Lavoro e infortunio “in itinere”: quando si verifica e cosa fare con l’Inail

Può succedere di avere un incidente recandosi al lavoro, può essere considerato un infortunio?

Pubblicato: 17 Maggio 2018 07:00Aggiornato: 18 Luglio 2023 12:55

Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Pavia

Consulenti del lavoro

Con il termine infortunio “in itinere” si intende l’infortunio occorso ai lavoratori durante il “normale percorso”:

Tale infortunio sul lavoro viene riconosciuto dall’ INAIL indipendentemente da chi lo ha causato: se sia colpa o meno del lavoratore l’INAIL è tenuto a indennizzare l’infortunato.

Perché sia infortunio “in itinere” occorre che il tragitto casa-lavoro percorso sia quello più breve e diretto possibile salvo eventuali deviazioni e/o interruzioni dovute a causa di forza maggiore come ad esempio traffico, incidenti, lavori stradali in corso, per eseguire una direttiva del datore di lavoro, per accompagnare i figli a scuola ecc.

L’uso del mezzo privato come automobile, motociclo ecc. può considerarsi necessario ed indispensabile solo qualora sia verificata la presenza di almeno una delle seguenti condizioni:

Non sono indennizzati gli infortuni direttamente causati dall’ abuso di sostanze alcoliche e di psicofarmaci, dall’uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni, nonchè dalla mancanza del titolo di abilitazione alla guida da parte del conducente o violazione del codice della strada da parte del conducente.

Al verificarsi dell’infortunio il lavoratore deve:

A cura di Silvia Genta
Consulente del Lavoro
Associazione Giovani Consulenti del Lavoro Pavia

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