Per quanto siano utili e – per alcuni lavori – ormai fondamentali, gli smartphone rappresentano anche una porta costantemente aperta su un mondo di rischi. È l’altra faccia del web, che purtroppo accettiamo per poter svolgere le tante attività, professionali, ludiche ecc. che compongono la nostra quotidianità.
Torniamo così a parlare di truffe e l’ultima è la versione 2.0 di una vecchia conoscenza. Di seguito spieghiamo nel dettaglio perché un sms che inizia con “Ciao! Non ci vediamo da molto tempo”, dovrebbe essere immediatamente cancellato.
Truffa Telegram
Telegram non è di certo l’app più diffusa in Italia ma è presente indubbiamente sugli smartphone di milioni di noi. È stata al centro di numerose polemiche, considerando i tanti gruppi oscuri che ospita.
In linea generale, però, si tratta di uno strumento molto utile in ambito professionale. In tantissimi restano in contatto con l’ufficio tramite queste chat. Basti pensare ad esempio a chi lavora da remoto o alle aziende totalmente digitali, prive di un ufficio fisico. A ciò si aggiunge anche l’opportunità di seguire gli aggiornamenti dei cosiddetti canali, che possono far riferimento a notizie, offerte online e tanto altro.
Chi ha l’app potrebbe essere tentato dal dare peso al seguente sms: “Ciao! Non ci vediamo da molto tempo, non so se ti ricordi ancora di me, mi manchi davvero. Il mio account WhatsApp è stato sospeso e vorrei che aggiungessi il mio account Telegram. Puoi cliccare sul link Telegram qui sotto per contattarmi”.
Viene poi riportato un link, la cui url non consente di ottenere informazioni sulla pagina di destinazione. Il problema è tutto qui. In caso di click, si corrono rischi molto gravi, che vi riportiamo di seguito. Per difendersi la via è soltanto una: cancellare l’sms e bloccare il numero.
Link truffa: i rischi
Esistono due tipi di approccio errato a questo sms truffa. Il primo è quello di una certa generazione, che vanta poca dimestichezza con i dispositivi elettronici. Dal loro punto di vista, infatti, questo risulta essere un vero sms, con una persona dall’altra parte che potrebbe aver semplicemente sbagliato destinatario.
Ci sono poi Millennial, Gen Z e Gen Alpha, che si rendono automaticamente conto che si tratta di una truffa. Anni di esperienza hanno generato un filtro per certi messaggi. Potrebbero però cliccare per mera curiosità, certi del fatto di accettare altro, non procedere a effettuare alcun login ecc. Il rischio risiede però già in quel singolo click, che può rilasciare un malware nel proprio dispositivo. Fatto ciò, tutte le preziose informazioni salvate su di esso saranno esposte.
Nel corso degli ultimi due anni era diffuso un messaggio molto simile, con riferimento però all’app WhatsApp. In questo caso c’era spazio anche per una foto, così da rendere il tutto più realistico.
Il primo indizio che si tratta di una truffa risiede nel prefisso. Nel caso dell’sms Telegram individuiamo un +252. Nel caso di WhatsApp era solitamente un +91 e non il classico +39 italiano.