In arrivo a dicembre un bonus di 154 euro per oltre 400mila pensionati

Confermato anche quest'anno l'importo aggiuntivo per le pensioni minime, pari a 154 euro. Ecco a chi tocca il bonus pensione di dicembre

Pubblicato: 16 Novembre 2024 08:46

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

A dicembre oltre 400mila pensionati a basso reddito riceveranno con la rata della pensione il bonus di 154,94 euro. Questo beneficio, previsto dall’articolo 70, comma 7, della legge n. 388/2000 (Finanziaria 2001), è esentasse e verrà erogato automaticamente in via provvisoria, basandosi sull’importo della pensione attuale e sull’ultimo reddito registrato nei database dell’Inps, purché non precedente al 2020.

Come comunicato dallo stesso Istituto nel messaggio n. 3821/2024, con la stessa mensilità di dicembre sarà versata un’ulteriore somma a circa 200mila pensionati che hanno compiuto 64 anni dopo il 1° agosto 2024.

Chi sono i beneficiari

Il beneficio è riservato ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici (diretti, anche di invalidità, o indiretti) erogati dall’Inps, inclusi lavoratori dipendenti, anche del settore pubblico, e autonomi, nonché dagli aderenti alle casse professionali.

Non è invece previsto per prestazioni diverse dalle pensioni, come l’assegno di esodo Fornero (isopensione), l’indennità mensile legata al contratto di espansione, l’assegno straordinario di solidarietà erogato dai fondi settoriali, l’indennizzo ai commercianti, le prestazioni di invalidità civile, gli assegni e pensioni sociali, nonché l’Ape sociale. Inoltre, l’importo aggiuntivo non è riconosciuto sulle pensioni di vecchiaia erogate con il sistema del cumulo a formazione progressiva, fino al completamento di tutte le quote previste dalla prestazione.

I requisiti reddituali

Per ottenere l’importo di 154,94 euro, i pensionati devono soddisfare due requisiti fondamentali; innanzitutto, l’importo della pensione non deve superare il trattamento minimo Inps che è pari a 7.781,93 euro annui. A questo valore va aggiunto l’importo aggiuntivo di 154,94 euro, portando il limite a 7.936,87 euro. Se la pensione è superiore a 7.781,93 euro ma non supera i 7.936,87 euro, al pensionato spetterà un importo pari alla differenza tra quest’ultimo valore e l’importo effettivo della pensione.

Il secondo requisito è il reddito complessivo assoggettabile all’Irpef, inclusivo del trattamento pensionistico, che non deve eccedere una volta e mezza il trattamento minimo, cioè 11.672,9 euro annui per il 2024. In caso di pensionato coniugato, oltre al limite di reddito personale, è necessario che il reddito cumulato con quello del coniuge non superi tre volte il trattamento minimo, pari a 23.345,79 euro annui per il 2024. Qualora uno di questi limiti venga superato, il diritto all’importo aggiuntivo viene meno. Si precisa che il reddito del coniuge non viene conteggiato nel caso di separazione legale ed effettiva.

Il beneficio sarà corrisposto con la rata della pensione di dicembre 2024, riportando la dicitura: “Importo Aggiuntivo (Legge 23 dicembre 2000 n. 388) – Credito Anno 2024”. Per i pensionati che non percepiscono trattamenti dall’Inps, l’importo sarà erogato dalla Cassa Professionale competente, individuata attraverso il Casellario centrale dei pensionati.

In arrivo anche il pagamento di luglio

Non solo; con la mensilità di dicembre 2024 verrà erogata un’ulteriore somma ai pensionati che hanno compiuto 64 anni tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2024 (tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2024 per i pensionati della Gestione pubblica) e che, pertanto, non hanno ricevuto il pagamento nel mese di luglio 2024. Secondo le stime dell’Inps, questa misura interesserà oltre 200mila pensionati.

L’Istituto precisa inoltre che sono state verificate le posizioni dei beneficiari per i quali, nel corso del secondo semestre del 2024, sono venute meno le condizioni per l’accesso all’importo aggiuntivo. In questi casi, è stato avviato il recupero delle somme indebitamente erogate nel corso dell’anno.

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