SPID, come si diventa fornitore di servizi

Cosa è necessario sapere per diventare fornitore di servizi SPID: regole, indicazioni e procedure per rendere accessibile l'identità digitale

Donatella Maisto

Esperta in digital trasformation e tecnologie emergenti

Dopo 20 anni nel legal e hr, si occupa di informazione, ricerca e sviluppo. Esperta in digital transformation, tecnologie emergenti e standard internazionali per la sostenibilità, segue l’Innovation Hub della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. MIT Alumni.

L’identificazione digitale, equiparata all’esibizione di un documento d’identità, è fondamentale per l’accesso ai servizi dei concessionari pubblici e delle società a partecipazione pubblica, ma anche i privati possono abilitare l’accesso ai propri servizi con SPID. Cosa è necessario sapere per diventare fornitore di servizi SPID.

Il Decreto Semplificazione e Innovazione digitale, ovvero il d. l. n. 76/2020, al Titolo III, contiene le previsioni normative per velocizzare il processo di trasformazione digitale del Paese.

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge di conversione del d.l. n. 76/2020, ovvero la l.  n. 120/2020, diviene operativo l’insieme di norme che si prefigge di ridisegnare la governance del digitale, accelerare la digitalizzazione dei servizi pubblici e semplificare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, diffondendo la cultura dell’innovazione e favorendo il superamento del digital divide.

Tutte le amministrazioni devono rendere accessibili i propri servizi online tramite SPID e CIE, così come gli enti privati possono abilitare l’accesso con SPID ai propri servizi.

Come si diventa fornitore di servizi SPID

Per diventare fornitori di servizi SPID è necessario:

Se si è un privato, sul sito di AgID, è possibile trovare la tabella che definisce le tariffe applicabili ai fornitori di servizi privati per ogni periodo di fatturazione.

L’attivazione di SPID richiede, quindi, una procedura tecnica e una procedura amministrativa ed è disponibile un supporto tecnico.

I principali interventi tecnici richiesti consistono:

Le figure di riferimento necessarie per concludere il processo di adesione sono:

Procedura tecnica

Il sistema SPID si basa sul protocollo SAML2. Per implementare SPID nei propri servizi online è necessario:

Procedura amministrativa

Completata la procedura tecnica, AgID invierà al referente amministrativo un’e-mail di conferma con la copia della “Convenzione per l’adesione delle Pubbliche Amministrazioni al Sistema Pubblico per le Identità Digitali” se si tratta di un ente pubblico, oppure copia della “Convenzione per l’adesione dei fornitori di servizi privati“, se si tratta di un privato.

La Convenzione deve essere restituita, compilata in tutte le sue parti e firmata digitalmente da un legale rappresentante dell’Ente presente nell’Indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi (IPA), ed inviata dalla PEC istituzionale presente in IPA, all’indirizzo protocollo@pec.agid.gov.it e per CC a spid.tech@agid.gov.it, insieme al file “ODS” per la comunicazione dei servizi, indicando nell’oggetto delle email esclusivamente la seguente dicitura: “00030 – Convenzione di adesione a SPID per SP pubblici – <Nome Ente>”.

La convenzione deve essere restituita entro 30 giorni solari dalla ricezione della suddetta e-mail di conferma.
La convenzione verrà restituita controfirmata dal Direttore Generale di AgID nel più breve tempo possibile.

Si ricorda che esiste un sistema di supporto della community, un servizio di help desk dedicato al cittadino, mentre il supporto dedicato al collaudo dei fornitori di servizi può essere richiesto tramite l’e-mail spid.tech@agid.gov.it .

Il login eIDAS per i fornitori di servizi pubblici aderenti a SPID

Dal 29 settembre 2018 tutte le pubbliche amministrazioni che offrono servizi digitali tramite SPID o CIE rendono accessibili tali servizi ai cittadini europei dotati di identità digitale (eID) riconosciuta in ambito eIDAS.

Con il fine di indicare le principali informazioni che consentono di accettare le identità digitali eIDAS tramite l’interconnessione al nodo eIDAS italiano gestito da AGID, vi è da precisare che le procedure da completare sono sia tecniche che amministrative ed ogni comunicazione avviene attraverso il sistema di supporto dedicato e tramite email.

Il nodo italiano eIDAS opera come un IDP SPID virtuale, pertanto, l’impatto sulle attività di configurazione del service provider che aderisce al sistema SPID sono minime. Per attivare il login eIDAS:

Oltre alle regole tecniche è importante seguire anche le regole di design prodotte da AgID.

Tutte le componenti grafiche e le indicazioni per adottarle sono presenti nel documento Avviso eIDAS 01-2018, al paragrafo 3.

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