L’Unione Europea e i finanziamenti all’Ucraina: un impegno da 122 miliardi di euro

Quanti soldi del bilancio europeo sono stati destinati all'Ucraina? Il resoconto degli aiuti dopo 1000 giorni dall'inizio della guerra e dall'invasione russa.

Pubblicato: 19 Novembre 2024 17:27

Danilo Supino

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Dal 24 febbraio 2022, data dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Unione Europea (UE) ha messo in campo un supporto senza precedenti per sostenere il Paese e i suoi cittadini. Sono passati 1000 giorni dalla tragica notte in cui inizio l’invasione russa, e gli aiuti dell’UE e dei suoi Stati membri hanno raggiunto la cifra di 122 miliardi di euro. Questo sostegno si articola in contributi economici, militari, umanitari e diplomatici, oltre a iniziative specifiche per la gestione dei beni russi bloccati. Di seguito, un’analisi dettagliata delle misure adottate.

Bilancio straordinario: l’Europa al fianco dell’economia ucraina

L’UE ha destinato circa 61,5 miliardi di euro in sostegno economico e umanitario, con una combinazione di prestiti, sovvenzioni e garanzie:

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Armi e resistenza: i miliardi per la difesa ucraina

Il sostegno alle forze armate ucraine rappresenta il secondo maggior capitolo di spesa, con 43,5 miliardi di euro complessivi:

Questi finanziamenti hanno permesso di rafforzare la capacità difensiva ucraina e di proteggere la popolazione civile. Nel marzo 2024, l’UE ha deciso di aumentare ulteriormente il budget di questo strumento con un incremento di 5 miliardi di euro.

Aiuti umanitari senza precedenti per una popolazione stremata

Per affrontare le conseguenze della guerra, l’UE ha stanziato 3,6 miliardi di euro in aiuti umanitari:

Questi fondi hanno garantito forniture di cibo, acqua, medicine, rifugi e supporto educativo, raggiungendo oltre 10,5 milioni di ucraini nel 2023. Inoltre, il meccanismo di protezione civile dell’UE ha coordinato operazioni per un valore di 970 milioni di euro, inclusa la distribuzione di generatori e materiale medico.

 

Con l’attuazione della direttiva sulla protezione temporanea il 4 marzo 2022, l’UE ha allocato 17 miliardi di euro agli Stati membri per sostenere l’accoglienza di milioni di rifugiati. I fondi sono stati destinati a coprire spese per alloggi, assistenza sanitaria e istruzione.

I beni russi bloccati: una risorsa per la ricostruzione

Uno degli aspetti più significativi del sostegno all’Ucraina riguarda i beni russi bloccati. Il 21 maggio 2024, il Consiglio dell’UE ha introdotto norme che consentono di utilizzare i ricavi generati da questi beni per la ricostruzione ucraina. Ad esempio, nel luglio 2024, è stato effettuato il primo pagamento di 1,5 miliardi di euro.

A partire dal 2025, il 95% degli utili derivanti da beni russi sarà integrato nel bilancio dell’UE e utilizzato per rimborsare i prestiti concessi all’Ucraina, mentre il restante 5% sarà destinato allo strumento europeo per la pace.

Un’alleanza economica e commerciale senza confini

Dal 2022, l’UE ha sospeso i dazi e i contingenti sulle esportazioni ucraine, una misura prorogata fino al 2025. Sul fronte energetico, la sincronizzazione della rete elettrica ucraina con quella europea nel marzo 2022 ha segnato un importante passo per l’integrazione del Paese.

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Con un totale di 122 miliardi di euro stanziati dal 2022, l’Unione Europea ha dimostrato un impegno senza precedenti nel sostenere l’Ucraina di fronte all’aggressione russa. Questo sforzo rappresenta non solo un aiuto immediato ma anche un investimento per la ricostruzione e il futuro europeo del Paese. L’impatto di questi fondi, che spaziano dal sostegno militare all’assistenza umanitaria, segna una tappa fondamentale nella risposta dell’UE a una delle crisi più gravi della nostra epoca.

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