Tempi di attesa biblici e le lunghe code agli sportelli per ottenere il passaporto stanno provocando una pioggia di disdette da parte dei viaggiatori e conseguente danno per tutto il settore turistico. Gli uffici preposti al rilascio del documento necessario per andare all’estero risultano ingolfati dal alcuni mesi in diverse città d’Italia, costringendo molti cittadini a rinunciare al viaggio. Un caos che secondo Assoviaggi avrebbe portato a 80mila disdette per un danno del valore di 150 milioni di euro subito dalle agenzie.
Caos passaporti, migliaia di disdette e danni per milioni: le lunghe code
I disagi per ottenere il passaporto sono stati evidenti a Torino, dove sono state registrate file di migliaia di cittadini davanti agli uffici in occasione dell’open day, programmato dalla questura proprio per risolvere i disservizi (qui la presentazione dei nuovi uffici postali Polis dove ottenere passaporti e carta d’identità).
Con l’allentamento delle restrizioni da Covid-19 e il ritorno alla possibilità di andare all’estero gli italiani hanno ricominciato a visitare altri Paesi ma la macchina del rilascio dei documenti validi per l’espatrio si è fatta trovare impreparata (qui avevamo già parlato del caos passaporti dei ritardi di prenotazione).
Tra le molteplici cause ci sarebbero anche gli effetti della Brexit (qui avevamo parlato di cosa cambia dopo la Brexit sul visto dei viaggiatori) e il ritardo nelle procedure della carta d’identità che si ripercuotono sui passaporti.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha spiegato che “dopo il Covid c’è stata un’esplosione di richieste con la ripresa dei viaggi: nel 2022 ne sono stati rilasciati 1,8 milioni. Puntiamo su aperture straordinarie, intensificazione degli appuntamenti e postazioni più performanti. Confido che già dalle prossime settimane avremo un alleggerimento del carico”.
“I passaporti vengono rilasciati dalle questure e gravano sul sistema di polizia anche queste incombenze amministrative” ha aggiunto il capo del Viminale, affermando che l’obiettivo è tornare alle tempistiche del 2022, quando questi documenti venivano processati al ritmo di “più di 150mila al mese”.
Caos passaporti, migliaia di disdette e danni per milioni: il sondaggio Assoviaggi
Secondo Assoviaggi, l’associazione del turismo organizzato di Confesercenti, “le ragioni del caos attuale sono la somma di nuove richieste e di quelle ‘arretrate’ a causa del Covid” come spiega il presidente Gianni Rebecchi.
“Adesso però occorre trovare una soluzione che non può essere quella degli Open Day, che inevitabilmente si trasformano in nuovi ingorghi” sostiene.
Stando al sondaggio effettuato dall’associazione, il 96,5% delle agenzie di viaggio ha segnalato dei problemi, con il 39,7% delle imprese che ha dichiarato di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo, il 46,1% tra 10 e 30.
Il caso passaporti è arrivato anche in Parlamento, sollevato dalla deputata di Alleanza Verdi e Sinistra Francesca Ghirra: “La questione riguarda soprattutto la scarsità degli addetti negli uffici competenti del Viminale ha spiegato – ma il ministro Piantedosi, rispondendo in aula, non ha fatto riferimento a nuove assunzioni che è il cuore del problema. Continueremo a vigilare affinché il ministro se ne occupi”.
Il Ministro Piantedosi
Sul problema del rilascio di passaporti a rilento “stiamo lavorando. Dopo il Covid c’è stata un’esplosione di richieste con la ripresa dei viaggi: nel 2022 ne sono stati rilasciati 1,8 milioni. Puntiamo su aperture straordinarie, intensificazione degli appuntamenti e postazioni più performanti. Confido che già dalle prossime settimane avremo un alleggerimento del carico”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al programma Tg4 “Diario del giorno” su Rete 4.
“I passaporti vengono rilasciati dalle questure e gravano sul sistema di polizia anche queste incombenze amministrative». E sui tempi di rilascio ha aggiunto che «nel 2022 sono stati rilasciati 1 milione e 816mila passaporti, più di 150mila al mese”. L’obiettivo è recuperare: “Ci siamo organizzando con aperture straordinarie e intensificazione degli appuntamenti”, ha aggiunto il ministro.