I 5 gin più costosi al mondo, bottiglie per migliaia di euro

Dalle botti della HMS Victory ai distillati con foglie di gelso secolare: i gin più rari e costosi al mondo arrivano a cifre che superano i 4.500 euro a bottiglia

Pubblicato: 9 Marzo 2025 19:44

Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Quando si parla di gin, si pensa subito ai cocktail più classici o alle serate estive. Ma nel mondo dei distillati esistono bottiglie rare e pregiate a cui i collezionisti danno la caccia.

Quali sono i gin più costosi al mondo? Scopriamo insieme la classifica aggiornata, dalle produzioni limitatissime alle distillerie storiche, ogni bottiglia racconta una storia di artigianalità e lusso. Ecco la top 5 dei gin più preziosi che si possono trovare (con difficoltà) sul mercato.

Gin più costosi: la lista

Nella classifica dei 5 gin più costosi al mondo troviamo bottiglie che sono molto più di semplici distillati: sono pezzi da collezione, opere d’arte liquide che raccontano storie affascinanti. Dai laboratori sperimentali alle distillerie più antiche d’Europa, passando per creazioni esclusive decorate a mano, ogni bottiglia ha un valore che va ben oltre il contenuto.

Il gin, da sempre protagonista nei cocktail bar, in questi casi diventa un bene di lusso, capace di raggiungere prezzi da capogiro, superiori perfino ad alcuni orologi di alta gamma.

I 5 più rari e costosi sono:

HMS Victory Oak Barrel Aged Navy Strength Gin – 300 euro

Un gin prodotto in collaborazione con il National Museum of the Royal Navy britannico e rende omaggio ai marinai dell’Ottocento. Il distillato matura in botti di rovere realizzate con legno autentico della leggendaria nave HMS Victory, utilizzata nella battaglia di Trafalgar.

Ogni bottiglia è numerata e confezionata in una scatola artigianale con manico in pelle e sottobicchiere inciso.

Cambridge Anty Gin – 360 euro

Un gin fuori dagli schemi e decisamente non per tutti. Il suo nome, “Anty”, è un indizio: viene distillato usando circa 62 formiche rosse per bottiglia.

Le formiche pare aggiungano una nota agrumata e una leggera acidità. Questo gin è il frutto di una collaborazione tra la Cambridge Distillery e il Nordic Food Lab, fondato dallo chef René Redzepi del celebre ristorante Noma di Copenaghen. Prodotto in quantità limitate, è diventato un oggetto da collezione.

Nolet’s Reserve Dry Gin – 830 euro

Dietro questo gin c’è la storica famiglia Nolet, fondatrice della distilleria più antica d’Olanda, attiva da dieci generazioni. Il Nolet’s Reserve è distillato in lotti minuscoli.

La ricetta cambia di anno in anno, rendendo ogni bottiglia un pezzo unico. L’ultima parola spetta a Carolus Nolet in persona che decide quando una partita è pronta per essere messa in commercio.

Watenshi Gin – 2.500 euro

Definito “lo spirito degli angeli”, il Watenshi Gin è prodotto dalla Cambridge Distillery con un processo particolare. Viene distillato a freddo 50 volte, raccogliendo solo le particelle più pure dei vapori alcolici.

Questo metodo produce appena 6 decilitri di gin per distillazione, il che giustifica il prezzo. La bottiglia è decorata con dettagli in argento, frutto di una collaborazione con un gioielliere di lusso. È considerato uno dei gin più puri e raffinati al mondo.

Morus LXIV Gin – 4.500 euro

Al primo posto tra i gin più costosi, il Morus LXIV è una vera opera d’arte. Viene distillato in piccolissimi lotti usando foglie di un antico albero di gelso (Morus), accuratamente selezionate.

La gradazione alcolica è di 64% (da cui il nome LXIV), e il distillato viene imbottigliato in contenitori di porcellana artigianale e racchiuso in una custodia di pelle lavorata a mano.

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