Usucapione, come opporsi in caso di occupazione della casa o di un terreno

Quali sono le azioni da esercitare per evitare l'acquisto della proprietà, come una casa occupata o un terreno, tramite usucapione

Pubblicato:

Manuela Margilio

Content Specialist in diritto, fisco e immobilare

Esperta di diritto, sul web collabora con diverse riviste occupandosi del settore immobiliare e fiscale.

L’usucapione è un istituto giuridico previsto dal Codice Civile italiano che permette a chi possiede un bene in modo continuativo, pacifico e pubblico per un certo periodo di tempo, di diventarne proprietario. Per molti è una garanzia di stabilità dei rapporti giuridici, ma per i proprietari “disattenti” può trasformarsi in un serio rischio: perdere la proprietà di un immobile o di un terreno semplicemente perché non hanno vigilato sul proprio diritto.

Vediamo dunque come opporsi all’usucapione e quali strumenti legali adottare per tutelare i propri beni ed evitare di trovarsi privati della proprietà.

Che cos’è l’usucapione nel dettaglio

L’usucapione, disciplinato agli articoli 1158 e seguenti del Codice Civile, è un modo di acquisto della proprietà a titolo originario. Ciò significa che chi ne beneficia diventa proprietario del bene senza bisogno di un contratto o di un atto mortis causa ma in virtù del possesso protratto nel tempo.

Il periodo di tempo di possesso continuato necessario per l’acquisto della proprietà varia a seconda della tipologia di bene:

Quando si rischia di subire l’usucapione altrui

Partiamo dal presupposto che il possesso necessario per l’usucapione è una situazione di fatto. Si tratta del potere sulla cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio del diritto di proprietà.

Si può essere possessore di un bene senza esserne il proprietario e al protrarsi di questa situazione la legge ricollega una precisa conseguenza: il proprietario non possessore perde il diritto di proprietà e il possessore non proprietario lo acquista.

Si ha così l’usucapione quando un terzo:

In sostanza ciò che può determinare l’acquisto di un bene per usucapione è l’inerzia del proprietario.

Anche nel caso in cui il possesso sia stato acquisito in modo violento o clandestino, il tempo utile per l’usucapione comincia a decorrere solo quando sia cessata la violenza o clandestinità.

Gli esempi più frequenti riguardano:

Come opporsi in modo legale all’usucapione

Opporsi all’usucapione significa interrompere il possesso del terzo o contestarlo formalmente prima che maturi il termine ventennale in caso di beni immobili.

Sulla base di quanto stabilito dall’articolo 1167 del Codice Civile, l’usucapione è interrotto quando il possessore è stato privato del possesso per oltre un anno.

Azione di rivendicazione

L’usucapione viene interrotto in caso di notifica di un atto con il quale si esercita l’azione di rivendicazione prevista dall’articolo 948 del Codice Civile. Essa spetta dunque a chi si dichiara proprietario di un bene del quale altri abbia il possesso (o la detenzione).

Mira a ottenere dal giudice l’accertamento del diritto di proprietà, del quale occorre fornire la prova, e la condanna del possessore (o detentore) alla restituzione della cosa.

L’azione può essere fatta precedere da una diffida, ovvero una comunicazione scritta con cui il proprietario riafferma il proprio diritto e intima al terzo di cessare l’uso del bene. Sebbene utile, non è sufficiente, anche qualora inviata con lettera raccomandata o Pec, essendo necessario un atto processuale finalizzato a riottenere il bene.

Anche il riconoscimento del diritto del proprietario da parte del possessore (es. pagamento di un canone, firma di un contratto di comodato) interrompe il possesso utile all’usucapione.

Azioni possessorie

Precisiamo infine che l’azione di rivendicazione non è l’unica azione che consenta al proprietario di ottenere la restituzione del bene.

Può ottenerla anche, se ne ricorrono i presupposti, attraverso le azioni possessorie. In tal caso il proprietario sarà esonerato dall’onere di provare il diritto di proprietà, dovendo provare unicamente il fatto materiale di essere stato spogliato del possesso della cosa dalla persona chiamata in giudizio.

