiore agli standard precedenti alla Premier League. La riduzione dello stipendio sarebbe compensata dalla centralità tecnica nel progetto e dalla visibilità internazionale in vista del Mondiale. Dal punto di vista del club, l’ingaggio sarebbe sostenibile solo grazie a una ristrutturazione del monte stipendi.

La trattativa con il Manchester United ruota attorno a un prestito con obbligo di riscatto condizionato, legato alla qualificazione della Roma in Champions League. La cifra complessiva dell’operazione si avvicina ai 40 milioni di euro, con una prima quota diluita e un riscatto che scatterebbe solo al verificarsi di determinate condizioni sportive. In questo modo la Roma limita l’impatto immediato sul bilancio, rinviando l’investimento più pesante al medio termine.

Chi esce per fare spazio: risparmi e incassi

Per rendere sostenibile l’operazione Zirkzee, la Roma deve liberare spazio salariale e, possibilmente, generare entrate. I principali indiziati sono Dovbyk e Ferguson. Dovbyk pesa a bilancio per 3,5 milioni di euro netti a stagione e la Roma valuta una sua cessione intorno ai 22 milioni di euro più bonus. Un’operazione di questo tipo garantirebbe una plusvalenza e un risparmio strutturale sull’ingaggio.

Ferguson, invece, costa circa 1,8 milioni di euro netti, ma essendo in prestito il suo addio avrebbe soprattutto un effetto di alleggerimento del monte stipendi, senza generare incassi diretti. Anche Bailey e Tsimikas, entrambi intorno ai 2-3,5 milioni di euro, sono in uscita e rappresentano ulteriori leve finanziarie.

Con gli stipendi attuali, la Roma presenta una struttura con diversi contratti tra i 3 e i 3,5 milioni (Dybala escluso, che arriva a 6,5 milioni). L’ingresso di Zirkzee in fascia alta renderebbe necessario un riequilibrio, ma la contemporanea uscita di uno o due attaccanti consentirebbe un saldo complessivamente sostenibile. In termini puramente numerici, l’operazione potrebbe tradursi, se tutti i tasselli saranno piazzati, a costo zero per il monte ingaggi. Un vero e proprio sconto per Zirkzee rispetto ad un anno fa.

L’ipotesi Raspadori

Rientra in questo contesto, sia dal punto di vista economico che sportivo, la possibilità di aggiungere anche Giacomo Raspadori alla Roma. L’attaccante dell’Atletico Madrid non si è imposto nel campionato spagnolo e potrebbe ritornare in Italia dopo soli sei mesi. Anche in questo caso, la formula sarebbe il prestito. Se il club giallorosso dovesse riuscire a cedere gli esuberi, anche l’arrivo dell’ex attaccante del Napoli sarebbe da considerarsi quasi a costo zero.

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