Telemarketing, dal 27 luglio stop alle chiamate moleste. Con una novità

Dal 27 luglio stop alle chiamate moleste sui cellulari. In arrivo anche un'altra novità: il codice di condotta. Cos'è e come funziona

Pubblicato: 26 Luglio 2022 15:00

Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Stop telemarketing selvaggio: dal 27 luglio entra in funzione il Registro Pubblico delle Opposizioni, strumento gratuito del Ministero dello Sviluppo Economico che consente di richiedere il blocco delle telefonate agli operatori di telemarketing. Il servizio era stato già introdotto nel 2010 ma era riservato ai soli numeri fissi. Oggi invece si potranno iscrivere anche i numeri di cellulare nel nuovo Registro. E non è il solo servizio disponibile per contrastare il marketing molesto.

Nuovo Registro pubblico delle Opposizioni, cosa cambia

Nel nuovo Registro pubblico delle Opposizioni – disciplinato dal Dpr 26/2022 che ha attuato la legge 5/2018 – si potranno quindi iscrivere, oltre ai numeri di telefono fissi presenti negli elenchi pubblici e gli indirizzi postali (che possono già figurare nel Registro attuale), anche i numeri di cellulare: si tratta di circa 78 milioni di utenze mobili.

Nuovo Registro pubblico delle Opposizioni, come iscriversi

L’utente potrà iscrivere qualsiasi numero di telefono (fisso e mobile) nel nuovo Registro delle Opposizioni. Lo potrà fare gratis:

Cosa cambia per chi fa telemarketing

Chi fa telemarketing non potrà chiamare i numeri in questo registro. Le chiamate degli operatori di telemarketing saranno bloccate entro 15 giorni dalla richiesta, dal momento che tutte le aziende del settore iscritte al ROC (il Registro degli Operatori di Comunicazione), ossia tutte quelle che rispettano la legge sono tenute a consultare il Registro delle Opposizioni ed eliminare dalla lista i numeri che hanno tolto il consenso al trattamento dei dati. Le telefonate pubblicitarie, quindi, potranno essere fatte solo ai numeri non presenti nel registro.

“Il Registro delle Opposizioni non basta”

Lelio Borgherese, presidente di Assocontact, l’Associazione Nazionale dei Business Process Outsourcer, spiega che questo risultato è opera di un lavoro lungo e laborioso. “Siamo impegnati da anni perché ai cittadini vengano offerti strumenti di tutela, trasparenza e corretta informazione. L’entrata in funzione del Registro delle Opposizioni è un passo avanti ma non è abbastanza per contrastare le imprese illegali che operando fuori da ogni azione di controllo e disciplina sono i veri molestatori dei cittadini.“

Per Borghese quindi c’è bisogno di ulteriori interventi: “Per questo insieme con altre Associazioni (Asstel, Asseprim, Assocall, DMA Italia e Oic), con Confindustria e Confcommercio abbiamo aperto le consultazioni pubbliche sul Codice di Condotta, un progetto elaborato in questi mesi proprio per rafforzare il rispetto della disciplina sul trattamento dei dati personali e promuovere comportamenti virtuosi lungo tutta la filiera, anche al fine di ricostruire il rapporto di fiducia tra i cittadini, noi, i Brand e le Istituzioni.”

Codice di Condotta e altre misure

Oltre al Codice di Condotta, AssoContact pensa che ci sia bisogno di altre misure innovative per il contrasto al telemarketing illegale come:

Quanto vale il mercato dei call center

Secondo una recente fotografia scattata dallo Studio Ambrosetti, call e contact center rappresentano un settore vivace e in movimento, con importanti prospettive di crescita.
Il comparto ha un fatturato complessivo che supera i 2.8 miliardi di euro e fa registrare alti e costanti tassi di crescita con moltiplicatori importanti in tutta la filiera collegata. È stato resiliente alla crisi Covid, ha un’elevata occupazione giovanile (+17% rispetto alla media nazionale), femminile (+34% rispetto alla media nazionale) e a tempo indeterminato (+9% rispetto alla media nazionale), è presente in particolar modo al Sud dove genera ricchezza per i territori e per i dipendenti, sostenendo le competenze digitali e accompagnando la formazione professionale.

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