Il 9 ottobre è la data dei bonifici istantanei. Al via la seconda fase prevista dalle norme Ue per poter accedere a questo servizio chiave. Sia le banche che Poste (così come tutti i prestatori di servizi di pagamento) sono infatti obbligate a fornirlo, ma non solo. È richiesta infatti anche la verifica del nome del beneficiario, al fine di evidenziare se questo corrisponda all’IBAN fornito per la transazione.
Cosa cambia dal 9 ottobre
Il Regolamento Ue introduce una novità cardine, la verifica dell’identità del beneficiario. Quando un utente effettua un bonifico, dunque, potrà verificare d’aver inserito correttamente il codice Iban o il nominativo, evitando un trasferimento istantaneo verso un altro destinatario.
Si procede, dunque, solo in presenza dai dati esatti. In caso contrario, l’utente riceverà un avviso di mancata corrispondenza, così da poter decidere se procedere o annullare il pagamento. Il controllo sarà gratuito e obbligatorio per tutti i fornitori di servizi di pagamento, mentre imprese e microimprese potranno scegliere di non utilizzarlo.
Un passo avanti nella sicurezza
In meno di 10 secondi il bonifico istantaneo garantisce il trasferimento di fondi desiderato. Ciò avviene h24 e tutti i giorni dell’anno. Dimentichiamoci, dunque, del limite dei 2-3 giorni lavorativi e del blocco del sistema nel fine settimana. Una svolta considerevole anche sotto l’aspetto dei pagamenti degli stipendi, tra l’altro.
Tuttavia, essendo irrevocabile, è un sistema a elevato rischio truffe (o errori). La nuova verifica, però, consente di tutelarsi con una barriera protettiva digitale. “La Verification of Payee è molto più di un requisito normativo: è un elemento chiave di sicurezza”, spiega Liliana Fratini Passi, direttrice generale di CBI S.c.p.a. Società Benefit, che ha sviluppato il sistema “CBI Name Check”, già operativo per il 90% del mercato italiano.
Grazie a questo sistema, che rende accessibili circa 35 milioni di Iban, gli istituti di credito italiani risultano pienamente pronti all’entrata in vigore della normativa europea.
Prossime tappe
La prima fase ha avuto inizio il 9 gennaio 2025, con imposizione alle banche dell’obbligo di ricevere bonifici istantanei. Ora la normativa si estende anche all’invio. Dal 9 aprile 2027, poi, saranno coinvolte anche banche extra Ue, così come altri istituti di pagamento non appartenenti all’area euro.
Intanto, secondo i dati Abi, i bonifici istantanei rappresentano già quasi il 20% di tutti i trasferimenti in Europa e il 10% in Italia, con una crescita costante: “La diffusione di questi strumenti – sottolinea l’Abi – è un passo decisivo verso un sistema di pagamenti più integrato, efficiente e a misura di cittadino”. Tutti i dettagli nel nostro approfondimento.