Art. 590 BIS, le modifiche e gli interventi per correggere la riforma

Le modifiche e le discussioni sull’Art. 590 BIS in tema di lesioni stradali gravi e gravissime

Pubblicato: 19 Dicembre 2022 17:46

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

La Legge 41 del 2016 ha introdotto, all’interno del Codice penale, il tutelante, seppur controverso, articolo 590 bis c.p. in tema di lesioni stradali gravi e gravissime. L’inserimento di tale norma era volto a garantire ampia tutela al danneggiato in seguito a sinistro stradale in un’ottica di ancora maggior garanzia determinata dalla contestuale introduzione di un’ulteriore norma ad hoc volta a disciplinare il reato di omicidio stradale (art. 589 bis c.p.).

Lesioni stradali gravi e gravissime, la discussione

Indubbiamente quest’ultima fattispecie giuridica ha suscitato notevoli discussioni, anche a livello europeo, trattandosi di un argomento di estrema attualità. A titolo esemplificativo basti pensare al tragico episodio della morte del ciclista Rebellin: l’autista del camion che ha investito lo sportivo è di nazionalità tedesca e in Germania non è previsto il reato di omicidio stradale.

Se da un lato quindi la riforma del 2016, con l’introduzione degli articoli 589 bis e 590 bis (ossia del reato di omicidio stradale e lesioni stradali gravi e gravissime), ha garantito una maggiore tutela per le vittime della strada – con aggravamento di pene in caso di comportamenti contra legem in ordine alla circolazione stradale – dall’altro lo stesso articolo 590 bis c.p. è stato oggetto di censura da parte della Corte costituzionale (con pronuncia del 4 novembre 2020).

La Consulta è infatti intervenuta per dichiarare incostituzionale l’art. 590 bis c.p. nella parte in cui prevedeva l’automatismo della applicazione massima della sanzione accessoria, quale la revoca della patente, anche in casi in cui non fosse contestato l’omicidio stradale, ma le sole lesioni, seppur gravissime o gravi. Con tale censura la Corte riportava all’insindacabile giudizio del Giudice la facoltà di applicazione, anche in misura diversa rispetto alla revoca, della sanzione accessoria in caso di lesioni stradali gravi e gravissime.

Sempre in relazione all’articolo 590 bis c.p., è stata posta alla Corte costituzionale la questione relativa alla legittimità di tale articolo nella parte in cui prevedeva che le lesioni stradali, gravi o gravissime fossero, procedibili d’ufficio; è proprio in forza di tali dubbi di legittimità che è intervenuta una modifica di tale disposizione.

Le novità della riforma Cartabia

In un’ottica di giusto processo la prossima entrata in vigore della Riforma Cartabia apporterà delle rilevanti modifiche all’articolo 590 bis c.p.  Infatti, nel caso in cui vi sia una contestazione di lesioni, sia gravi che gravissime, il Legislatore, mediante la Riforma del 590 bis c.p., ha previsto che non debbano essere più considerate procedibili d’ufficio. Dunque ai fini dell’avvio di un procedimento penale a carico di colui che ha posto in essere la violazione il menzionato articolo prevede la necessaria querela della persona offesa, non essendo più sufficiente la mera “notizia di reato”.

Deve precisarsi che la modifica al sistema di procedibilità del reato di lesioni stradali gravi o gravissime troverà applicazione anche in relazione ai processi già in corso. Nel caso in cui il procedimento penale sia già partito d’ufficio – e quindi, in assenza di una querela ma solo alla luce della mera “notizia di reato” – la vittima dovrà essere avvisata, dal Pubblico Ministero o dal Giudice, e da tale avviso avrà 3 mesi di tempo per proporre querela. Laddove quest’ultima non venga sporta, il procedimento penale si concluderà con “sentenza di non luogo a procedere” stante la carenza di una condizione di procedibilità.

Le ragioni delle modifiche

La modifica del sistema di procedibilità così formulata trova la sua ratio nella finalità di pervenire alla riduzione del numero dei processi (anche alla luce della particolare frequenza con cui si verifica tale casistica). Questa novità persegue lo scopo di garantire una diminuzione del carico processuale. Tutto il mondo forense, nonché gli specialisti del settore assicurativo, sono in attesa dell’entrata in vigore di tale riforma. Per comprendere il suo impatto si dovrà aspettare che i Tribunali la recepiscano e trovino una modalità rapida di chiudere gli innumerevoli procedimenti penali pendenti che hanno in questi anni gravato i ruoli e i Giudici Penali.

In collaborazione con Studio Legale Grolla

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963