Spesso ci si chiede quali siano i tempi per l’approvazione della domanda di pensione, soprattutto perché non è infrequente che si debba aspettare molto. La domanda di pensione INPS è una pratica piuttosto lunga che richiede parecchio tempo prima di sapere se è stata accettata o meno. I motivi sono in parte comprensibili: l’INPS deve verificare l’effettivo diritto prima di concedere la pensione.
Nel corso degli anni le leggi che si sono susseguite hanno sovente cambiato termini e modalità in base alle quali è possibile avere diritto alla pensione e non sempre è facile fare i calcoli, oltre al fatto che si sovrappongono richieste presentate sulla base di leggi diverse. Attualmente dovrebbe avere la precedenza chi può accedere a Quota Cento: la corsia preferenziale che l’INPS avrebbe disposto per la liquidazione della pensione sarebbe stata stabilita proprio per velocizzare le pratiche derivanti da questa legge.
Indice
Come fare domanda di pensione
Per fare domanda di pensione INPS spesso di sceglie di affidarsi a un esperto, un CAF, un patronato o un commercialista, che sia in grado di valutare se il soggetto abbia il diritto di fare domanda di pensione INPS e di calcolare i relativi importi. Oggi ci sono anche altre possibilità a disposizione del cittadino, attraverso sito e call center.
Per accedere al sito è necessario iscriversi per ottenere le credenziali di accesso oppure fare richiesta dopo aver attivato lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che permette gli accessi su tutti i siti della pubblica amministrazione sui quali si è registrati. Nella sezione relativa ai Servizi al cittadino si possono trovare le schermate in cui inserire i propri dati per la domanda INPS. Generalmente sono già compilati i campi relativi a:
- Codice Fiscale;
- Nome e Cognome;
- Stato, Comune e Provincia;
- cittadinanza;
- dati relativi alla residenza.
Invece, in genere sono ancora da inserire:
- dati di contatto (telefono, cellulare, email, PEC);
- dati del documento di riconoscimento (tipo documento e numero, data di rilascio, ente che l’ha rilasciato);
- dati relativi allo stato civile.
Se si desidera ricevere informazioni sulla propria pratica via sms, è necessario barrare la casellina del consenso. In seguito, verranno richiesti altri dati (come per esempio il codice fiscale del coniuge) che saranno fondamentali per la presentazione della domanda. Chi non avesse la possibilità di presentare la domanda online, può utilizzare un call center telefonico, messo a disposizione dall’INPS.
Documenti necessari per la domanda di pensione
Quando ci si reca dal patronato – intermediario per la domanda di pensione è necessario munirsi di una serie di documenti standard, tra cui:
- Carta di identità e tessere sanitaria, anche del coniuge;
- Tessera sanitaria dei familiari a carico dal punto di vista fiscale;
- Data del matrimonio;
- Estratto conto certificativo (per i dipendenti privati);
- Stato di servizio / decreto di ricongiunzione / riscatto (per i dipendenti pubblici);
- Coordinate iban;
- Ultima dichiarazione dei redditi.
Materiale aggiuntivo a quello appena elencato può essere richiesto in base alla particolare situazione del cittadino. Nel caso in cui sia necessario dimettersi dall’attività lavorativa, l’intermediario – patronato può occuparsi, per conto del lavoratore, della trasmissione all’Ispettorato territoriale del lavoro e, per il tramite di questo, al datore di lavoro via PEC, dell’apposito modulo presente sulla piattaforma “servizi.lavoro.gov.it”.
A tal fine è necessario fornire:
- L’ultima busta paga o modello CU (Certificazione Unica);
- Contratto di lavoro;
- Sede di lavoro e sede legale dell’azienda;
- Indirizzo PEC dell’azienda;
- Periodo di preavviso dovuto all’azienda in base al contratto collettivo nazionale di lavoro applicato;
- Indirizzo mail del lavoratore.
Quando presentare all’INPS la domanda di pensione
Poiché i tempi di risposta in genere sono piuttosto lunghi, c’è chi consiglia di presentare la domanda in anticipo rispetto a quando se ne avrà diritto. In alcuni casi è prevista una finestra, di conseguenza bisognerà rispettare i tempi indicati. In altre situazioni, invece, la presentazione della domanda si può fare fino a 3 mesi prima. Se si presenta la domanda troppo presto, il rischio è che venga presa in considerazione quando il diritto non è ancora maturato e che venga respinta.
Come visionare lo stato della domanda
Se la presentazione è stata fatta online, sul sito dell’INPS si può vedere se è già stata presa in carico, se è in lavorazione oppure se c’è qualche intoppo, come può accadere nel caso in cui non fossero stati presentati tutti i documenti necessari. Nella sezione Stato della domanda sono reperibili tutte informazioni a riguardo, oppure si può contattare il call center.
I tempi di risposta INPS
Nonostante la recente informatizzazione, che avrebbe dovuto accorciare i tempi di attesa, al contrario pare che negli ultimi anni i tempi si siano allungati. Attualmente per una pensione del settore privato, i lavoratori devono attendere in media circa tre mesi, mentre i lavoratori del settore pubblico possono attendere fino a otto mesi.