Guerra Israele Hamas, Hezbollah verso l’attacco senza il supporto iraniano. Macron prova a mediare

Il Medio Oriente è in bilico con Hezbollah che pianifica attacchi autonomi e tensioni crescenti tra Iran e Israele, allertando le compagnie aeree

Pubblicato: 8 Agosto 2024 07:53

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

La situazione in Medio Oriente continua ad essere altamente in bilico con una complessità e una rapidità che tengono il mondo con il fiato sospeso. Da Hezbollah, che starebbe preparando un attacco indipendentemente dalle decisioni dell’Iran, fino alle dichiarazioni incendiarie dei leader israeliani, ogni mossa sembra avvicinare la regione a una nuova ondata di violenza.

Le compagnie aeree internazionali hanno modificato le rotte per evitare i cieli pericolosi, mentre le organizzazioni umanitarie contano le vittime e gli osservatori globali cercano di prevenire un’escalation irreversibile.

Hezbollah e la minaccia di un attacco imminente

Secondo informazioni raccolte dalla Cnn, Hezbollah sta accelerando i preparativi per un attacco contro Israele, decidendo di agire senza attendere il supporto iraniano. Fonti di intelligence indicano che l’organizzazione libanese potrebbe colpire nei prossimi giorni, anticipando le mosse dell’Iran, che ha già iniziato ma non completato i suoi piani di attacco su larga scala.

Gli sforzi diplomatici internazionali

Per la prima volta, l’Arabia Saudita ha commentato l’uccisione di Haniyeh, definendola una “palese violazione” della sovranità iraniana. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha affermato che gli Stati Uniti sperano che “tutte le parti con relazioni con l’Iran facciano pressione affinché non si compiano passi che possano esacerbare il conflitto”. Miller ha inoltre sottolineato che vi è un consenso generale tra i membri dell’OIC (Organizzazione della Cooperazione Islamica) che un’escalation aggraverebbe solo i problemi della regione.

Il segretario di Stato americano Blinken ha ribadito l’importanza di finalizzare un accordo tra Israele e Hamas. Gli sforzi mediatori di Qatar ed Egitto sono stati fondamentali, e Blinken ha sollecitato entrambe le parti a lavorare per raggiungere un’intesa il prima possibile.

In una conversazione telefonica di mercoledì, il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito il presidente iraniano Masoud Pezeshkian che un’escalation iraniana danneggerebbe la stabilità regionale. Pezeshkian ha risposto affermando che, se l’Occidente vuole evitare una guerra, deve immediatamente cessare la vendita di armi e il supporto a Israele.

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha chiesto alla Guida suprema Ali Khamenei di evitare un attacco diretto a Israele. Secondo Iran International, Pezeshkian ha avvertito che una guerra potrebbe danneggiare gravemente le infrastrutture iraniane e aumentare il malcontento tra la popolazione. Khamenei non ha ancora preso una decisione definitiva.

Crescente preoccupazione per la sicurezza dei voli

Le autorità iraniane hanno chiuso il loro spazio aereo. Regno Unito ed Egitto hanno consigliato alle loro compagnie aeree di evitare gli spazi aerei di Iran e Libano, in seguito all’uccisione di alti membri dei gruppi militanti Hamas e Hezbollah.

Numerose compagnie aeree a livello globale stanno rivedendo i loro programmi di volo per evitare le aree di conflitto in Medio Oriente. La memoria del volo MH17 della Malaysia Airlines, abbattuto nel 2014 sopra l’Ucraina, è ancora viva nella memoria e spinge le compagnie a prendere misure preventive.

La compagnia aerea Qantas ha deciso di cancellare il volo diretto da Perth a Londra, optando per una sosta a Singapore per evitare la regione mediorientale. Questa decisione, presa a scopo precauzionale, riflette la crescente instabilità nella zona. Anche altre compagnie, tra cui Lufthansa, stanno adottando misure simili per garantire la sicurezza dei loro voli.

Dichiarazioni controverse di Smotrich, mentre continuano a morire innocenti a Gaza

Josep Borrell, rappresentante per la politica estera dell’Ue, ha condannato le parole del ministro israeliano Bezalel Smotrich, che ha suggerito di far morire di fame i palestinesi a Gaza. Borrell ha definito queste dichiarazioni come crimini di guerra e ha chiesto al governo israeliano di dissociarsi da tali affermazioni.

Nelle ultime 24 ore, la Striscia di Gaza ha registrato 24 morti e 110 feriti a causa degli attacchi israeliani contro Hamas. Il totale delle vittime dal 7 ottobre ha raggiunto quasi 40.000 persone.

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