Draghi scuote l’Europa sulle riforme: “È il momento di cambiare l’Ue”

Draghi sprona l'Ue a riformarsi puntando sulla competitività e sulla doppia transizione digitale e ambientale

Pubblicato: 27 Febbraio 2024 21:57

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

L’ex presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato con i presidenti delle commissioni del Parlamento europeo a margine di un incontro sulle tematiche della competitività dell’Ue. Quello che doveva essere un semplice aggiornamento su quanto deciso all’Ecofin informale, si è trasformato in un momento per spronare l’Ue a fare di più.

L’ex direttore della Banca centrale europea ha infatti invitato la politica dell’Unione e gli Stati membri a riformare le stesse istituzioni europee. Ha poi ricordato i punti salienti della sua relazione sulla competitività, elaborata anche grazie al lavoro fatto all’incontro informale dei ministri delle finanze europei.

Draghi spinge per le riforme in Ue

L’ex presidente del Consiglio Mario Draghi, parlando con il presidenti delle commissioni del Parlamento europeo, ha toccato il tema delle riforme: “Mi hanno chiesto al termine di Ecofin quale sia l’ordine delle riforme necessarie per l’Ue, quale sia l’ordine non lo so, ma per favore, è il momento di fare qualcosa, decidete voi cosa ma per favore, si faccia qualcosa, non si può passare tutto il tempo a dire no“.

Lo scrive l’agenzia di stampa ‘Ansa’, che ha anche riportato altre dichiarazioni di Draghi: “Ci troviamo oggi di fronte a tre tendenze convergenti che ci obbligano a riflettere su come rafforzare la competitività europea nel lungo periodo”. L’ex inquilino di palazzo Chigi fa riferimento alla relazione presentata all’ultimo Ecofin informale, la riunione dei ministri delle finanze dell’Unione europea.

Dichiarazioni importanti a pochi mesi dalle elezioni europee che potrebbero determinare un cambiamento importante nella Commissione, l’organo di governo dell’Ue. L’attuale presidente, Ursula von der Leyen, si è ufficialmente ricandidata a guidare il braccio esecutivo dell’Unione. A inizio anno diverse fonti hanno riportato la volontà del presidente francese Emmanuel Macron di presentare proprio Draghi per questo ruolo, ma altre, vicine all’ex premier, hanno fatto trapelare la sua non disponibilità.

Le idee di Draghi per la competitività

Nel suo discorso Draghi ha ripreso più volte i temi dell’Ecofin informale sulla competitività: “In primo luogo, come possono le nostre istituzioni mobilitare una spesa pubblica migliore per sostenere gli investimenti privati negli innovatori che guidano la doppia transizione? In secondo luogo, cosa possiamo fare per stimolare e accelerare la forza innovativa? E terzo, come possiamo colmare il deficit di competenze in Europa?” si è chiesto l’ex direttore della Banca centrale europea.

Draghi ha poi sottolineato che l’Europa si trova in un: “Contesto geopolitico in rapida evoluzione, caratterizzato da una maggiore tendenza al conflitto, sia in termini economici che militari, sta costringendo l’Ue a riesaminare il proprio approccio alla globalizzazione” con riferimento alla necessità dell’Ue, già espressa dalla Commissione europea in carica, di migliorare la propria industria della difesa per fare fronte alla crescente incertezza internazionale.

“Sono convinto che le nostre istituzioni debbano riflettere su come migliorare il loro funzionamento e sviluppare ulteriormente gli strumenti di governance. A tal fine sarà fondamentale costruire il consenso politico necessario per raggiungere un accordo su questioni cruciali. Queste questioni comporteranno discussioni difficili che richiederanno alle nostre istituzioni e ai governi nazionali di fare scelte difficili. Sono decisioni che determineranno la capacità dell’Europa di tenere il passo con i suoi concorrenti globali negli anni a venire” ha poi concluso Draghi, spronando nuovamente l’Ue alle riforme.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963