A partire da febbraio le pensioni di molti italiani saranno più ricche. Dal prossimo mese, infatti, inizia l’erogazione dei nuovi assegni minimi per gli over 75, che passano dai 525 euro del 2022 ai 600 euro decisi con la legge di bilancio del governo Meloni. Ma non solo. Scatta anche la rivalutazione per tutti quelli per cui non era stata calcolata a gennaio. Con gli assegni erogati ai primi di febbraio, dovrebbe arrivare un aumento del 7,3%. Da una parte ci sarà infatti l’aumento effettivo del 5,3%, dall’altra ancora il 2% deciso dall’Esecutivo guidato da Mario Draghi.
A causa dei tempi stretti dell’approvazione della Legge di bilancio, con il via libera arrivato l’ultimo giorno utile del 2022, non è stato possibile infatti calcolare gli aumenti già a gennaio 2023. Con l’assegno di febbraio dovrebbero però arrivare anche gli arretrati.
Rivalutazione delle pensioni e aumenti: cosa cambia e per chi da febbraio 2023
La rivalutazione dei trattamenti previdenziali al 100% però non riguarda tutte le fasce, ma si procede a scaglioni.
- Rivalutazione piena (al 100% dell’inflazione) per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo (2.101,52 euro lordi), con un aumento degli assegni del 7,3%.
- Rivalutazione all’85% dell’inflazione per le pensioni fino a 5 volte il trattamento minimo (2.627 euro lordi), con un aumento degli assegni del 6,2%.
- Rivalutazione al 53% dell’inflazione per le pensioni fino a 6 volte il trattamento minimo (3.152,28 euro lordi), con un aumento degli assegni del 3,8%.
- Rivalutazione al 47% dell’inflazione per le pensioni fino a 8 volte il trattamento minimo (4.203 euro lordi), con un aumento degli assegni del 3,431%.
- Rivalutazione al 37% dell’inflazione per le pensioni fino a 10 volte il trattamento minimo (5.253,38 euro lordi), con un aumento degli assegni del 2,701%.
- Rivalutazione al 32% dell’inflazione per le pensioni oltre le 10 volte il trattamento minimo (oltre i 5.253,38 euro lordi), con un aumento degli assegni del 2,336%.
Quanti soldi arrivano di più per i pensionati: i calcoli sui vari assegni mensili
Ma come si leggono questi dati? Per capire quanto si percepirà di pensione a febbraio, con l’innalzamento delle ultime pensioni non ancora maggiorate nel mese di gennaio, basta moltiplicare l’importo totale per la percentuale corrispondente alla propria fascia. Facendo due calcoli basati sull’importo medio di ogni fascia e sul valore minimo per la fascia più alta, si avranno indicativamente i seguenti aumenti nell’assegno mensile.
- Per pensioni di 1.050 euro lordi l’aumento equivarrà a circa 76 euro.
- Per pensioni di 2.300 euro lordi l’aumento equivarrà a circa 142 euro.
- Per pensioni di 2.900 euro lordi l’aumento equivarrà a circa 110 euro.
- Per pensioni di 3.700 euro lordi l’aumento equivarrà a circa 126 euro.
- Per pensioni di 4.700 euro lordi l’aumento equivarrà a circa 126 euro.
- Per pensioni di 5.254 euro lordi l’aumento equivarrà a circa 122 euro.
Per le pensioni più basse, dunque, c’è un aumento percentuale maggiore che non corrisponde a un valore assoluto più alto della mensilità percepita.
Quando arriva la pensione di febbraio 2023: il calendario in ordine alfabetico
Il pagamento delle pensioni avverrà a il 1° febbraio 2023 per chi ha scelto l’accredito sul conto corrente. Chi invece ritira la pensione allo sportello postale, dovrà rispettare il seguente calendario.
- Mercoledì 1° febbraio 2023 per i cognomi dalla A alla C.
- Giovedì 2 febbraio 2023 per i cognomi dalla D alla K.
- Venerdì 3 febbraio 2023 per i cognomi dalla L alla P.
- Sabato 4 febbraio 2023 per i cognomi dalla Q alla Z.
C’è, intanto, una buona notizia per chi va in pensione nel 2023 ovvero quest’anno: prenderà assegni più ricchi. Ma ci sono anche scenari davvero pessimistici dietro l’angolo. Gli analisti hanno evidenziato che il sistema previdenziale è al collasso.