Turismo in Italia, settembre d’oro: alberghi e B&B sono pieni

Settembre da record per il turismo in Italia, che supera i mesi estivi: l'analisi del Ministero del Turismo conferma la leadership del settore

Pubblicato:

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Il 2025 si sta rivelando un anno d’oro per il turismo italiano, con un’estate da record e un settembre che, contro ogni tradizione, in alcuni frangenti si è confermato addirittura più performante dei mesi estivi.

I dati del Ministero del Turismo, elaborati su base Istat, fotografano un settore in piena salute, capace di destagionalizzare la propria offerta e di consolidare la leadership dell’Italia nel panorama europeo.

Tasso di saturazione sopra la media estiva

A settembre 2025 – tradizionalmente considerato un mese di chiusura della stagione estiva – alberghi, B&B e case vacanza si sono riempiti oltre le aspettative, con flussi turistici che in alcuni casi hanno superato quelli di giugno, luglio e agosto.

Sebbene i dati generali sulle prenotazioni online (Ota) possano suggerire una leggera flessione rispetto al picco di agosto, un’analisi più approfondita rivela come specifici periodi di settembre registrino tassi di occupazione superiori alla media del trimestre estivo, confermando una progressiva destagionalizzazione del turismo nel nostro Paese.

In particolare, il fine settimana del 6 settembre e la settimana compresa tra il 15 e il 21 settembre registrano già tassi di saturazione rispettivamente del 44,65% e del 44,4%.

Questi valori sono superiori alla media del trimestre estivo (giugno, luglio e agosto), che si attesta al 43,5%, a dimostrazione del fatto che l’Italia è una meta ambita anche al di fuori dell’alta stagione.

Persino confrontando settembre con agosto (mese per eccellenza delle vacanze estive) il tasso di saturazione generale delle piattaforme ad agosto (39,1%) è solo leggermente superiore a quello di settembre (38,3%).

Il trend è inequivocabile, il turismo estivo non è più confinato al solo mese di agosto ma la tendenza alla destagionalizzazione è sempre più marcata, probabilmente anche a fronte del fatto che le andare in vacanza a settembre costa meno.

Le regioni protagoniste della destagionalizzazione

Alcune regioni italiane si distinguono per le loro eccellenti performance, contribuendo in modo significativo a rendere l’Italia una destinazione sempre più ambita anche a settembre.

In particolare, le regioni a vocazione montana hanno mostrato un trend positivo nel mese di settembre. Emergono per tassi di saturazione elevati:

Questo dato sottolinea come l’offerta turistica italiana sia diversificata e in grado di attrarre visitatori in periodi diversi dell’anno, non solo per le tradizionali vacanze al mare. Ad agosto, d’altronde, per la prima volta la montagna ha battuto il mare.

Italia, un leader turistico in crescita

Il quadro generale del turismo italiano è estremamente positivo.

L’attrattività dell’Italia è ulteriormente confermata dal gradimento dei viaggiatori, con un sentiment di 85,9/100 a giugno, in leggero aumento rispetto all’anno precedente, che ribadisce il ruolo centrale dell’Italia nel panorama turistico europeo e globale.

L’Italia pertanto si conferma non solo un simbolo di bellezza e cultura, ma anche una potente industria turistica in costante crescita, pronta a conquistare nuovi mercati e a rafforzare la sua posizione di leader nel settore.

La progressiva destagionalizzazione, con un settembre che si rivela un mese d’oro per molte strutture ricettive, è un chiaro segnale di questa evoluzione e crescita, che sta diventando fonte di reddito e spinta per l’occupazione che crea costantemente nuovi posti di lavoro.

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