A partire dal 14 dicembre 2024, con l’entrata in vigore della riforma del Codice della strada, sono previste importanti novità anche per l’esame di guida. L’annuncio delle modifiche è stato dato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante un’intervista al Tg2 Post. La riforma dell’esame di guida punterà a privilegiare l’esperienza pratica rispetto alla memorizzazione teorica.
Come cambierà l’esame della patente
Il ministro, intervenendo al Tg2 Post, ha sottolineato la necessità di un cambiamento, motivato anche da una riflessione personale legata alla figlia che, prima o poi, si troverà ad affrontare l’esame per la patente: “Siccome ho una figlia che prima o poi arriverà a fare la patente sto anche già ragionando con le scuole guida, e questo sì riguarda i ragazzi, su cambiare l’esame per fare la patente“.
L’obiettivo è di superare la struttura esistente, per concentrarsi maggiormente sulle competenze pratiche. L’esame della patente sarà ”meno schematico, con le crocette alla ruota della fortuna, e più aggiornato ai tempi moderni. Quindi meno fortuna, meno studio, ma di quello proprio scolastico, e più pratica, più esperienza di strada” ha concluso Salvini.
Quando entrerà in vigore il nuovo codice della strada
La notizia arriva a pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, elaborato dallo stesso Ministro dei Trasporti. La riforma entrerà in vigore il 14 dicembre prossimo e riguarderà tutti coloro che utilizzano mezzi di trasporto a due e quattro ruote, nonché i monopattini elettrici, per i quali sono previste nuove normative più rigorose.
Con l’entrata in vigore della nuova legge, invece, bisognerà rivedere i quiz. Un lavoro che le autoscuole hanno iniziato, afferma Paolo Colangelo, presidente delle autoscuole Confarca in un’intervista a Quotidiano.net: “Abbiamo già inoltrato al ministero quelle che per noi potrebbero essere le nuove domande. Riguardano ad esempio l’uso di sostanze stupefacenti o la sospensione breve della patente. Ci auguriamo che si possa completare l’iter entro la metà dell’anno prossimo. Intanto una decina di quesiti saranno oscurati, sono quelli non più attuali dopo la riforma del codice. Uno dei grossi problemi è che non ci sono corsi di formazione periodica per i conducenti. Invece dovrebbero essere obbligatori. Perché le tecnologie si evolvono, cambiano le regole”.
Come funziona adesso l’esame teorico
Non si tratta ancora di un piano dettagliato, ma solo di alcune indicazioni per capire la direzione in cui il governo intende muoversi.
Nel frattempo, vale la pena ricordare brevemente il funzionamento dell’attuale esame della patente B. La prova teorica consiste in 30 domande, a cui il candidato deve rispondere “Vero” o “Falso” entro un tempo massimo di 20 minuti. Per superare l’esame, si possono commettere al massimo 3 errori. Il test si svolge in modalità informatizzata, presso le sedi provinciali della Motorizzazione, utilizzando un computer touchscreen. Questo è l’attuale processo, ma non ci resta che aspettare per scoprire le novità previste per il 2025.