Il governo Meloni punta a semplificare la vita a milioni di cittadini anziani: la carta di identità per gli over 70, che oggi richiede un rinnovo periodico, potrebbe diventare un documento a validità illimitata.
L’annuncio arriva dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo che conferma l’avvio di un progetto congiunto con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, il Ministero dell’Interno e il Ministero per gli Affari Europei.
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Carta di identità, stop al rinnovo per gli over 70
Secondo Zangrillo, il nuovo regime eviterebbe agli anziani di affrontare le procedure oggi previste per il rinnovo della Cie (carta di identità elettronica): la prenotazione online dell’appuntamento, il passaggio allo sportello comunale e l’utilizzo degli strumenti digitali come lo Spid.
Tutti adempimenti talvolta complessi per chi ha scarsa dimestichezza con i servizi informatici o difficoltà motorie. Una scelta che va nella direzione di una Pa inclusiva.
La misura riguarderebbe ad oggi circa 10 milioni di persone, segmento demografico in crescita costante a causa dell’invecchiamento della popolazione. La carta d’identità elettronica, di fatto, per gli over 70 diventerebbe senza scadenza, pur mantenendo gli standard di sicurezza richiesti dalle normative europee.
Come funziona il rinnovo della carta d’identità
Attualmente, la carta di identità ha una validità che cambia in funzione dell’età del titolare:
- 3 anni per i bambini sotto i 3 anni;
- 5 anni per i minorenni tra i 3 e i 18 anni;
- 10 anni per gli adulti.
La scadenza della Cie coincide con il primo compleanno utile dopo tali periodi, come previsto dal Regolamento UE 2019/1157. Per ottenere il rinnovo è necessario fissare un appuntamento al Comune e presentare una nuova richiesta. In caso di furto, smarrimento o deterioramento, è possibile chiedere immediatamente un nuovo rilascio.
Il commento di Zangrillo
Così ha spiegato il ministro Paolo Zangrillo:
L’obiettivo è evitare ai cittadini più anziani, spesso con difficoltà legate all’età, di doversi recare nuovamente allo sportello per il rinnovo del documento e di dover affrontare tutte le fasi preliminari oggi necessarie, come la prenotazione online o l’utilizzo dello Spid. Sono certo che il risultato finale rappresenterà una vera e rilevante semplificazione per i nostri cittadini più anziani.
Periodo di transizione
Resta da definire in che modo sarà organizzata la fase transitoria: ad esempio, cosa accadrà ai cittadini oggi sessantenni la cui carta scadrà proprio al compimento dei 70 anni.
Occorrerà chiarire se in questi casi sarà richiesto un ultimo rinnovo oppure se il documento già in possesso resterà valido a tempo indeterminato, nonostante una fotografia potenzialmente datata.
Le ragioni della riforma
L’iniziativa risponde a tre obiettivi:
- ridurre il carico burocratico per una fascia di popolazione non sempre in grado di gestire procedure digitali e prenotazioni online;
- ottimizzare il lavoro degli sportelli comunali riducendo il numero di rinnovi richiesti ogni anno;
- garantire continuità di documenti identificativi senza compromettere i requisiti di sicurezza previsti dalle normative europee.
Zangrillo sostiene che la misura mantiene tutti gli standard di sicurezza grazie alle tecnologie già integrate nella Cie: elementi anticontraffazione, microchip, biometria, certificazioni europee.
La Cie è oggi il documento di identificazione digitale per eccellenza e permette l’accesso a numerosi servizi pubblici tramite autenticazione elettronica. Resta ora da definire il percorso normativo e i tempi di attuazione.
Ma non è tutto: nei mesi scorsi l’Istituto Poligrafico italiano ha messo a punto una nuova carta di identità biodegradabile: la tessera 100% rinnovabile fatta con l’amido di mais che, una volta scaduta, può essere piantata e trasformata in un fiore.