Opporsi all’usucapione
📜 Cos’è l’usucapione È il modo con cui chi possiede un bene (immobile o terreno) in modo continuo, pacifico e pubblico per un certo periodo ne diventa proprietario, anche contro la volontà del titolare originario
🧾 Requisiti principali Il possesso deve essere continuativo, ininterrotto, non violento e non occulto
Per gli immobili il termine ordinario è di 20 anni, ridotto a 10 anni in caso di possesso in buona fede con titolo valido ma nullo
⚖️ Quando opporsi Il proprietario deve agire prima che decorra il termine o contestare il possesso quando si accorge dell’uso indebito del bene
🚪 Azione di reintegrazione o rivendicazione Il proprietario può avviare un’azione giudiziaria di rivendicazione o reintegrazione nel possesso se è stato spogliato del bene, dimostrando il proprio diritto di proprietà con titolo valido
🕐 Interruzione del possesso Per evitare l’usucapione, è sufficiente interrompere il possesso:
  • con un atto giudiziario (causa civile o denuncia);
  • con un accordo di riconoscimento scritto da parte del possessore;
  • con un intervento materiale che dimostri il controllo effettivo del bene (recinzione, cartelli, manutenzione)
📁 Prove utili Fotografie, contratti, ricevute di imposte (Imu, Tari), testimonianze, atti catastali e documenti che attestino l’esercizio della proprietà interrotta o contestata
⚠️ Giudizio di usucapione Il proprietario riceve un atto di citazione e deve costituirsi in giudizio entro i termini indicati (di norma 20 giorni prima dell’udienza) e contestare i requisiti del possesso, chiedendo il rigetto della domanda
💬 Quando serve un avvocato È obbligatorio nel caso di contenzioso civile

Come prevenire il rischio di usucapione

L’usucapione rappresenta un rischio concreto per chi non vigila sul proprio patrimonio immobiliare o mobiliare. Opporsi è possibile, ma bisogna agire con tempestività. Più che curare, è meglio prevenire.

A tal fine è opportuno mettere in campo strategie pratiche per evitare che altri possano usucapire i propri beni. La prima cosa da fare è controllare regolarmente i beni. Visitare periodicamente terreni o immobili non abitati è fondamentale per evitare occupazioni indebite. L’assenza di sorveglianza favorisce il possesso da parte di terzi.

In secondo luogo, è opportuno formalizzare i rapporti con contratti. Se si lascia usare un bene a parenti, amici o vicini, è bene stipulare un contratto scritto (comodato, locazione, usufrutto). In questo modo l’utilizzo non sarà qualificato come possesso utile all’usucapione.

Una buona strategia difensiva è inoltre opporsi subito ad appropriazioni indebite o recinzioni.

Non bisogna tollerare che un vicino recinti una porzione di terreno o usi in via esclusiva uno spazio comune. Anche un silenzio prolungato può rafforzare la posizione del possessore. In sostanza è bene contestare subito eventuali abusi.

Infine, appena si ha notizia di un’occupazione o di un utilizzo improprio, è opportuno rivolgersi a un avvocato per valutare la miglior azione da intraprendere. Il tempo, in questi casi, gioca sempre a favore del possessore.

Accertamento dell’acquisto mediante usucapione

Chi vuole vedersi riconosciuto il diritto di proprietà tramite usucapione deve promuovere una causa civile di accertamento.

Non essendo necessaria la sottoscrizione di un contratto o di un atto notarile, deve recarsi dinnanzi al giudice per ottenere la dichiarazione di usucapione. Se l’effettivo proprietario riceve un atto di citazione, è fondamentale che si costituisca in giudizio tramite un avvocato.

Il proprietario potrà difendersi:

Non rispondere o non difendersi in giudizio equivale a perdere il diritto di proprietà: il giudce, in assenza di contestazioni, può accogliere la domanda di usucapione.

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