Fine settimana di fuoco per i viaggiatori su rotaia e su gomma: il 24, 25 e 26 gennaio 2025, una serie di scioperi del personale del trasporto pubblico metterà a dura prova il sistema dei trasporti.
Coinvolti Trenitalia, Trenitalia Tper, Trenord, il Gruppo FS e le autolinee Sais in Sicilia, con cancellazioni e variazioni in agguato. Il 24 toccherà alla Sicilia, mentre il 25 e il 26 lo sciopero interesserà tutta Italia. In quest’ultimo caso, non sono previste fasce orarie protette per lo sciopero ferroviario perché trattasi di weekend. Ma vediamo nel dettaglio.
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Sciopero dei mezzi in Sicilia il 24 gennaio: orari e fasce protette
Il 24 gennaio 2025, il personale delle Sais Autolinee si fermerà per 4 ore, dalle 9:00 alle 13:00. Lo sciopero interesserà i trasporti pubblici nelle province di Enna, Ragusa, Siracusa, Palermo, Messina e Catania. Le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Uil Trasporti, Faisa, Cisal e Ugl Fna puntano il dito contro le difficoltà sempre più pressanti che stanno strozzando il settore del trasporto pubblico locale.
Tra le 9:00 e le 13:00 i mezzi si fermeranno, lasciando a piedi pendolari e viaggiatori. Al di fuori di questa fascia, le corse saranno regolarmente garantite.
Treni fermi in tutta Italia tra il 25 e il 26 gennaio
Proclamato da Cub Trasporti, Usb e Sgb, lo sciopero si svolgerà dalle 21:00 di sabato 25 gennaio alle 20:59 di domenica 26. Il personale delle sale circolazione, i macchinisti, i capitreno e gli addetti alla manutenzione ferroviaria incroceranno le braccia. Le ripercussioni potrebbero farsi sentire anche prima dell’inizio e dopo la fine ufficiale della mobilitazione.
Le motivazioni dello sciopero
Cub Trasporti, Sgb e Usb Lavoro Privato contestano un anno di decisioni aziendali ritenute penalizzanti per i lavoratori. L’accordo del 10 gennaio 2024, definito “nefasto”, viene visto come l’emblema di una gestione che ha peggiorato le condizioni nel settore manutenzione delle infrastrutture. Il malcontento abbraccia anche il resto del personale ferroviario.
Sciopero plurisettoriale ferroviario
Non è solo il trasporto passeggeri a essere coinvolto: lo sciopero interessa anche il trasporto merci su rotaia. Nonostante siano garantiti i servizi minimi nelle fasce protette (6-9 e 18-21), il rischio di paralisi a livello nazionale è concreto.
Impatto sui servizi Trenord
Lo sciopero colpisce duro anche Trenord, mettendo a rischio i collegamenti Regionali, Suburbani, Aeroportuali e di Lunga Percorrenza. Con l’assenza di fasce di garanzia, i pendolari e i viaggiatori occasionali potrebbero trovarsi davanti a cancellazioni e variazioni significative.
Collegamenti sostitutivi per l’aeroporto di Malpensa
Per chi deve raggiungere l’aeroporto, Trenord ha predisposto autobus sostitutivi senza fermate intermedie:
- Milano Cadorna – Malpensa Aeroporto (Malpensa Express): partenza da via Paleocapa 1, Milano Cadorna.
- Stabio – Malpensa Aeroporto (collegamento S50).
Sciopero del trasporto pubblico a Genova
Non solo treni. A Genova per esempio, il personale Amt addetto alla guida e alle biglietterie si fermerà per 4 ore, dalle 10:30 alle 14:30 del 26 gennaio. L’agitazione, guidata da Cub Trasporti, rischia di bloccare i servizi extraurbani, rendendo la giornata complicata per chi si muove in città e provincia.
I servizi garantiti: non ci sono
Per legge, le fasce orarie protette riguardano solo i giorni feriali. Lo sciopero di domenica lascia i viaggiatori senza queste tutele. Trenitalia, però, garantisce alcuni treni a lunga percorrenza, il cui elenco è consultabile online sul sito ufficiale.
I convogli già in viaggio quando scatta lo sciopero raggiungeranno la loro destinazione se prevista entro un’ora dall’inizio dell’agitazione. Oltre questo limite, i treni potrebbero fermarsi nelle stazioni precedenti alla destinazione finale.
Rimborsi e riprogrammazione del viaggio
Chi non vuole affrontare i disagi ha due opzioni: chiedere il rimborso del biglietto o riprogrammare il viaggio. Per gli Intercity e le Frecce, il rimborso è disponibile fino all’orario di partenza. Per i Regionali, c’è tempo fino alle 24:00 del giorno precedente allo sciopero. La riprogrammazione sarà possibile in base alla disponibilità di posti.