L’Europa è ancora divisa sul sistema di etichettatura del cibo da utilizzare. Il candidato francese Nutri-Score, il cui uso è raccomandato dai governi di Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Svizzera, è osteggiato invece in Italia, Grecia, Ungheria, Romania e Lettonia. Il Ministero della Salute ha per questo proposto invece l’adozione del NutrInform Battery, che risolve parzialmente le criticità della sua controparte d’oltralpe. E ha appena lanciato un’applicazione che aiuterà gli italiani a mangiare meglio e seguire una dieta più bilanciata.
Come funziona l’etichetta europea Nutri-Score e perché è criticata
Prima di parlarvi di questa particolare app promossa dalle istituzioni, è bene ripercorrere le tappe che hanno portato alla creazione del Nutri-Score e del NutrInform Battery. L’Unione Europea ha proposto un’etichettatura nutrizionale obbligatoria per tutti i Paesi membri entro il 2022, anche se difficilmente potrà imporre a ogni nazione di cambiare le informazioni contenute nell’imballaggio degli alimenti.
Il Nutri-Score è stato inventato da una équipe di scienziati francesi utilizzando i parametri di valutazione del cibo della Food Standards Agency inglese. Il sistema dà un voto “a semaforo” al cibo, con una lettera colorata, in una scala che va dalla A verde e arriva alla E rossa. Di recente è stata proposta anche l’integrazione di una F nera per i cibi cancerogeni, che sarebbe stata inserita su tutti gli alcolici, compreso il vino Made in Italy. Qua le polemiche per l’etichetta nera sul vino italiano.
Il calcolo del punteggio tiene conto di 7 diversi parametri di informazioni nutritive per 100 grammi di cibo solido o 100 millilitri di liquidi. Informazioni già presenti sulle confezioni degli alimenti.
- Contenuto di frutta e verdura.
- Quantitativo di fibre.
- Quantitativo di proteine.
- Contenuto di energia.
- Quantitativo di zucchero.
- Quantitativo di acidi grassi saturi.
- Quantitativo di sodio.
I primi tre sono valori positivi (più sono alti e meglio è), mentre gli ultimi quattro sono valori negativi. Sulla base di essi viene poi dato un voto globale al cibo. Non serve essere esperti di alimentazione per capire che un sistema simile può penalizzare intere categorie di cibi. Come gli olii, e in particolare l’olio di oliva, alla base della sempre consigliata dieta mediterranea, e che ha un punteggio Nutri-Score inferiore a cibi processati e in generale non raccomandati nelle diete, come le patatine fritte.
Cos’è e come funziona l’etichetta italiana NutrInform Battery
Il Ministero della Salute ha invece proposto il NutrInform Battery, di cui vi abbiamo parlato approfonditamente qui. Un sistema alternativo che invece di dare punteggi qualitativi al cibo, rischiando di dividere gli alimenti in “buoni” e “cattivi”, dà informazioni al consumatore sul contenuto nutrizionale degli alimenti. Nessun cibo è dannoso se assunto nelle quantità opportune, e per questo in Italia è nato questa particolare etichetta con cinque batterie.
- Energia.
- Grassi.
- Grassi saturi.
- Zuccheri.
- Sale.
Per ogni elemento sono indicati i kJ o i grammi per una singola porzione e, all’interno della batteria sottostante, una percentuale che indica il rapporto tra il contenuto della porzione e il totale quotidiano consigliato. Se in etichetta, ad esempio, sono indacati 6 grammi di grassi saturi e nella batteria sottostante c’è scritto 30%, significa che basta una porzione di quel determinato cibo per assumere quasi un terzo del fabbisogno giornaliero di grassi saturi.
Il sistema italiano, in questo senso, non discrimina alcun alimento, né gli conferisce un voto o un colore. Può aiutare invece il consumatore a scegliere con criterio quali prodotti inserire nella dieta in base alle proprie esigenze. Anche se tenere conto delle percentuali di ogni cibo può essere faticoso. E per questo il Ministero della Salute ha lanciato un’applicazione apposita.
Come funziona l’app NutrInform Battery del Ministero della Salute
L’app NutrInform Battery è scaricabile gratuitamente dall’Apple Store, per iPhone e iPad, e dal Play Store, per i dispositivi Android. Nasce con lo scopo di aiutare il cittadino a sommare l’impatto nutrizionale degli alimenti consumata durante la giornata, suggerendo per ognuno la porzione appropriata. Tutto a portata di tap sul proprio smartphone. Basta infatti inquadrare il codice a barre (EAN) con la fotocamera per avere a colpo d’occhio tutte le informazioni sul prodotto scelto.
Aggiungendo poi ogni alimento e bevanda ingeriti durante la giornata, si avranno a disposizione le batterie personali di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale, con la possibilità di controllare la dieta e gli eccessi della giornata. Tutto per raggiungere un’alimentazione più sana che non demonizza il cibo, ma aiuta chi usa l’applicazione a conoscere meglio ogni alimento e i suoi contenuti nutrizionali. Al contrario del Nutri-Score, che potrebbe far sparire 10 ricette della tradizione italiana, come segnalato qua.