Il frigorifero è l’unico elettrodomestico che rimane acceso giorno e notte senza alcuna interruzione. La sua funzione è indispensabile nella vita quotidiana, ma la continuità del suo funzionamento incide in modo significativo sui consumi domestici. Capire quanto consuma un frigorifero, come leggere le sue classi energetiche e quali sono le differenze tra i vari modelli è fondamentale soprattutto considerando la possibilità di poter risparmiare con un nuovo bonus.
Quanto consuma un frigorifero in un anno
Con il bonus elettrodomestici che dai 100 ai 200 a seconda dell’Isee, è importante sapere che il consumo annuale di un frigorifero dipende da molte variabili: capacità, tecnologia, classe energetica e modalità d’uso. Anche la temperatura dell’ambiente in cui è collocato e la frequenza con cui viene aperto lo sportello influiscono sui consumi.
Un frigorifero combinato moderno, con capacità di circa 250-300 litri, consuma mediamente tra 200 e 350 kWh all’anno se appartiene alle classi più efficienti. I consumi possono variare secondo la tipologia:
- frigoriferi monoporta senza congelatore 100-180 kWh/anno;
- combinati di media capacità 200-350 kWh/anno;
- modelli di grandi dimensioni 300-450 kWh/anno;
- frigoriferi americani side-by-side 400-600 kWh/anno.
Un frigorifero prodotto prima del 2010 può arrivare a consumare fino a 700 kWh all’anno, ovvero quasi il triplo rispetto ai modelli moderni. Anche per questo l’utilizzo del bonus potrebbe migliorare anche l’aspetto economico relativamente alle bollette.
Come funzionano le classi energetiche dei frigoriferi
La classe energetica è lo strumento principale per valutare l’efficienza del frigorifero. Dal 2021 l’Unione Europea ha adottato una nuova scala da A a G, sostituendo la precedente classificazione che arrivava fino ad A+++.
La nuova etichetta energetica è nata per rendere più semplice il confronto tra modelli, introducendo criteri più rigorosi e premiando solo gli apparecchi realmente efficienti. Per questo motivo molti frigoriferi che fino a pochi anni fa rientravano nelle classi A+, A++ o A+++ oggi si trovano rispettivamente nelle classi F, E o D. Per un frigorifero combinato di circa 300 litri, i consumi medi sono:
- classe A meno di 150 kWh/anno;
- classe B 150-200 kWh/anno;
- classe C 200-250 kWh/anno;
- classe D 250-300 kWh/anno;
- classe E 300-350 kWh/anno;
- classe F 350-400 kWh/anno;
- classe G oltre 400 kWh/anno.
La differenza tra un apparecchio di classe A e uno di classe F può superare i 200 kWh all’anno, pari a circa 50-60 euro di risparmio annuo. Su una vita utile media di 12-15 anni, il risparmio cumulato supera i 600-800 euro.
Dalla vecchia alla nuova etichetta energetica
Quando venne introdotta l’etichetta energetica europea nel 1992, i frigoriferi venivano classificati dalla classe A alla G. Con il tempo la maggior parte dei modelli aveva raggiunto livelli molto alti di efficienza, spingendo alla creazione delle classi A+, A++ e A+++. Questo sistema aveva però creato confusione nei consumatori. La revisione del 2021 ha riportato chiarezza. Le principali corrispondenze tra vecchie e nuove classi sono:
- A+++ → Classe D
- A++ → Classe E
- A+ → Classe F
- A → Classe G (ma oggi fuori produzione)
Le classi A, B e C attuali sono riservate ai frigoriferi più innovativi dal punto di vista tecnologico.
Come leggere l’etichetta energetica
L’etichetta energetica fornisce informazioni utili non solo sui consumi, ma anche su altre caratteristiche del frigorifero:
- consumo annuale in kWh;
- capacità del vano frigorifero;
- capacità del freezer in litri;
- livello di rumorosità espresso in decibel;
- classe di rumorosità (da A a D);
- codici QR che rimandano a dati ufficiali.
Tutte queste informazioni permettono di fare confronti oggettivi tra diversi modelli.
Quanto si risparmia scegliendo un frigorifero efficiente
Il risparmio energetico dipende dal passaggio tra le classi. La differenza tra le classi può essere di circa 100-150 KWh/annon che corrispondono almeno a 40 euro di risparmio annuale. Su 12 anni, il risparmio supera i 450 euro, ai quali si aggiunge la maggiore durata prevista per i modelli ad alta efficienza. Ovviamente la classe energatica non è l’unica caratteristica fondamentale per capire se un frigorifero consuma poco o meno.
Le nuove classi energetiche rientrano nelle politiche europee orientate alla riduzione dell’impatto ambientale. La diffusione di frigoriferi efficienti permette di:
- ridurre i consumi domestici;
- tagliare le emissioni di CO₂;
- diminuire la domanda di energia prodotta da fonti non rinnovabili;
- favorire l’innovazione tecnologica.
L’etichetta energetica è quindi uno strumento utile non solo per i consumatori, ma anche per promuovere un mercato più sostenibile.
La progressiva evoluzione tecnologica porterà i produttori a migliorare ulteriormente le prestazioni. L’obiettivo è rendere standard ciò che oggi è considerato eccellenza, riducendo consumi e impatto ambientale. Le prospettive future vedono l’integrazione sempre maggiore di tecnologie smart, sistemi di autoregolazione dei consumi e materiali più efficienti dal punto di vista termico. L’innovazione punta a ridurre ulteriormente il fabbisogno energetico.
I dati dell’Enea
Il dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica ha preso come esempio un frigocongelatore da libera installazione, di tipo statico (cioè senza la tecnologia no-frost) e con sbrinamento automatico, da 300 litri di cui 200 per cibi freschi e 100 per cibi congelati. Tra la classe A e la classe G ci sono circa 60 euro di risparmio annuo per l’energia elettrica. Se invece si fa riferimento ad un congelatore di tipo verticale, di libera installazione, con sistema di raffrescamento di tipo statico, da 300 litri la differenza tra le classi spazia tra i 26 euro di costo annuo per chi sceglie la classe A ad una spesa annua di oltre 80 euro per chi ha la classe G.
| Classe | Consumo (kWh/anno) | Costo per l’energia elettrica (€/anno)* |
|---|---|---|
| A | ≤ 95 | ≤ 26 € |
| B | 96 – 119 | 26 – 33 € |
| C | 120 – 149 | 33 – 41 € |
| D | 150 – 186 | 41 – 52 € |
| E | 187 – 233 | 52 – 65 € |
| F | 234 – 291 | 65 – 81 € |
| G | > 291 | > 81 € |
Altri fattori che influenzano i consumi
Anche le abitudini d’uso incidono in modo rilevante. Tra i principali fattori:
- temperatura impostata ogni grado sotto i 4-5°C aumenta i consumi del 5%;
- posizionamento evitare l’esposizione diretta al sole o la vicinanza a forno e termosifoni;
- ventilazione garantire almeno 5-10 cm di spazio sul retro;
- quantità di alimenti un frigo troppo vuoto consuma di più;
- tecnologia No Frost evita formazione di ghiaccio ma può aumentare i consumi del 10%.