Acconto e saldo Imu 2021: quali sono le aliquote di cui il contribuente deve tenere conto? E come va calcolato l’importo da versare come prima e seconda rata? La legge statale stabilisce che l’aliquota Imu, nella sua misura “standard”, può essere modificata dal comune, in aumento o in diminuzione, ma sempre entro i margini di manovrabilità prestabiliti dal legislatore.
Ma vediamo come si dovrà procedere e di cosa dovranno tenere conto i contribuenti nel 2021.
Indice
Nuova IMU: saldo e acconto 2021
Le date individuate dal legislatore per i pagamenti relativi all’Imu 2021 sono due:
- acconto Imu entro il 16 giugno 2021;
- saldo Imu entro il 16 dicembre 2021.
A decorrere da quest’anno, i comuni potranno diversificare le aliquote Imu esclusivamente con riferimento alle fattispecie che saranno individuate da un apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, e dovranno redigere la delibera di approvazione delle aliquote previa elaborazione, tramite un’apposita applicazione del Portale del federalismo fiscale, di un prospetto ad hoc.
La limitazione del potere di diversificazione delle aliquote Imu sarà, in ogni caso, vigente solo dopo l’adozione del decreto in questione e, quindi, eventualmente anche a decorrere da un anno d’imposta successivo al 2021. A tal fine, il comune determina le aliquote dell’Imu con delibera del Consiglio comunale, che a pena di inapplicabilità deve essere:
- approvata entro il termine per l’adozione del bilancio di previsione dell’anno di riferimento, fissato al 31 dicembre dell’anno precedente;
- pubblicata sul sito http://www.finanze.gov.it entro il 28 ottobre dell’anno di riferimento.
Nuova Imu 2021: come calcolare acconto e saldo
La legge di bilancio 2020 ha introdotto alcune modifiche relative al pagamento dell’imposta municipale unica. Gli interventi, nello specifico, riguardavano l’accorpamento della vecchia Tasi all’Imu, introducendo così una nuova Imu nel 2021 (risultato di un mix delle precedenti imposte).
In merito al pagamento e al calcolo dell’acconto e del saldo Imu, però, non è cambiato molto. L’Imu 2021, tenendo conto delle scadenze di giugno e dicembre, potrà sempre essere pagata in due tranche. Nello specifico, per il primo anno di applicazione della nuova Imu (ovvero per il versamento Imu 2020):
- l’acconto è pari al 50% di quanto pagato complessivamente per Imu e Tasi nel 2020;
- mentre il saldo si calcola applicando le aliquote 2020 deliberate dal comune di ubicazione degli immobili oggetto dell’imposta.
Per l’IMU 2021, invece:
- l’acconto è da calcolarsi con le aliquote del 2020 e sarà pari al 50% dell’importo così complessivamente calcolato;
- mentre il saldo finale terrà conto delle aliquote deliberate per il 2021.
Qualora il comune non abbia dato disposizioni in merito alle aliquote 2021, il saldo sarà pari al restante 50% dell’importo calcolato in acconto e non versato con la prima rata.
Imu 2021 i soggetti esenti
Per andare incontro ai soggetti più colpiti dall’emergenza Covid in Italia, il Governo ha deciso che per l’anno 2021 le imprese in crisi dopo le continue chiusure non saranno tenuti a versare la prima rata Imu per l’anno in corso.
Il decreto Sostegni bis, nello specifico, ha previsto l’esenzione dall’acconto Imu per gli immobili i cui possessori hanno i requisiti per ottenere il contributo a fondo perduto, ma solo se le strutture sono destinate/utilizzate per l’esercizio dell’attività.