Sono in arrivo nuovi incentivi per chi vuole acquistare automobili elettriche e ibride plug-in. Le risorse potrebbero arrivare dal Pnrr, come ha spiegato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando di “risorse aggiuntive per il piano di incentivi automotive”.
Ricordiamo che per l’anno in corso, il Governo ha stanziato complessivamente 630 milioni di euro, risorse dedicate alle auto, ai veicoli commerciali elettrici e alle delle due ruote. Attualmente, c’è ancora disponibilità di bonus per l’acquisto di auto nuove a zero emissioni e ibride plug-in, mentre sono terminati gli sconti per le auto benzina e diesel.
Incentivi auto, a che punto siamo
I fondi stanziati per gli incentivi auto 2023 sono pari a 610 milioni di euro (+ altri 20 milioni di euro per motocicli e ciclomotori elettrici previsti dalla Legge di Bilancio 2021) e sono ripartiti in base alle seguenti fasce:
- 190 milioni di euro previsti per l’incentivo all’acquisto di auto con emissioni di Co2 per chilometro compresi nella fascia da 0 a 20 grammi;
- 235 milioni per i veicoli con emissioni di anidride carbonica per chilometro da 21 a 60 grammi. Soldi che andranno sommati ai 120 milioni già stanziati per le macchine elettriche e ai 127 milioni per le ibride plug-in
- 190 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;
- 235 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa;
- 150 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 61-135 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;
- 5 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria da L1e a L7e nuovi di fabbrica non elettrici;
- 15 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria da L1e a L7e nuovi di fabbrica elettrici;
- 15 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli commerciali di categoria N1 e N2 nuovi di fabbrica ad alimentazione esclusivamente elettrica.
Dei soldi stanziati dal governo, restano attualmente disponibili 150 milioni per le elettriche, 211 milioni per le ibride plug-in. Esauriti gli sconti invece per chi vuole acquistare auto benzina o diesel. Sono solamente 5 i milioni restanti per le società di car sharing per l’acquisto di nuove automobili elettriche.
Incentivi auto, sconti fino a 5mila euro
Solo le auto nuove di fabbrica, incluse quelle in leasing, possono beneficiare degli incentivi auto 2023. Nel dettaglio, i contributi previsti sono:
- 5.000 euro di sconto con rottamazione e 3.000 euro senza rottamazione per autovetture M1 (destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e massimo 8 posti a sedere, oltre a quello del conducente) con emissioni tra 0 e 20 g/km (auto elettriche)
- 4.000 euro di sconto con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione per autovetture M1 con emissioni tra 21 e 60 g/km (auto ibride plug-in)
- 2.000 euro di sconto solo con rottamazione per autovetture M1 con emissioni tra 61 e 135 g/km (auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl). Per questa categoria però lo sconto è già esaurito.
Bonus colonnine elettriche
E’ in arrivo il decreto attuativo che sblocca il bonus colonnine elettriche per il 2023-2024. Il provvedimento è dedicato a persone fisiche e imprese e prevede
- uno sconto dell’80%, con un tetto massimo di 1.500 euro a persona, per le stazioni di ricarica domestiche
- uno sconto dell’80%, fino ad un massimo di 8.000 euro, per le colonnine condominiali.
Sempre il Pnrr prevede l’installazione di:
- 13.755 punti di ricarica in città
- 7.500 fast e ultrafast in superstrada (strade extraurbane principali e secondarie, non autostrade).
A fine 2022 sono state censite 19.334 colonnine di ricarica in tutta Italia distribuite in modo disomogeneo, con una media di 215 punti di ricarica ogni 100mila veicoli circolanti (dati ACI) in Valle d’Aosta contro le 33 della Campania. Il maggior numero di punti di ricarica è in Lombardia (5.971), a seguire Piemonte (3.848) e Veneto (3.840). Lungo le autostrade i punti di ricarica sono 496 (l’1,3% del totale).