Per quanto tempo vanno conservati i documenti? La guida

Per quanto tempo vanno conservati i documenti? Dopo quanto tempo non si è più tenuti a dimostrare nulla?

Pubblicato: 4 Luglio 2018 09:58

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Anche se siamo entrati nell’era digitale, la carta non ci lascia tregua. Le nostre case sono piene di documenti, scontrini, ricevute e via di seguito, di cui non possiamo liberarci. Almeno non subito: c’è un tempo di conservazione minimo, un periodo entro il quale l’autorità di riferimento può richiederle come giustificativo o l’utente può utilizzarle per contestare eventuali errori.

Ma fino a quanto vanno conservate i documenti o ricevute? O una parcella del dentista detratta dalle tasse? E la ricevuta del bollettino postale per il pagamento di una multa?

Scadenze e termini di prescrizione

Per non correre il rischio di dover pagare due volte per la stessa cosa perché abbiamo buttato via la ricevuta troppo presto, bisogna sapere quando il credito cade in prescrizione. I termini di prescrizione sono fissati per legge e variano a seconda del tipo di documento:

Quali documenti conservare

La conservazione dei documenti è una questione di notevole importanza perché se si seguono le giuste regole si eviteranno spiacevoli equivoci e fraintendimenti; capita spesso infatti che vengano richiesti determinati documenti per mandare avanti una certa pratica oppure ci vengano sollecitati pagamenti che siamo certi di aver effettuato.

Ci sono anche dei documenti da conservare per sempre e che per la loro importanza e la loro utilità è spesso utile conservare anche in copia, ecco una lista di quelli che più comunemente potremo trovare nei nostri cassetti:

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963