Negli ultimi tempi, Wall Street sta vivendo una rivoluzione grazie all’impiego crescente dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore finanziario. Banche come Deutsche Bank, ING, Morgan Stanley e JPMorgan stanno utilizzando l’AI per analizzare portafogli di clienti, identificare potenziali insolvenze e sperimentare nuovi modelli di business in un ambiente controllato.
Come riporta Bloomberg, circa il 40% delle posizioni lavorative aperte nelle banche di Wall Street sono legate all’AI, tra cui data scientists e esperti di machine-learning. JPMorgan è in testa a questa tendenza, avendo annunciato più di 3.600 posizioni lavorative legate all’intelligenza artificiale tra febbraio e aprile. Di contro alcuni professionisti sono più esposti al rischio che l’intelligenza artificiale prenda il sopravvento e possa sostituirli svolgendo le loro mansioni.
Indice
La corsa all’AI
Il rilascio di ChatGPT di Open AI nel novembre 2022 ha generato un’ampia consapevolezza sull’intelligenza artificiale tra i vertici delle banche, aumentando la richiesta di talenti nel settore. Tuttavia, l’aumento del prezzo del talento e le preoccupazioni sulla trasparenza ed efficienza dell’AI sollevano alcune critiche e richiedono una regolamentazione adeguata.
Nonostante le incertezze sulle capacità future dell’AI e le sfide regolamentari, le banche stanno già sfruttando questa tecnologia per offrire soluzioni di copertura più personalizzate e migliorare l’analisi dei rischi e la modellazione finanziaria. Deutsche Bank, ad esempio, utilizza il “deep learning” per analizzare gli investimenti dei clienti e consigliare soluzioni adatte, combinando intelligenza artificiale e intelligenza umana.
Anche JPMorgan ha presentato una domanda di brevetto per un servizio simile a ChatGPT che aiuta gli investitori a selezionare specifiche azioni. Morgan Stanley, d’altro canto, sta esplorando l’utilizzo di modelli di linguaggio basati sull’AI per interpretare le comunicazioni della Federal Reserve al fine di rilevare la direzione della politica monetaria.
Dubbi su affidabilità e trasparenza dell’AI
Nonostante l’entusiasmo per l’AI, esistono preoccupazioni sulla trasparenza dei sistemi e sull’affidabilità delle informazioni prodotte. Alcuni esperti temono che l’adozione indiscriminata di sistemi di intelligenza artificiale complessi possa comportare rischi futuri difficili da controllare.
Le banche stanno investendo risorse importanti nello sviluppo dell’IA e nel reclutamento di esperti nel settore. Wells Fargo sta utilizzando modelli di linguaggio avanzati per migliorare i processi aziendali e agevolare la conformità normativa. BNP Paribas e Societe Generale stanno sfruttando la potenza dell’AI per rispondere alle domande dei clienti, prevenire frodi e rilevare comportamenti illeciti nei mercati finanziari.
L’adozione dell’AI
L’introduzione di ChatGPT di Open AI ha portato a una sorta di “corsa all’AI”. L’obiettivo è migliorare l’efficienza delle attività quotidiane e semplificare l’analisi complessa e la modellazione del rischio. Nel settore bancario, ciò è particolarmente allettante poiché le decisioni di investimento si basano su grandi quantità di dati, nonostante le incertezze sulle capacità future dell’artificial inteligence e le preoccupazioni sulla regolamentazione. Come abbiamo visto le banche stanno già utilizzando l’IA per offrire soluzioni di copertura personalizzate e analizzare gli investimenti dei clienti. Alcune istituzioni, come Deutsche Bank, JPMorgan e Morgan Stanley, stanno sperimentando l’uso di modelli di linguaggio avanzati e di apprendimento automatico per migliorare le prestazioni e l’efficacia delle operazioni bancarie.
Tuttavia, c’è una certa preoccupazione per la trasparenza e l’efficacia di queste tecnologie. Molti temono i rischi futuri derivanti dall’adozione di sistemi di intelligenza artificiale complessi. Tuttavia, le banche continuano ad investire nella tecnologia per ottenere vantaggi competitivi, sfruttando modelli di linguaggio avanzati e chatbot per rispondere alle domande dei clienti e prevenire frodi e riciclaggio di denaro. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, in poco tempo 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno potrebbero essere automatizzati dall’IA generativa, con conseguenze significative per l’industria finanziaria.