Piano Ue per prevenire malattie e incidenti sul lavoro, i nuovi limiti

Un report Inail mostra aumenti di decessi e malattie professionali in Italia. L'Ue ha deciso di agire: nuovi limiti di esposizione ai pericoli

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

La Commissione europea ha deciso di agire contro le malattie e gli incidenti sul lavoro. L’obiettivo, in particolare, è prevenire 1,7mila casi di cancro ai polmoni e oltre 19mila altre malattie gravi nei prossimi 40 anni.

Il piano Ue è quello di inasprire i limiti di esposizione a materiali e fumi pericolosi. L’interesse è anche di natura economica, come sottolinea il documento di Eurostat: salvaguardare i lavoratori farebbe risparmiare 1,16 miliardi di euro in costi sanitari.

Nuova stretta ai limiti di esposizione a materiali pericolosi

L’Ue punta a restringere i limiti all’esposizione a elementi pericolosi per i lavoratori e le lavoratrici. Tra questi ci sono il cobalto e altri composti inorganici usati in diverse produzioni, come le batterie per i veicoli elettrici o la produzione di magneti e metalli duri.

L’Europa chiede alle industrie di adattarsi velocemente, in circa 6 anni, e di arrivare ai limiti proposti di 0,01 mg/m³ per le particelle che possono essere respirate attraverso il naso e la bocca e di 0,0025 mg/m³ per le particelle più fini che possono raggiungere più in profondità nei polmoni.

Per gli idrocarburi policiclici aromatici, che si trovano in industrie per la produzione di acciaio, ferro e alluminio, il nuovo valore limite proposto è di 0,00007 mg/m³.

I numeri italiani: dati Inail

In Italia diminuiscono le denunce di infortunio e gli incidenti mortali, ma aumentano significativamente i decessi. Rispetto ai dati dello stesso periodo del 2024, nei primi 5 mesi del 2025:

Dai dati emerge un collegamento con l’iniziativa della Commissione europea: l’aumento delle patologie di origine professionale. Nei primi 5 mesi del 2025 si segnala un +9% di denunce di malattie professionali, ovvero 42.383 denunce, rispetto al 2024. Ma il dato è in crescita costante: rispetto al 2019 è pari a +54,8%.

Nella maggior parte dei casi, i più colpiti sono i lavoratori, con denunce di malattie professionali in crescita del +9,6%, mentre le lavoratrici segnano un +7,5%. Inoltre, tanto gli lavoratori italiani quanto quelli stranieri dichiarano un maggior numero di infortuni e malattie professionali, rispettivamente del +8,4% per gli italiani e il doppio per gli stranieri (+16,1%).

I settori più pericolosi e dove

I lavoratori più colpiti sono nei settori:

Tra le malattie più denunciate ci sono quelle del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio, ma anche tumori e le patologie del sistema respiratorio. Proprio su queste l’Ue agirà con il piano di limitazione dell’esposizione ai materiali pericolosi.

Inoltre, da un punto di vista geografico, le denunce e gli incidenti gravi si registrano in particolar modo nelle regioni del Sud. I dati:

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