Banche verso la svolta: entro il 2025 si doteranno di una strategia per la GenAI

I nuovi paradigmi tecnologici stanno creando sfide sempre più complesse nel settore bancario. L’88% delle banche definirà una strategia GenAI entro il 2025

Pubblicato: 15 Gennaio 2025 17:40

Donatella Maisto

Esperta in digital trasformation e tecnologie emergenti

Dopo 20 anni nel legal e hr, si occupa di informazione, ricerca e sviluppo. Esperta in digital transformation, tecnologie emergenti e standard internazionali per la sostenibilità, segue l’Innovation Hub della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. MIT Alumni.

I nuovi paradigmi tecnologici stanno creando sfide sempre più complesse nel settore bancario. È sentito il dibattito sulla GenAI e le sue potenzialità, con l’obiettivo di aprire le porte a nuove opportunità. Ma cosa vuol dire considerare le tecnologie e nel caso specifico la GenAI come abilitatore della trasformazione anche nel settore bancario?

Il mercato è sempre più aperto a soluzioni volte alla personalizzazione di prodotti e servizi, sia per stimolare positivamente la customer experience dei cliente che per fidelizzarlo. Gli istituti bancari, pertanto, lavorano per pianificare strategie e modelli di governance per favorire l’adozione piena e consapevole di questo abilitatore della trasformazione, l’AI, con un occhio sempre vigile a metodologie e implicazioni di natura etica e normativa.

Cosa accadrà entro il 2025

ABI Lab in una indagine condotta con Deloitte, ha voluto comprendere il livello di adozione della Generative AI nel settore bancario europeo e italiano, toccando aspetti cruciali come strategia, governance, cultura e applicazioni concrete.

Il primo dato che emerge è la forte attenzione del mondo bancario alla GenAI che si manifesta nella definizione di una strategia volta a delineare, in primo luogo, percorsi di adozione e trasformazione e, conseguentemente, una crescita degli investimenti e delle risorse dedicate.
La quasi totalità delle banche si doterà di una strategia per la GenAI entro il 2025, che sarà nella maggior parte dei casi integrata in quella più generale per l’AI.
Se l’88% delle banche definirà una strategia GenAI entro il 2025, è importante evidenziare che nel 38% dei casi questa è già operativa. Per l’80%, però, esiste una sola AI Strategy, che integra anche la strategia sulla GenAI.

E’ viva la consapevolezza della crescita di maturità del settore nell’implementare le soluzioni AI, soprattutto in produzione, il 56%, mentre quelle afferenti la GenAI sono per lo più in fase di sperimentazione, il 69%.

Budget e investimenti

La maggior parte delle banche, il 55%, dedica oltre il 25% del proprio budget all’AI e alla GenAI. Nella scelta tra una logica “make or buy” la strategia “make” è utilizzata per le attività di studio e progettazione, risk management, audit e assurance.
Le banche preferiscono affidare a terzi la formazione, l’implementazione architetturale, la manutenzione e lo sviluppo. Il 54% sceglie come partner per le iniziative di GenAI le Big Tech o le aziende ICT e per il restante 46% le Università e i centri di ricerca. 

I modelli di gestione

Il modello di gestione della GenAI è integrato nel più ampio framework di governance dell’AI che tiene conto di aspetti etici e normativi disciplinati dall’AI Act. Le iniziative culturali e di change management sono gli strumenti per agevolare la diffusione e la massimizzazione dei benefici derivanti dall’adozione di questa tecnologia.
L’81% delle banche ha un presidio accentrato per i temi di AI, che comprende anche la componente di GenAI. Per ciò che riguarda la GenAI, in particolare, solo il 23% di esse ha un presidio accentrato dedicato. Risulta fondamentale per rafforzare ogni attività strategica non solo puntare al potenziamento delle competenze tecniche, ma promuovere iniziative di change management e adeguamento culturale per integrare con successo ed efficacia la GenAI nei processi aziendali.

AI Governance

Le banche mostrano un forte impegno nel governo dei rischi, riconoscendo l’importanza di un’AI Governance strutturata e responsabile, volta a presidiare con consapevolezza gli aspetti normativi. Se il 79% delle banche promuove un monitoraggio dei requisiti normativi anche per garantirne la conformità, il 71% promuove una AI Governance by Design sin dalla progettazione, laddove il 57% predilige la supervisione umana nella validazione dei contenuti della GenAI.

Applicazione e modelli

L’obiettivo è promuovere un passaggio sempre più efficace dal Proof of Concept alla produzione attraverso il coinvolgimento diretto e la collaborazione sinergica di tutte le funzioni aziendali interessate all’implementazione di nuove soluzioni.
Si rileva una forte propensione alla sperimentazione di soluzioni per gli utenti interni, a differenza delle iniziative rivolte al cliente finale che sono ancora in fase di studio. Tra gli ambiti su cui si lavora maggiormente figurano il supporto ai canali assistiti e al business.
Si conferma anche per le banche italiane l’importanza di coinvolgere il Business e il Top Management per accelerare il passaggio dalla fase di sperimentazione alla fase di produzione. Il 57% prevede il coinvolgimento del business nelle sperimentazioni, il 50% introduce nuove strutture, ruoli e meccanismi di coordinamento, mentre il 36% prevede il coinvolgimento dei vertici aziendali. Entro il 2025 il 56% delle banche vuole prevedere la definizione di un cruscotto ad hoc per il monitoraggio delle performance delle soluzioni di GenAI.

Cosa accade in Europa

Le tendenze europee e italiane sono allineate. Si profila così un panorama armonico e in costante evoluzione. Anche tra le principali banche europee, nell’82% dei casi, si conferma la tendenza a un’unica AI Strategy che comprende la GenAI. Il 47% evidenzia una strategia per la GenAI già operativa. Le banche europee analizzate lavorano per ottimizzare i processi core, focalizzando l’attenzione sulle funzioni e la gestione aziendale. L’attenzione alla governance è cruciale. L’80% delle banche del campione europeo si è organizzato con un presidio accentrato e il 93% indica l’adozione di un framework di governance GenAI come principale azione per mitigare i rischi di implementazione.
L’introduzione e la scalabilità della GenAI rendono necessario un cambiamento culturale e organizzativo e un forte coinvolgimento del business sin dalle prime fasi di sviluppo delle soluzioni. Questo atteggiamento coinvolge il 73% dei casi.

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