Cos’è la messa in mora e cosa comporta

La messa in mora è un atto formale attraverso il quale un creditore intima al debitore di adempiere agli obblighi contrattuali non rispettati, entro un termine specifico, al fine di evitare l'adozione di azioni legali

Pubblicato: 23 Giugno 2020 17:52Aggiornato: 9 maggio 2024 12:30

Silvia Baldassarre

Avvocato Civilista

Iscritta all'Ordine degli Avvocati di Milano nel 2011 dopo il conseguimento della laurea in Giurisprudenza a pieni voti, ha maturato esperienza professionale in diversi studi civilistici di Milano.

La lettera di messa in mora è un’intimazione formale che comporta delle conseguenze giuridiche precise che sono individuate da alcuni articoli del Codice Civile.

Ecco in che cosa consiste, cosa deve contenere, quando non è necessaria, come comportarsi in caso di ricezione e quali sono le principali differenze tra la messa in mora e la diffida.

Significato e conseguenze della messa in mora

La messa in mora è ufficialmente un istituto che trova la propria compiuta disciplina all’interno del Codice Civile, precisamente dall’articolo 1219 e seguenti. A che cosa serve e quali conseguenze può provocare? Attraverso la messa in mora il debitore viene formalmente costituito in mora: questo aspetto non è privo di conseguenze, ma non è sempre necessario. La messa in mora comporta delle conseguenze che sono molto precise:

I casi più frequenti di messa in mora riguardano le bollette non saldate alla scadenza, le rate del mutuo e/o del finanziamento auto, le spese di condominio. Un altro caso che capita spesso è quello di dover pagare in anticipo un bene, che però poi non viene consegnato, come per gli acquisti sugli ecommerce.

Quando la messa in mora non è necessaria

Come anticipato nell’inizio dell’articolo, in alcuni casi la messa in mora da parte del creditore non è necessaria. Ecco quali sono i casi specifici stabiliti dall’articolo 129 del Codice Civile:

Cosa deve contenere una lettera di messa in mora

La lettera di messa in mora deve essere inviata, come nel caso della diffida, o attraverso la posta elettronica certificata o attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno. Non ha invece nessuna validità giuridica la messa in mora spedita con posta ordinaria. Ecco quali sono le informazioni che non devono mancare:

Come rispondere

Se la lettera che ricevi è una messa in mora, allora puoi replicare per iscritto dicendo che non hai alcun obbligo nei confronti della controparte; pertanto, se non adempirai è perché non sei effettivamente tenuto a farlo.

Differenza tra messa in mora e diffida ad adempiere

La differenza tra costituire in mora e una diffida ad adempiere è che mentre nel primo caso, scaduto il termine per l’adempimento, il creditore può ricorrere alle vie legali per tutelare i suoi diritti, nella diffida ad adempiere si prevede la possibilità a chi l’ha inviata di sciogliere il contratto ricevendo il risarcimento del danno subito. In sostanza, sotteso alla messa in mora c’è un interesse a mantenere il contratto, che invece manca nella diffida ad adempiere.

Un aspetto importante da considerare è che in entrambi i casi, sia di lettera di messa in mora che di diffida ad adempiere, è assolutamente consigliato, anche se non obbligatorio, rivolgersi ad un legale il quale seguirà la procedura considerata più vantaggioso per il suo cliente e per la sua situazione specifica.

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