L’ultimo incontro tra Inter, Milan, Comune di Milano e Ministero della Cultura ha portato a una svolta nella questione della costruzione del nuovo stadio delle due squadre di Serie A. Si farà a San Siro, ma non si baserà sul vecchio Meazza. I club sono stati convinti da una serie di concessioni da parte delle istituzioni.
Il vecchio stadio sarà in parte demolito, ma non del tutto. Verrà conservato, tra l’altro, il secondo anello, ma i vincoli culturali saranno resi meno stringenti. La struttura dovrà quindi essere ripensata e difficilmente rimarrà uno stadio di calcio per partite di Serie A. Milan e Inter hanno messo in pausa quindi i progetti alternativi a Rozzano e San Donato, nella periferia del capoluogo lombardo.
Il nuovo San Siro per Milan e Inter
Il 22 ottobre si è tenuto un importante incontro a Roma tra le proprietà di Milan e Inter, il Comune di Milano e il Ministero della Cultura. L’obiettivo era quello di capire se ci fosse la disponibilità, da parte delle due squadre, di costruire uno stadio comune a San Siro, accanto al vecchio Meazza. I club avevano chiesto alcune garanzie a riguardo:
- certezza della valutazione del vecchio stadio di San Siro e delle aree circostanti;
- un vincolo culturale e paesaggistico ridotto sul Giuseppe Meazza;
- tempistiche precise sulle procedure burocratiche.
Garanzie che le istituzioni sembrano aver dato, visto che ci sarebbe un accordo per il progetto. Il nuovo stadio sorgerà accanto a quello attualmente in uso, con un piano di sviluppo urbano della zona condiviso con il Comune di Milano. In questo modo potranno continuare ad essere utilizzate le attuali infrastrutture per lo spostamento delle persone durante gli eventi, evitandone l’abbandono. Le due società hanno quindi accettato di continuare a condividere lo stesso impianto anche per il futuro.
Il vecchio San Siro e i progetti alternativi
È però stata scongiurata la demolizione del vecchio San Siro, il Giuseppe Meazza. La sua struttura sarà però ridotta, mantenendo parzialmente intatte parte delle strutture elicoidali e il secondo anello. Lo stadio dovrà però trovare una nuova destinazione, dato che nessuna delle due squadre è intenzionata a ristrutturarlo per utilizzarlo per le partite europee e di Serie A.
San Siro ha una struttura molto complessa. Il primo anello è degli anni ’30, il secondo degli anni ’60 mentre il terzo, incompleto e sorretto dalle iconiche strutture elicoidali, degli anni ’90. Questo lo rende complesso da mantenere a norma con le ultime regolamentazioni sulla sicurezza, oltre che molto diverso dagli stadi più recenti, pensati per avvicinare il pubblico al campo.
Nel contesto di questo accordo Inter e Milan non hanno però accettato di abbandonare completamente i loro piani alternativi. I rossoneri stanno infatti proseguendo con gli studi di fattibilità ambientale per la costruzione di un impianto a San Donato, nella periferia sud orientale di Milano, servita dalla metropolitana 3. L’Inter invece ha in cantiere uno Stadio a Rozzano, periferia sud di Milano, zona molto poco servita dai mezzi pubblici. I progetti sono in pausa per il momento, ma entrambe le squadre sarebbero pronte a riprenderli in caso quello per il nuovo San Siro dovesse naufragare.